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Recensione Valkyria Chronicles 4

di: Ulell

La guerra: croce dell’umanità e delizia dei venditori di morte, questo atroce atto storico colpisce tutti, anche chi non l’ha mai vissuta da vicino come noi. Narrarla in un gioco è impresa non facile perché si corre sempre il rischio di trasformare i personaggi in supereroi immortali, o peggio, macchiette insulse. I ragazzi di SEGA hanno deciso di seguire una strada tracciata 10 anni fa, nella prima uscita di Valkyria Chronicles, e dopo un esperimento mal riuscito (il secondo), un terzo rilascio mai lanciato in occidente, ci troviamo un quarto capitolo ambientato in una Europa immaginaria del 1935…

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La storia signori, la storia!

…ed è da qui che cominciamo il nostro Valkyria Chronicles 4. Da quella guerra immaginaria fra un Impero dell’Est che vuole invadere la federazione di nazioni europee dell’occidente. Su questo plot si basano le avventure dei protagonisti del gioco, il capitano Wallace e altri quattro amici nati tutti nello stesso villaggio, e che le vicissitudini della guerra hanno riunito in un solo, unico plotone, l’unità E della 101a Divisione dell’esercito di Edimburgo. Durante la storia il capitano dovrà via via conquistarsi la fiducia dei suoi commilitoni e delle alte schiere dell’esercito, partecipando alla più audace operazione militare di tutta la storia del gioco: l’operazione Croce Del Nord! Questa operazione segreta ci condurrà direttamente in territorio nemico per spingerci fino al cuore dell’impero e conquistarne la capitale: questo è l’unico modo per risollevare le sorti di un esercito confederato ridotto ormai a mal partito. L’operazione viene affidata all’unità E, che noi dovremo guidare vestendo i panni di Wallace e degli altri soldati e soldatesse del corpo. La storia si è rivelata molto convincente, immergendoci pian piano nella vita “precedente alla guerra” dei capitano e dei suoi amici, ma anche nella loro crescita umana e militare, e sarà pregna di momenti commoventi e sacrifici eroici, ma anche di situazioni divertenti e rilassanti, proprio come avviene su di un campo di battaglia. Inoltre, grazie a degli eventi secondari, potremo approfondire non solo il carattere dei personaggi principali, ma anche quello di tutti i personaggi secondari della nostra truppa, facendo un vero e proprio balzo nella loro vita quotidiana, il tutto racchiuso in circa trenta ore di gioco.  E scopriremo che nonostante i personaggi siano basati su stereotipi, i rapporti fra loro saranno sviscerati fino in fondo, grazie anche agli ottimi capitoli extra.

La guerra non è un gioco.

Tutto questo influirà sul nostro gameplay. Come ben noto, la serie è basata sulla strategia a turni, ma in Valkyria Chronicles 4 i rapporti fra i personaggi saranno quanto mai necessari alla vittoria finale. Infatti se schiereremo due unità amiche a portata di grilletto, in caso di attacco l’una difenderà l’altra, e viceversa, e alla fine della battaglia potremo sbloccare i succitati capitoli extra. L’affinità fra i personaggi si scoprirà leggendo le schede che ognuno di essi ha, dove vengono descritte le emozioni che ogni personaggio prova per un altro. Tutto il gameplay si fonda sul redivivo sistema Blitz (acronimo di Battle Live Tactical Zone), che fonde i tratti caratteristici dei giochi strategici a quelli più vicini al mondo dei Third Person Shooter. Ogni turno infatti è diviso in due fasi ben distinte, la prima definita Comando in cui avremo sotto controllo tutta la mappa del gioco, e dove verranno mostrate tutte le nostre unità disponibili assieme a quelle degli avversari che sono state scoperte. In questa fase quindi sceglieremo l’unità che dovremo muovere, dopodiché attiveremo la modalità Azione. A questo punto scenderemo in battaglia con l’unità (composta da un singolo personaggio, ovviamente) prescelta, che potremo muovere per la mappa fino al consumarsi della barra della stamina presente sullo schermo. Dovremo calcolare bene quindi i percorsi e le strade da prendere, per evitare il più possibile di subire gli attacchi dei cecchini, oppure il fuoco di copertura della fanteria e dell’artiglieria. Una volta che ci saremo avvicinati il più possibile al nostro bersaglio potremo scegliere di sparargli (ogni unità è dotata della propria arma caratteristica) o ancor peggio lanciare una granata, in grado di causare un danno d’area in grado di abbattere le zone di copertura costruite dai nemici, costituite di solito da sacchi di sabbia. Ogni fase di Comando e Azione si basa sui Command Point che vedremo in alto sulla mappa: più Leader avremo in campo, più i CP aumenteranno per permetterci di portare a termine la nostra missione entro le mosse stabilite. Prima di cominciare una battaglia dovremo studiare bene quale tipologia di soldati schierare: essi infatti sono divisi per varie classi ed ognuno ha la propria peculiarità caratteriale, oltre a bonus e malus automatici. Per costruire queste classi gli sviluppatori si sono rivolti direttamente alla prima versione del gioco, tirando nuovamente in campo i soldati d’assalto, che permettono grazie alla loro potenza di fuoco di far fuori molti nemici in un solo attacco, oppure i lancieri in grado di distruggere i mezzi corazzati nemici, o ancora i cecchini, veri e propri killer a distanza che molto spesso possono aiutarci a venir fuori da situazioni assai complicate; utili anche i ricognitori, che grazie alla barra della stamina molto lunga ci permetteranno di esplorare una vasta sezione della mappa, permettendoci di individuare tutti i nemici nascosti in essa, e gli ingegneri, che avranno lo scopo di sminare i campi di battaglia o andare in soccorso della nuova classe aggiunta in questo capitolo, i granatieri, ai quali faranno da serventi ai pezzi mentre essi bombarderanno senza sosta i nemici sulla lunga distanza, distruggendo qualsiasi cosa si trovi nel raggio del loro attacco.  A tutto questo ben di Dio che ho succitato, si aggiunge l’hub Quartiere di Comando dove potremo potenziare le armi e le armature dei nostri combattenti (che non vestono alla marinaria, per fortuna).

Ma la guerra è anche bellezza

Lo stile anime di Valkyria Chronicles 4 rende benissimo in virtù della nuova versione del caratteristico motore di gioco chiamato CANVAS Engine, che grazie ai colori e ai tratti di pennello utilizzati, nasconde anche quei lievi difetti di poligonalità ancor presenti nel gioco. I movimenti dei personaggi sono un po’ legnosi, ma non è certo un difetto grave in un gioco che fa della strategia la sua vera anima. A questa si aggiunge la solita ottima colonna sonora che caratterizza la serie, ed un doppiaggio in giapponese di altissimo livello, cosa che purtroppo non abbiamo riscontrato in quello in inglese, davvero sciatto e con voci poco attinenti ai personaggi. Finalmente inoltre troviamo i sottotitoli in italiano, sempre graditi.

War is Over, if you want it.

Alla fine cosa rimane di Valkyria Chronicles 4? Tante emozioni positive. La caratterizzazione dei personaggi, i colori, il sistema Blitz e il motore grafico rendono bella una esperienza terribile come quella della guerra. Sperando di non doverla mai più vivere nel nostro Bel Paese, noi vi consigliamo di dare una chance a questo gioco, se siete davvero appassionati di giochi di strategia.