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Recensione Towers & Powers

di: Simone Cantini

Sei tu un dio? Beh, a costo di scatenare le ire di Gozer mi viene spontaneo dire di no, almeno fin quando non indosso il mio PSVR2 e mi decido ad avviare Towers & Powers. Il titolo in questione, difatti, con la scusa di mettere in scena uno spassoso tower defense, ha il pregio di tramutarci in una vera e propria divinità, per quanto in erba, il cui compito sarà quello di respingere una demoniaca invasione. Un concetto semplice ed abusato, ma che una volta calato all’interno delle virtuali pareti degli headset VR, finisce per assumere uno spessore decisamene inaspettato, oltre che dannatamente divertente.

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Divinità in prova

Facile essere un dio quando ci si chiama Zeus o Odino, boss indiscussi del mondo celeste, capaci di realizzare ogni loro capriccio semplicemente schioccando le dita. Discorso assai differente se si è dei novellini divini ed ancora non si è pratici di poteri e gestione dei propri fedeli, soprattutto laddove a minacciare la loro esistenza sono delle fameliche creature demoniache. Rimasti soli come ultimi baluardi dell’umanità, in seguito all’apertura di alcuni misteriosi portali, dovremo ben presto prendere confidenza con i controlli di Towers & Powers, nel tentativo di scoprire cosa abbia causato l’infausto fenomeno e, contemporaneamente, difendere le isole sotto il nostro dominio grazie alle nostre divine abilità. Fortunatamente troveremo ad aiutarci un inaspettato tutore, un satiro che strizza più di un occhio al Filottete visto nel disneyano Hercules, e che servirà ad illustrarci il gameplay della produzione firmata JetDogs Oy. Superato un semplice tutorial, utile ad illustrare le meccaniche base, il nostro cornuto amico ci accompagnerà lungo i 15 livelli che compongono la campagna di gioco, e che richiederanno circa 5-6 ore per essere portati a termine. Un compito non sempre semplice, viste la bastardaggine delle forze in gioco, ma che potrà contare su delle trovate ludiche interessanti, capaci di sfruttare a dovere il boost fornito dalla realtà virtuale.

Mix and match

Come in ogni tower defense che rispetti, anche in Towers & Powers dovremo proteggere dalle ondate nemiche la nostra base, qua raffigurata come un tempio greco. Le armi a nostra disposizione saranno rappresentate dalle varie unità in nostro possesso, che potremo acquistare in qualsiasi momento spendendo il denaro accumulato ad ogni uccisione avversaria. Queste potranno essere posizionate in ciascuno degli spot presente all’interno delle varie mappe di gioco, così da dare vita agli strumenti di offesa in nostro possesso. Ciascuna tipologia di guerriero darà origine ad una distinta macchine di morte (i paesani sfrutteranno balestre, i monaci balliste e così via), che attaccheranno in autonomia come vuole la tradizione. A sparigliare le carte, pertanto, ci pensa la possibilità di impilare sino a tre unità in ciascuna postazione, così da potenziare la potenza di fuoco, qualora abbinassimo elementi identici. Non mancano, però, anche combinazioni alternative, che si genereranno combinando tra di loro elementi differenti, così da dare vita ad effetti imprevisti. Interessante, inoltre, la possibilità di sfruttare uno dei nostri combattenti (laddove previsto dallo stage) per edificare fabbriche per la creazione o il potenziamento di barricate, oppure per attivare scuole di magia che, ad intervalli regolari, genereranno delle sfere che potremo fisicamente scagliare sul campo di battaglia, così da danneggiare i nemici o, a seconda dei casi, curare le nostre truppe.

La magia, inoltre, avrà un ruolo fondamentale da un certo punto della campagna in poi, quando sbloccheremo gli incantesimi divini: questi saranno attivati per mezzo di gesture da effettuare muovendo i controller, a patto di avere accumulato il mana sufficiente (indicato dalle gemme poste sui nostri guanti). Attivarli scatenerà effetti sempre differenti, a seconda del simbolo tracciato e, soprattutto negli schermi più avanzati, il loro impiego al momento giusto potrebbe ribaltare le sorti dello scontro. Tolte queste meccaniche, tutto il resto risulta piacevolmente canonico, con ciascuno stage che ci chiederà di sopravvivere ad un certo numero di ondate, spesso culminanti con un mega boss che, se non fermato in tempo, può portare al game over immediato qualora raggiunga la nostra base, anche in presenza di punti vita supplementari. Pur non rivoluzionando la tipologia di gioco in questione, il mix di elementi funziona e diverte a dovere, complice anche il senso di onnipotenza garantito dalla visuale VR, che garantisce un vero plus al tutto.

Inciampi sonori

A dispetto della divinità intrinseca nel nostro avatar, decisamente più terreno è risultato essere il comparto tecnico di Towers & Powers che, comunque, pur non spiccando per chissà quali vette qualitative, restituisce un’immagine pulita ed efficace. Gran parte del merito è da ritrovare nel design cartoonesco che avvolge il tutto e che, pur in assenza di una mole impressionante di poligoni e di texture all’avanguardia, colpisce nel segno e conferisce al tutto un look decisamente gradevole. Discorso differente per il sonoro che, sebbene l’effettistica sia risultata funzionale, ha evidenziato qualche criticità in relazione alla soundtrack, che in diverse occasioni si è bloccata di botto, per poi ripartire in maniera completamente casuale. Niente di eclatante, sia chiaro, ma ritenevo giusto evidenziarlo. Per il resto tutto funziona a dovere, complice anche un set di comandi intuitivo ed immediato. Manca la traduzione testuale in italiano, ma visto l’inglese assai striminzito presente, non se ne avverte più di tanto la mancanza.

Un tower defense in realtà virtuale? Beh, se un tale concept è implementato come in Towers & Powers non si può che essere soddisfatti del risultato. Il titolo sviluppato da JetDogs Oy, difatti, propone un set di meccaniche rodate e funzionali, non risparmiandosi qualche simpatica trovata strategica in fase di costruzione della nostra linea difensiva. Il boost vero e proprio, però, data la natura divina del nostro avatar, è senza dubbio quello offerto dalla realtà virtuale che, complice anche una nostra partecipazione attiva agli scontri, riesce a rendere ancora più coinvolgente e divertente l’esperienza proposta. Un titolo sicuramente consigliato, complice la sua natura immediata e spassosa, che non mancherà di soddisfare gli amanti del genere.