Recensione Unruly Heroes
di: Simone CantiniNell’oriente misterioso, c’è un brigante generoso: è Monkey. Ero piccolo, ma ricordo ancora le parole della sigla di questo anime, realizzato dal maestro Osamu Tezuka, che fu responsabile del mio primo ed inconsapevole incontro con una delle leggende più celebri della mitologia cinese. Fu poi la volta di Leiji Matsumoto e del suo futuristico Starzinger, passando poi per l’oramai (almeno per il sottoscritto) stantio Dragon Ball, non senza che il celebre romanzo venisse declinato anche nel mondo dei videogiochi in più e più modi, tra i quali non posso dimenticare il sottovalutato Enslaved: Odyssey to the West. Ed ovviamente questa prolissa introduzione non poteva servire ad altro se non ad introdurre una new entry in questo elenco, ovvero il coloratissimo Unruly Heroes.
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La Cina è vicina
Come avrete senza dubbio potuto intuire dall’incipit sovrastante, la trama che fa da cornice al gameplay Unruly Heroes si ispira liberamente a Il Viaggio in Occidente, pertanto ecco che ci ritroveremo impegnati nella ricerca dei pezzi di una sacra pergamena, responsabile del mantenimento dell’equilibrio del mondo. Intraprenderemo un lungo viaggio in compagnia di quattro eroi, ognuno dotato delle proprie peculiari caratteristiche combattive: la scimmia umanoide Sun Wukong (il nostro Goku), che potrà contare sull’iconico bastone allungabile; il monaco Sanzang, in grado di sfruttare una sfera energetica per ferire i nemici; il paffuto maiale Zhu Wuneng ed il suo alito pesitlenziale; il demone Sha Wujing, dotato di una forza erculea. Ognuno dei nostri baldi eroi, inoltre, sarò dotato di un attacco speciale, utilizzabile non appena avremo riempito l’apposita barra, oltre alla possibilità di interagire in modo unico con alcune statue che troveremo lungo i numerosi livelli in cui è suddiviso Unruly Heroes. Queste ultime serviranno per risolvere alcuni piacevoli enigmi ambientali, utili ad intervallare in modo efficace un gameplay che mescola assieme in modo convincente elementi platform e brawler. È comunque attorno a questo binomio, oltre alla possibilità di switchare in tempo reale tra ciascuno dei quattro protagonisti, che la produzione firmata dai transalpini ragazzi di Magic Design Studios ha scelto di giocare le proprie carte, calando il tutto all’interno di livelli a scorrimento orizzontali caratterizzati da uno stile assai peculiare ed un design in cui esplorazione e segreti vanno felicemente a braccetto. Uno degli aspetti più interessanti è, inoltre, costituito dall’opportunità di affrontare l’avventura in cooperativa, così da amplificare in modo sensibile il coinvolgimento ed il divertimento. Sarà anche possibile scegliere di sfidare gli amici, tanto in locale quanto online, in un interessante sezione interamente dedicata al multiplayer, in cui potremo scegliere di cimentarci in frenetici scontri PvP.
Tutto sotto controllo?
Al di là del suo gamplay senza dubbio piacevole, seppur alquanto derivativo e privo di guizzi particolari, Unruly Heroes colpisce prevalentemente per il suo affascinante aspetto grafico, caratterizzato da uno stile pittorico estremamente evocativo e che ben si sposa con le ambientazioni e le tematiche affrontate. Il gioco è un vero e proprio dipinto in movimento, una gioia per gli occhi grazie anche ad un charater design decisamente ispirato, che ha nei peculiari boss di fine mondo le proprie vette espressive più lampanti. Allora cosa ha reso il voto finale non proprio in linea con tali entusiasmi? Il limite principale dell’avventura firmata Magic Design Studios è da riscontrare in una mancanza di quel guizzo in più, capace di rendere davvero imperdibile il titolo che, per quanto divertente, risulta essere alquanto derivativo. A complicare un poco le cose, inoltre, ci pensano dei comandi non sempre reattivi alla perfezione e che, soprattutto nelle situazioni più caotiche o in cui è richiesta una maggiore precisione, potrebbero far innervosire un poco, soprattutto in alcune particolari sezioni in cui il trial and error inizia a fare prepotentemente capolino. Siamo comunque lontani dal rendere tutto ingiocabile, sia chiaro, ma è innegabile come un pizzico di pulizia ulteriore avrebbe potuto fare bene ad Unruly Heroes.
Colorato e frenetico, Unruly Heroes rilegge in modo efficace la celebre storia di Goku e compagnia, declinando il tutto all’interno di un affascinante affresco in salsa platform/action. Forte di un comparto estetico sontuoso, impreziosito da alcune piccole chicche di design (bellissimo il primo boss), la produzione Magic Design Studios patisce invece un set di controlli non sempre puntuali, a cui si accompagna una struttura solida ed interessante quanto basta, seppur priva di quel guizzo in più in grado di rende l’avventura dei nostri quattro eroi davvero memorabile.