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Recensione Tony Hawk Pro Skater 1 + 2

di: Simone Cantini

Erano anni davvero meravigliosi, forse perché ero dannatamente più giovane, uno studentello universitario che si destreggiava tra bisbocce ed esami, ancora lontano dallo stress di famiglia e lavoro. Anni d’oro, anche se non del Grande Real, ma che si lasciano ricordare sempre con estremo piacere, seppur conditi da un pizzico di nostalgia canaglia: MTV ancora si ostinava a trasmettere Musica (con la maiuscola d’obbligo, se confrontata con la monnezza che propina oggi), i videogiochi non erano ancora diventati schiavi del web, e sapevi che quando ti portavi a casa un DVD ti attendevano ore ed ore di spensierato divertimento. Senza che nessuno dovesse venire a bussare alla porta per proporti l’ennesima espansione a pagamento. Ed è proprio in quel periodo a cavallo tra il vecchio ed il nuovo millennio che molti di noi (e di voi) hanno sognato, almeno per una volta, di sfrecciare a bordo di uno skate: e se così non fosse, che ci fate qua nella recensione di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2?

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Ritorno al passato

Ecco, per essere del tutto sinceri, devo confessare di non rientrare assolutamente in questa ultima categoria da me citata. Di quel periodo e di quel movimento sentivo, e sento ancora oggi, più mio il fermento musicale, fatto di riff e distorsioni martellanti in odor di punk rock, colonna sonora ideale per le funamboliche evoluzioni del nostro Antonio Aquila. E pur non amando correre il rischio di sbucciarmi gomiti e ginocchia per tentare dal vivo un ostico grind, non fu facile resistere alla tentazione di incrociare virtualmente le ruote con il celebre skater, grazie ai titoli sviluppati da Neversoft per console a 128 bit. E nonostante siano passati oltre 20 anni da quell’incontro, rispolverare oggi ollie e trick, grazie a Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, conserva ancora un fascino del tutto particolare. Sarà perché tutto quanto risulta essere ancora là dove ricordavamo, salvo qualche piccola eccezione, e che pur stringendo in mano un controller differente sono sufficienti solo pochissimi istanti per riportare alla mente una serie di gesti meccanici, orami inconsci, in grado di scatenare le acrobazie che non sapevamo di ricordare a menadito. Certo, tutto ora è decisamente più bello da vedere e veloce da giocare, ma sia che siate vecchi o nuovi adepti della serie, oggi come allora vi troverete davanti ad un titolo dalla natura arcade leggero ed appagante, ma che richiederà comunque una buona dose di pratica per essere domato. Nessuna trama da seguire, per ovvi motivi, o roboanti carriere da intraprendere, ma soltanto il piacere di scoprire poco alla volta le numerose location storiche che i ragazzi di Vicarious Visions sono pronti a srotolare, ancora una volta, sotto i nostri occhi.

Diventare leggenda

Sia che ci si approcci al primo che al secondo episodio, tutto quello che vi verrà chiesto sarà lo scegliere semplicemente il nostro skater (tra un roster di leggende dello sport in questione), oppure di dare vita al nostro avatar personale, grazie ad un corposo editor. Starà poi a noi prendere confidenza con i controlli, grazie ad un esaustivo tutorial, ma sarà solo la pratica fattiva sulla strada a fare di noi i migliori skater sulla piazza, superando di volta in volta le sfide che gli stage ed il gioco ci proporranno di volta in volta. Riuscire nei vari task, oltre a permetterci di sbloccare livelli sempre differenti, ci permetterà di accumulare crediti da spendere nel ricchissimo shop, tramite il quale potremo personalizzare l’estetica del nostro personaggio. Naturalmente la progressione ci regalerà anche preziosi punti esperienza, che ci consentiranno di incrementare le statistiche dell’avatar, così da renderlo poco a poco più performante. Tutto darà quindi il via ad un assuefacente loop in cui la ricerca della perfezione, della combo più lunga e complessa, si accompagnerà ad una crescita in grado di ampliare il nostro parco mosse, così da consentirci di ripartire da capo più agguerriti e preparati di prima. Una vera e propria esperienza arcade vecchia scuola, sia che si affronti il tutto in singolo che in multiplayer (in locale tramite split screen oppure online), ma che nasconde anche un’anima smaccatamente social, grazie alla modalità Create a Park: tramite questa funzionalità saremo in grado di dare vita all’arena dei nostri sogni, che potremo condividere con gli altri utenti, ma se fossimo più pigri nulla ci vieterà di sfruttare (o magari anche solo modificare) quelle create dagli altri membri della community.

