Recensione Tokyo 42
di: Luca SaatiProbabilmente in pochi si ricorderanno i primi capitoli della serie Grand Theft Auto con la telecamera a volo d’uccello. Erano i tempi in cui non tutti erano pronti ad accogliere il 3D, e la saga di Rockstar Games non poteva ancora vantare quell’attenzione che si concentra adesso all’uscita di ogni nuovo capitolo. Mode 7 si è ispirata proprio a quei vecchi GTA, ma anche al Syndicate di Bullfrog per realizzare Tokyo 42, titolo uscito su Xbox One e in uscita su PS4 nel mese di Luglio.
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Prima regola dei videogiochi: per dimostrare la tua innocenza uccidi chiunque
La storia di Tokyo 42 inizia in un appartamento dove il nostro protagonista si sta godendo qualche momento di relax quando a un certo punto viene accusato in TV di aver commesso un omicidio. Braccato dalla polizia, il protagonista viene aiutato da un misterioso alleato che lo spinge a diventare a sua volta un killer per dimostrare la propria innocenza (Dishonored insegna). Inizia così un’indagine nella criminalità organizzata di Tokyo. La storia si rivela un semplice pretesto per svolgere le 25 missioni della campagna principale a cui se ne aggiungono oltre 60 secondarie. La longevità dipende molto da come vi approcciate al gioco: dedicarsi alle sole missioni della campagna può tenervi impegnati 8 ore circa a cui vanno poi aggiunte ulteriori ore per le quest secondarie se invogliati. Da precisare comunque che si tratta di una stime poiché l’abilità pad alla mano fa davvero la differenza con alcune missioni che possono essere completate in pochi minuti o in molto più tempo a furia di morire.
Sì, perché Tokyo 42 non è un gioco facile, richiede un’attenta pianificazione con il protagonista in grado di uccidere e di morire con un solo colpo. C’è tanto di Hotline Miami in Tokyo 42 con missioni all’apparenza brevi ma che possono rivelarsi un’autentica sfida se approcciate nel modo sbagliato. In generale la difficoltà del gioco di Mode 7 è un fattore sicuramente positivo, peccato solo che in alcuni momenti il gioco porti a un’eccessiva frustrazione.
Tokyo 42 offre una struttura open world con la città di Tokyo esplorabile liberamente con tanto di teletrasporti rapidi per passare da una zona all’altra. La visuale isometrica si può gestire tramite la pressione dei tasti dorsali e sfrutta le classiche otto direzioni. La gestione della visuale si rivela fondamentale per sfruttare al meglio tutte le possibilità offerte dal gioco. Tokyo 42 infatti propone diversi approcci che vanno dal classico stealth in cui eliminare i nemici in silenzio a suon di colpi di katana, al cecchino appostandosi in luoghi sopraelevati, per poi arrivare infine al classico approccio più diretto sparando a qualsiasi cosa si muova. Quest’ultimo stile di gioco, che trasforma il titolo in un simil twin stick shooter, non si rivela sempre il migliore proprio perché il protagonista può morire con un sol colpo, di conseguenza la pianificazione è fondamentale per portare a termine i compiti. Il protagonista può sfruttare anche delle abilità di mimetizzazione che gli permettono di trasformarsi in un’altra persona per sfuggire dai nemici o di utilizzare i loro travestimenti per infiltrarsi con più semplicità nelle aree riservate. Questa abilità ovviamente consuma un’apposita barra ricaricabile mediante una serie di postazioni sparse per la città. Sulla carta si prospetta un’ottima varietà di situazioni, peccato che alcune missioni risultino troppo simili tra loro.
Mode 7 ha anche pensato a un sistema economico da inserire nel gioco che consente di acquistare elementi estetici, armi e nuovi travestimenti per il già citato sistema di mimetizzazione. Segnaliamo anche la presenza di un comparto multiplayer che permette di sfidare gli utenti in deathmatch nelle strade di Tokyo. Una piacevole aggiunta che però non ci ha tenuto a lungo attaccati allo schermo.
La Tokyo ricreata da Mode 7 è una bellissima città cyberpunk colorata e vivace caratterizzata da sculture ed altri curiosi elementi architettonici. I cittadini hanno vita propria con persone che fanno yoga, nudisti, assassini e così via. Piacevole il comparto sonoro con musiche tecno.
Commento finale
Tokyo 42 si è rivelato una piacevole sorpresa proveniente dal mondo indie. Mode 7 ha creato un gioco molto divertente e ricco di stile. Non un gioco perfetto a causa di una ripetitività delle missioni e la tendenza di cadere nel trial and error in alcuni momenti, tuttavia gli amanti dei vecchi GTA non possono farsi scappare questa perla proveniente dal mondo indie.