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Recensione Stray

di: Marco Russi

Il mondo cyberpunk di Stray è finalmente arrivato su Nintendo Switch, e ha mantenuto intatta la sua magia. Questo titolo, già apprezzato dalla critica, ci permette di esplorare una città popolata da robot e intelligenze artificiali attraverso gli occhi di un gatto randagio.

Con un’ambientazione intrigante e una narrazione coinvolgente, Stray si adatta perfettamente alla console Nintendo, offrendo un’esperienza unica per chi è alla ricerca di qualcosa di diverso dai classici giochi di azione.

L’arrivo su Nintendo Switch – Un porting sorprendente

Nonostante alcune preoccupazioni iniziali riguardo alla capacità di Nintendo Switch di gestire un gioco così visivamente complesso, il porting è stato ottimizzato in modo notevole. Anche se ci sono inevitabili compromessi grafici rispetto alle versioni per PC e altre console, Stray su Switch è un piacere da giocare. L’atmosfera cyberpunk, con le sue luci al neon e i suoi vicoli stretti, resta accattivante e ben realizzata.

Attraversare tetti illuminati dai neon o riposare in un angolo appartato è altrettanto coinvolgente su Switch come lo era sulle piattaforme più potenti. Anche se il gameplay è relativamente semplice, la storia e il design di Stray rimangono il cuore pulsante dell’avventura, rendendo il gioco perfetto per chi cerca una narrativa emozionante e accessibile.

Un’avventura felina alla ricerca di casa

In Stray, interpreti un gatto rosso senza nome, separato dal suo gruppo e deciso a tornare a casa. La rappresentazione dei comportamenti felini è curata nei minimi dettagli, con piccole chicche come graffiare porte e far cadere oggetti dagli scaffali, che rendono l’esperienza autentica e divertente. Il protagonista, pur essendo muto, riesce a comunicare grazie al drone B12, un compagno robotico che agisce anche da interprete con i tanti NPC robotici che incontrerai lungo il cammino.

La città abbandonata che esplori è viva e dettagliata, popolata da robot che imitano la vita umana in un mondo dove l’umanità è ormai estinta. La storia esplora temi come la solitudine, la speranza e la resilienza, portando il giocatore verso un finale emozionante e toccante.

Esplorazione e Puzzle – Un Gameplay a misura di gatto

Il gameplay di Stray combina esplorazione, azione e momenti di riflessione. I giocatori possono esplorare hub aperti, interagire con gli NPC e dedicarsi a missioni secondarie. Il sistema di controllo è semplice e intuitivo, con un sistema di salto automatico che elimina la necessità di precisione millimetrica e permette di godersi appieno l’avventura.

L’agilità del protagonista è ben rappresentata: puoi scivolare tra stretti passaggi, arrampicarti sui tetti e muoverti con la fluidità di un gatto vero. Inoltre, il drone B12 ti assiste non solo nella narrazione, ma anche nei momenti di azione, come quando affronti i pericolosi Zurks, creature mutate che ti inseguono senza tregua.

Un mondo visivamente suggestivo e una colonna sonora da ricordare

Il mondo di Stray è un tributo al cyberpunk, con un’estetica decadente che cattura l’occhio. Ogni strada e edificio raccontano una storia, e l’atmosfera malinconica è accentuata dalla splendida colonna sonora di Van Der Cruyssen, che utilizza suoni ambientali e toni sintetici per evocare emozioni e coinvolgere il giocatore.

I suoni che accompagnano i momenti di tensione sono altrettanto efficaci, con tonalità elettroniche che aumentano il ritmo nelle scene d’azione. Anche su Nintendo Switch, l’atmosfera rimane suggestiva, dimostrando quanto il porting sia stato curato.

Prestazioni su Nintendo Switch – Un bilancio positivo

Dal punto di vista tecnico, Stray  funziona sorprendentemente bene su Nintendo Switch. Pur con un inevitabile downgrade grafico rispetto a console più potenti, il gioco rimane visivamente affascinante e riesce a mantenere la sua atmosfera unica. Qualche sporadico calo di frame rate non intacca la qualità complessiva dell’esperienza.

Conclusione

Stray è un’avventura che punta a coinvolgere con la sua storia e il suo mondo affascinante piuttosto che con la complessità delle meccaniche di gioco. Perfetto per chi cerca un’esperienza breve e ricca di atmosfera, il porting su Nintendo Switch riesce a mantenere intatta la magia del gioco, rendendolo una scelta consigliata per gli amanti della console portatile.