Recensione The Wonderful 101
In questa generazione, se escludiamo l’ambiente indie, pochi giochi ci hanno sorpreso per innovazione e brillantezza di idee, poche volte ci siamo trovati di fronte a giochi che non fossero l’ennesimo seguito o l’ennesimo clone di un altro. Un paio di titoli che si sono distinti portavano il nome Platinum Games. The Wonderful 101 rappresenta un’altra di queste rare occasioni?
di: Andrea "Macchiaiolo" BarbaraIn questa generazione, se escludiamo l’ambiente indie, pochi giochi ci hanno sorpreso per innovazione e brillantezza di idee, poche volte ci siamo trovati di fronte a giochi che non fossero l’ennesimo seguito o l’ennesimo clone di un altro. Un paio di titoli che si sono distinti portavano il nome Platinum Games. The Wonderful 101 rappresenta un’altra di queste rare occasioni?
La carica dei 101
La Terra ha già vissuto due guerre spaziali contro i terribili Geathjerk ed è sfuggita al massacro a costo di numerosi sacrifici. Il governo per fronteggiare le future invasioni decide di formare un gruppo di 100 soldati potenziati provenienti da ogni angolo del globo: i Wonderful 100.
Ogni Wonderful One è dotato di armi supertecnologiche e di modifiche strutturali al proprio corpo che gli permettono di sopportare fatiche e dolori inumani. La loro forza consiste nella squadra, se un Wonderful One è pericoloso da solo, in gruppo è micidiale. Ognuno di loro può evocare un’arma gigantesca formata dall’unione del resto dei componenti del gruppo, abilità chiamata Morfounione.
La nostra storia si apre con una nuova invasione da parte dei Geathjerk. Nei panni del timido insegnante Will Wedgewood alias Wonder Red dobbiamo risolvere fin da subito una situazione critica: un autobus ha perso il controllo e sta per precipitare sopra una scuola. La nostra abilità e la nostra capacità di coordinare i compagni ci permette di guadagnare il comando della squadra, nonostante il fin troppo recente ingresso nel team. A bordo della base spaziale volante Centinels facciamo meglio la conoscenza dei nostri compagni di squadra come Wonder Blue, armato di spada, di Wonder Green con il suo fidato fucile, di Wonder Pink con la sua frusta, di Wonder White con i suoi guanti artigliati e il resto del cast che avanzando con la storia aumenta di componenti.
La terza guerra aliena è ormai iniziata e sarà compito dei Wonderful 100 portarla a termine.
Mass-Hero Action
Cosa è The Wonderful 101? I Platinum Games lo definiscono un “Mass-Hero Action”, ossia un action dove ci troviamo alla guida non di un eroe, ma di un’orda di eroi. In realtà il giocatore ha il pieno controllo del leader della squadra mentre il resto del gruppo lo segue copiandone le mosse. Questa sottile precisazione è molto importante ai fini del gameplay perché i nemici possono infliggerci danno solo colpendo direttamente il leader mentre colpendo gli altri componenti questi vengono storditi e sparpagliati per lo scenario. Sarà poi compito del giocatore andare a recuperarli passandoci accanto. Possiamo identificare la struttura portante del gioco in un action molto tecnico pari ai precedenti prodotti del team come Bayonetta o Vanquish, o guardando nel portfolio di Kamiya, Devil May Cry, ma viene espansa con aggiunte prelevate da altri generi (come tps o adventure) e con una visuale in isometrica dell’azione con vari livelli di zoom. Focalizzandoci un attimo sul sistema di combattimento non possiamo che ammirare lo splendore tecnico che da sempre contraddistingue i prodotti Platinum Games. Inizialmente il giocatore si troverà in difficoltà con decine e decine di personaggi a schermo e un ritmo fin troppo serrato per aver fin da subito il pieno controllo dell’azione, con l’obiettivo prioritario di salvaguardare la propria salute e la propria energia per gli attacchi, rappresentate rispettivamente da una barra verde e da un numero variabile di batterie, ma con un po’ di pratica, imparare a gestire la squadra diventerà immediato e seguire l’azione un compito perfettamente normale. Grazie ad un’impostazione di controllo molto semplice dove un tasto è dedicato all’attacco della squadra ed uno all’attacco del leader, uscire vittoriosi dalle furibonde risse che abbonderanno a schermo sarà una questione di solo allenamento. Dopo qualche missione il giocatore sarà in grado di eseguire micidiali combo, dividere la squadra per poter affrontare più nemici contemporaneamente, richiamare l’intero gruppo per poter eseguire Morfounioni devastanti, il tutto ad una velocità ben al di sopra la media. Il gruppo si troverà ad affrontare avversari sempre più temibili fino ai colossali boss che porteranno la sfida ad un altissimo livello di spettacolarità e frenesia.
