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Recensione Umbrella Corps

di: Luca Saati

In questo 2016 la serie Resident Evil festeggia il suo 20° anniversario, in Capcom però non devono aver molto chiaro il significato dietro la parola festeggiamento. La casa di Osaka infatti non poteva scegliere modo peggiore per celebrare una delle sue saghe storiche con il lancio di Umbrella Corps. Si, avete capito bene: Umbrella Corps è un completo disastro.

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Terrificante, in tutti i sensi

Umbrella Corps è prima di tutto un videogioco incentrato sugli scontri 3v3 in multiplayer in cui oltre a guardarci le spalle dai giocatori avversari dobbiamo stare attenti anche agli zombie controllati dall’intelligenza artificiale. In sostanza quest’ultimi cambiano poco le dinamiche degli scontri svolgendo semplicemente il ruolo di carne da macello per guadagnare qualche punto aggiuntivo. La modalità principale consiste in un classico Deathmatch in cui i respawn sono assenti. La mancanza di respawn dovrebbe rendere le partite più tattiche e ragionate, tuttavia la compattezza delle mappe svolge la funzione completamente opposta offrendo partite molto veloci e dal ritmo serrato. Il problema non è tanto nella frenesia degli scontri che, a dirla tutta, neanche ci è dispiaciuta, quanto piuttosto nel gameplay offerto.

La telecamera è sempre posizionata sulle spalle del proprio personaggio per poi passare in prima persona sull’iron seight dell’arma quando si preme il tasto per mirare. Il passaggio da una visuale all’altra è solo uno dei tanti problemi, infatti il personaggio in movimento sembra pattinare, quando si sdraia a terra è veloce allo stesso modo di quando è in posizione eretta e il sistema di copertura è completamente inutile visto che il proprio avatar è così veloce che la tattica più efficiente risulta essere il corri e spara. Non dimentichiamoci poi dei due tipi di attacchi corpo a corpo che fanno immediatamente capire quanto il gioco sia bilanciato male: oltre al classico attacco con il calcio della propria arma, il nostro personaggio è dotato di una sorta di piccozza che è possibile anche elettrificare. Sappiate che i due attacchi hanno praticamente la stessa efficacia, per la serie: “bilanciamento, questo sconosciuto”. Insomma il feeling generale pad alla mano è davvero pessimo, eppure non ci voleva molto per rendere il tutto per lo meno godibile.

Oltre al già citato deathmatch, Umbrella Corps propone anche una modalità multiplayer competitiva multi-obiettivo. Quest’ultima include varianti dei classici King of the Hill e Cattura la Bandiera. Il risultato comunque resta pessimo visto quanto vi abbiamo descritto poco sopra. Infine troviamo anche uno sprazzo di modalità singleplayer chiamata L’Esperimento. Questa consiste in una serie di missioni molto veloci in cui uccidere un certo numero di zombie. La ripetitività è dietro l’angolo, la noia sopraggiunge in fretta dopo neanche un’ora visto che le missioni sono tutte uguali. In sostanza l’Esperimento si rivela utile solo per conoscere le mappe del gioco. Unica nota positiva di tutto il pacchetto è la personalizzazione del personaggio che oltre a diversi elementi estetici ci permette di modificare anche le bocche da fuoco con mirini e quant’altro.

Neanche il comparto tecnico di Umbrella Corps riesce a salvarsi. Modelli poligonali scarni, texture orribili, effetti dimenticabili e animazioni pessime caratterizzano la grafica di questo shooter multiplayer. A salvarsi è solo il frame rate a 60 fps che si mantiene abbastanza stabile pur non lasciandosi scappare qualche calo nelle situazioni più concitanti. Le mappe riprendono le location dei precedenti capitoli della serie come le baracche di Resident Evil 5, il villaggio dei Granados di Resident Evil 4, Racoon City e non solo. Le mappe però si presentano prive di qualsiasi tipo di personalità che ci saremmo aspettati da questa storica serie.

Commento finale

Umbrella Corps è l’ennesimo passo falso compiuto da Capcom con la serie Resident Evil. Il gioco è assolutamente da evitare anche per i fan visto che qui non troveranno assolutamente nulla di Resident Evil. Se siete alla ricerca di uno shooter multiplayer vi conviene rivolgere il vostro sguardo altrove, di titoli decisamente più validi ce ne sono un bel po’. Non ci resta che incrociare le dita per Resident Evil 7 nella speranza che Capcom riesca a farsi perdonare sia per questo Umbrella Corps che per gli altri errori commessi finora con questa saga.