Recensioni

Recensione VRFC: Virtual Reality Football Club

di: Simone Cantini

A volte riesco ad essere trash in una maniera talmente sontuosa che finisco con lo stupire anche me stesso. Dico questo perché proprio per scrivere questa recensione ho tirato fuori, dagli angoli più remoti della mia muffita memoria, una perla musicale che risponde al nome di Me Gusta il Movimento, ipnotico brano datato 1992 e che porta la firma della nostra ribelle Jo Squillo. Bene, visto però che non siamo un portale dedicato al trattenimento musicale, forse conviene spiegare nel dettaglio come mai questa canzone spunti fuori in occasione della recensione di VRFC: Virtual Reality Football Club. Beh, datemi giusto un paio di righe di tempo e lo scoprirete.

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Gioco di mano…

Di solito si dice che una cosa è fatta con i piedi quando è realizzata in maniera grossolana ed approssimativa, salvo rivedere questa antica convinzione non appena si comincia a circoscrivere il discorso attorno al nobile sport che risponde al nome di calcio. È qua che le appendici inferiori vanno, difatti, ad occupare il centro del palcoscenico, divenendo le quasi insostituibili protagoniste della scena. Bene, dico quasi perché nel caso di VRFC (non lo scrivo più per esteso che è davvero luuungo), per i noti limiti del PlayStation VR, sarebbe praticamente impossibile legare all’impiego dei piedi una qualsiasi forma di gameplay. Eppure i ragazzi di Cherry Pop Games non si sono certo lasciati intimorire da questo insignificante problemuccio, escogitando un sistema alquanto bizzarro ma che, dopo un po’ di doverosa pratica, ha dimostrato di poter funzionare. Anche se ovviamente con qualche limite. Per farla breve, in VRFC giocheremo a calcio, rigorosamente in soggettiva, e per muoverci dovremo fare affidamento sulle nostre braccia (opportunamente munite di Move), che dovremo muovere come fossero le nostre gambe, al fine di direzionare e gestire il nostro corpo virtuale, un po’ come accade nell’eccellente Sprint Vector. La situazione in questo caso, però, è decisamente un pochino più complessa da gestire, visto che dovremo confrontarci anche con una palla e con altri avversari. Nonostante VRFC non punti a riproporre in salsa virtuale le complesse velleità simulative di un FIFA o di un PES, il suo schema di controllo necessità di una discreta dose di allenamento per essere metabolizzato e digerito. Se è vero che correre è quanto mai semplice, fare affidamento sui pulsanti del controller per girare, coordinarsi con i grilletti (simulando il movimento della gamba) per tirare e sfruttare a dovere la possibilità di sprintare e di beneficiare di una benvenuta modalità di controllo semi assistita, sono azioni decisamente un pochino più complesse. Il che, vista la natura unicamente online del titolo, richiederà di trascorrere un bel po’ di tempo in compagnia del tutorial e della modalità libera. Fatto questo, saremo pronti per scendere virtualmente in campo e cimentarsi così in scombussolati match 4vs4 (più due portieri gestiti dall’IA), che per dinamiche di gioco hanno finito per ricordare con prepotenza le sessioni trascorse in compagnia di Rocket League. Le similitudini con il best seller Psyonix, oltre che per quanto concerne il gameplay, sono da ritrovare anche nella gestione del terreno di gioco che, per una precisa scelta del team, non consentirà di beneficiare di rimesse laterali e corner, al punto che saremo anche portati ad esibirci in spettacolari colpi in grado di sfruttare a dovere il gioco di sponda. Va da sé che, data la natura del gioco, poter comunicare liberamente con i nostri compagni di squadra giocherà a nostro vantaggio, pertanto essere un minimo portati alla socialità potrebbe davvero non guastare.

Gioco di squadra

Seppur lontano dalle classiche esperienze calcistiche digitali, VRFC finisce con il funzionare e divertire, anche se è palese come la proposta offerta sia un po’ limitata. Tutto, come già detto, ruota attorno all’esperienza online, a cui si accompagna una crescita del nostro personaggio che ci consentirà di accedere ad un ristretto set di personalizzazioni. Sarebbe bastato anche la semplice possibilità di cimentarsi in scontri con i BOT per dare una piccola spinta in più al prodotto: è vero che il team ha confermato di stare seriamente pensando ad una simile feature, ma al momento la realtà vuole VRFC esclusivamente relegato al gioco in rete. Sul versante tecnico non si registrano problemi di sorta, anche se il comparto grafico è estremamente minimal ed è presente un solo campo di gioco. Anche in questo caso, per quanto puramente coreografici, alcuni stadi aggiuntivi non sarebbero dispiaciuti. Speriamo che il supporto post lancio, a questo punto, sia un minimo più corposo di quanto visto fino ad ora.

Confesso che non appena vidi il primo trailer di VRFC non potei fare a meno di sghignazzare con insolenza, pensando che avremmo finito con il ritrovarci per le mani una roboante assurdità. Ed in parte devo dire di aver avuto ragione: la produzione Cherry Pop Games, difatti, parte dalla sconclusionata premessa di farci giocare realmente a calcio con la mani, ma ha anche finito per rendere il tutto davvero spassoso. Anche se con qualche limite, questo va riconosciuto. La varietà, al momento, non è certo il piatto forte di VRFC, ma ciò nonostante il divertimento è sempre a portata di mano una volta metabolizzato il sistema di controllo. Ah già, mi stavo dimenticando della citazione iniziale: qua ci si muove e parecchio, ma sempre con il sorriso sulle labbra.