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Recensione Un frullato di musica, suoni e colori: questo è PixelJunk 4am

DJ in erba, artisti visivi, spolveratori di Move: se vi riconoscete anche solo in una di queste tre categorie fareste bene a non sottovalutare il nuovo lavoro di Q-GamesPixelJunk 4am potrebbe davvero fare al caso vostro.

di: Simone Cantini

DJ in erba, artisti visivi, spolveratori di Move: se vi riconoscete anche solo in una di queste tre categorie fareste bene a non sottovalutare il nuovo lavoro di Q-GamesPixelJunk 4am potrebbe davvero fare al caso vostro.

Sperimentazione. Può essere sufficiente questa semplice parola per racchiudere un universo di esperienze diversamente ludiche che sembrano aver trovato all’interno del PlayStation Network il proprio ambiente ideale. Basta scorrere mentalmente l’elenco dei titoli sbarcati sull’infrastruttura online Sony per imbattersi nei vari FlowFlowerNoby Noby BoyJourney, prodotti in grado di staccarsi notevolmente dai cliché videoludici più radicati e regalare, in cambio di una manciata di Euro, sensazioni irrintracciabili altrove. Ultimo, in ordine di apparizione, di questa lista è il nuovo capitolo della saga PixelJunk, portata al successo dai ragazzi di Q-Games, stavolta coadiuvati dall’estro del musicista nipponico Bayon.


Minimalista

PixelJunk 4am può essere sbrigativamente definito come un complesso registratore multitraccia, tramite il quale sarà possibile remixare in tempo reale i brani realizzati dal già citato Bayon e dare, così, vita a spettacolari performance audiovisive in cui musica e colori si fondono in un unico psichedelico affresco multisensoriale. Tramite l’utilizzo del Move sarà possibile navigare all’interno della tela messa a nostra disposizione dai ragazzi di Q-Games, il tutto facendo unicamente affidamento al feedback tattile del controller: raggiungendo uno dei quattro angoli dello schermo TV, infatti, una vibrazione ci farà capire di aver raggiunto uno dei sedici campionamenti disponibili per ogni brano, il quale potrà essere importato all’interno dell’area di lavoro semplicemente trascinandolo al centro dello schermo. I vari campioni si suddividono in 4 differenti categorie (bassi, tamburi, ritmi e sintetizzatori), accessibili premendo uno dei 4 tasti frontali del controller. Tali tracce possono essere accompagnate da altrettanti effetti sonori, raggiungibili attraverso i quattro lati dell’area di lavoro e anche essi mixabili in tempo reale assieme agli altri elementi sonori. Una volta creata la partitura sonora che più ci aggrada, sarà possibile modificare i singoli suoni semplicemente muovendo il Move, andando così ad agire sul riverbero, l’equalizzazione ed i vari filtri. Certo, inizialmente la cosa richiede un minimo di pratica, principalmente a causa dell’elevato numero di combinazioni che è necessario memorizzare per accedere a tutte le varie funzioni, ma non appena vedremo la musica reagire con criterio ad ogni nostra movenza, la soddisfazioni di sentire (e vedere) la nostra creazione premierà ogni sforzo sostenuto. Inoltre, sempre in real time, sarà possibile switchare tra i vari brani contenuti all’interno della tracklist, oltre che cambiare gli effetti grafici visualizzati a video.

Ego a gogo

Ben consci che il sogno proibito di ogni aspirante musicista si nasconda nella voglia di rendere partecipe il mondo delle proprie creazioni, i ragazzi di Q-Games hanno pensato bene di permeare il loro prodotto di una forte componente social: in ogni momento, infatti, chiunque abbia scaricato dal PSN il viewer gratuito potrà assistere alla nostra performance ed eventualmente lasciare il proprio apprezzamento semplicemente scuotendo il controller. In aggiunta a ciò, per tutti coloro che si sentono davvero pronti ad affrontare lo spietato giudizio del pubblico, sarà possibile pubblicizzare le proprie esibizioni attraverso gli account di Facebook e Twitter, dando così vita a veri happening multisensoriali. Ma le funzioni sociali non si esauriscono qui: a patto di possedere un secondo Move, infatti, sarà possibile interagire con un amico dando il via a sessioni di mixaggio a quattro mani. Oppure, se ritenete di essere realmente pronti a dare il meglio di voi, potrete imbracciare voi stessi due controller e scatenarvi in produzioni ancora più frenetiche. Ultima chicca della produzione Q-Games è data dal visualizzatore di effetti grafici, il quale può essere utilizzato anche come player stand-alone per tutti gli mp3 ospitati all’interno dell’hard disk di PS3.

Esperimento multisensoriale

Data la sua natura puramente emozionale è difficile esprimere un giudizio numerico su PixelJunk 4am, a causa anche del suo non essere prettamente un videogioco. Di sicuro sono inappuntabili le sue doti sonore e grafiche (per quanto volutamente minimaliste), ma se proprio si vuole muovere una critica alla produzione bisogna additare l’eccessiva settorialità dei brani proposti i quali, essendo tutti di matrice elettronica, potrebbero lasciare indifferenti tutti coloro che sono estremamente refrattari al genere. Ciò nonostante, una volta superato lo scoglio dato dalla iniziale difficoltà di apprendimento delle meccaniche, questo bizzarro esperimento multisensoriale potrebbe rivelarsi davvero una piacevole sorpresa. L’unico consiglio che possiamo darvi, se siete indecisi se spendere o meno i quasi 8 Euro richiesti, è quello di scaricare il citato viewer gratuito, di modo da farvi un’idea, per quanto sommaria, di quello che è l’universo sinestetico ospitato all’interno di PixelJunk 4am.