Ci vuole pratica

Tutto bello e convincente, in pratica, ma come si gioca? Diciamo subito, a scanso di equivoci, che se non avete mai messo piede sulla tavola virtuale, dovrete prima necessariamente fare un po’ di pratica, dato il corposo numero di comandi richiesti dal gioco. Se è vero che lo skater si muoverà in autonomia, con il nostro intervento richiesto solo per frenare, tutti gli altri tasti del controller saranno impiegati per dare vita ai vari trick: i pulsanti frontali saranno abbinati alle varie mosse base, come grind o grab, mentre le frecce ed i dorsali serviranno per dare vita alle varie evoluzioni, in abbinamento con gli elementi presenti nell’ambiente. Tutto ruoterà attorno alla concatenazione di trick sempre differenti, indispensabili per accumulare il punteggio maggiore, ma anche per riempire un apposito indicatore che, se completo, ci permetterà di dare vita alle mosse iconiche che avremo sbloccato progredendo nel gioco. Non mancheranno task interni agli stage, come la necessità di raccogliere un certo numero di oggetti, oppure di trovare item nascosti, utili sia per ottenere nuovi bonus che per sbloccare i livelli successivi. Superato lo scoglio iniziale, che vi vedrà sicuramente cadere più e più volte, quello che si aprirà dinanzi ai più pazienti è un gioco sicuramente molto profondo, seppur permeato da quell’alone di spensieratezza che solo le migliori produzioni arcade sono in grado di celare. Ed a corroborare l’esperienza troviamo l’azzeccatissima soundtrack che andrà ad accompagnare le nostre evoluzioni, capace di riproporre in toto l’esperienza originale, ma senza rinunciare ad affiancarvi qualche brano inedito. Nulla però potrà galvanizzare maggiormente dell’esibirsi sulle note martellanti dei Rage Against the Machine!

 

Venti e non sentirli

Sotto il profilo tecnico, la versione next gen di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 si difende davvero in maniera egregia, grazie ad un attento processo di restyling generale operato da Vicarious Visions che, pur offrendo una resa visiva decisamente in linea con il presente, ha operato nel pieno rispetto del materiale originale. Il lavoro a livello poligonale è, per forza di cose, estremamente evidente, e risulta impreziosito da una fluidità dell’azione ancorata ai 60 frame al secondo, accompagnata da una risoluzione nativa in 4K. A voler esagerare, la versione next gen permette anche di selezionare un velocità di aggiornamento doppia (abbassando però l’output grafico a 1080p), a patto di possedere un monito compatibile. Peccato solo che, su PS5, il DualSense sia sfruttato in maniera decisamente marginale.

Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 è la versione moderna dei classici del tempo che fu, dei quali riprende in tutto e per tutto meccaniche e feeling. E già questo dovrebbe bastare per farvi capire che ci troviamo al cospetto di una produzione che, pur non facendo di certo leva sull’originalità (parliamo di un remake in fondo!), merita tutta la nostra attenzione. La rivisitazione di un concept classico, difatti, non ha minimamente snaturato l’essezna del prodotto originale che, anzi, esce ulteriormente raffinato dal lavoro svolto da Vicarious Visions.