Le Morfounioni, ossia le fantastiche armi che i nostri personaggi potranno evocare disegnando sul touch del gamepad Wii U la forma corretta, aumenteranno di numero e di tipologia procedendo nella storia e diventerà fondamentale capire velocemente quale di queste è la più utile nei vari momenti di gioco. La pistola di Wonder Green ci permetterà di abbattere velocemente i nemici volanti, mentre la spada di Wonder Blue potrà spazzare i gruppi di nemici e deviare i colpi degli avversari dotati di arma bianca; il martello di Wonder Yellow distruggerà gli scudi delle bestie corazzate, mentre la frusta di Wonder Pink ci libererà dai nemici armati di speroni e così via. Durante la creazioni delle forme sul touch del gamepad (o tramite levetta analogica destra) il tempo rallenta, ma non si ferma, cosa da tenere ben presente. Inoltre la scelta della Morfounione determina anche il leader temporaneo.
Come possiamo capire, diventa quindi fondamentale passare velocemente da un’arma all’altra e solo grazie all’allenamento questo diventa possibile. I giocatori dell’ultima ora dotati di poca pazienza sono avvertiti.
Tra un combattimento e l’altro dovremo esplorare gli splendidi scenari di gioco alla ricerca di nuovi alleati e dei segreti nascosti dietro ogni angolo. Gli alleati che troveremo durante il gioco sono dei semplici civili che trasformeremo temporaneamente in Wonderful One disegnando un cerchio intorno a loro. Questi sono fondamentali non solo ai fini del punteggio di gioco, ma soprattutto per aumentare il numero di componenti della squadra così da poter creare Morfounioni sempre più grandi e devastanti e sbloccare percorsi alternativi. Ogni tanto capiterà di trovare tra questi alleati dei veri e propri Wonderful One, questi personaggi sempre più assurdi diventeranno parte integrante della nostra squadra e faranno parte del team iniziale di ogni missione, ovviamente proprio per questo motivo sono nascosti negli angoli più remoti della mappa.
Durante l’esplorazione avremo l’occasione di entrare negli edifici, in questo caso l’azione si sposta sullo schermo del gamepad Wii U e la telecamera si abbassa quasi all’altezza delle spalle del leader. In questi frangenti il nostro compito sarà risolvere semplici rompicapo legati allo spostamento di oggetti o nell’utilizzo di particolari Morfounioni. Molto interessante è la gestione della visuale tramite i sensori di movimento del gamepad.
Ogni livello termina con una valutazione come da tradizione Platinum Games che tiene di conto delle combo eseguite, del danno ricevuto e del tempo impiegato. I premi vanno da un’imbarazzante medaglia di plastica fino al platino puro, passando dai classici bronzo, argento e oro.
Senza voler “spoilerare” troppo il gioco vi diciamo che vi capiterà anche di guidare una nave spaziale durante un inseguimento attraverso la città in pieno stile sparattutto su binari e altri momenti memorabili in cui i generi di gioco si fondono, ma non andiamo oltre perché la “meraviglia” e la sorpresa sono parti integranti dell’economia di gioco.
It’s a Wonderful World
The Wonderful 101 si presenta a schermo con una risoluzione di 720p upscalata dalla console a 1080p con una frequenza di gioco di 60fps, senza quasi battere ciglio. “Quasi”, perché capita in rari momenti di concitazione di avvertire qualche calo, che non va ad influire sul gameplay visto che la velocità rimane comunque elevata. I modelli sono molto ben definiti anche se non brillano per numero di poligoni, dato che puntano più sul numero e sono inquadrati per la maggior parte del tempo da lontano, mentre la direzione artistica è da plauso: la palette saturata all’esagerazione e i personaggi che richiamano lo stile chibi danno un’idea del quadro complessivo. La pulizia regna sovrana nell’intera produzione facendoci quasi rimpiangere di non poter fare una passeggiata tranquilla per la città. I protagonisti sono caratterizzati in modo molto convincente seppur siano semplici cliché presi, così come la storia, pari pari dalla tradizione anime e manga giapponese. Eppure la comicità che il gioco trasuda è così tangibile che fa profumare tutto di nuovo, che fa osservare il mondo supereroistico con occhio diverso, un mondo dove il singolo conta pochissimo e dove anche il mostro meccanico alto come un palazzo di 10 piani armato di cannoni al plasma inciampa e cade. Come sempre i Platinum Games mostrano il meglio di sé se non vincolati e lasciati liberi di creare e di questo non possiamo che ringraziare Nintendo per aver investito in questo progetto così particolare.
Forse troppo particolare.
Il titolo si presenta infatti con un livello di sfida decisamente sopra la media e con un sistema di gioco che si allontana fin troppo dai canoni a cui sono abituati i giocatori di oggi. Se noi giocatori scafati non possiamo che esserne entusiasti, un discorso diverso è per quelli meno pazienti e meno allenati. Il team ha inserito una modalità semplice e la possibilità di continuare l’avventura recuperando l’intera barra di energia, falsando così il tasso di sfida, per venire incontro ai neofiti, ma è forse proprio nel particolarissimo gameplay che risiede l’ostacolo più grande.
The Wonderful 101 rappresenta il momento del riscatto del Wii U, da troppo tempo in fondo alle classifiche di vendita? No, molto probabilmente no. Ma rappresenta il Giappone che abbiamo imparato ad amare, in cui genio, follia e coraggio si fondono e creano prodotti unici che si scavano una nicchietta nel cuore dei giocatori.