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Recensione Sky Runner: Drone Hero

di: Marco Licandro

Vi piacciono i droni? L’idea di manovrarne uno in giro per casa, senza rischio di rompervi un’elica o scheggiare la tv vi entusiasma? Probabilmente Sky Runner: Drone Hero, disponibile oggi su Meta Quest 3, è proprio ciò che fa per voi, sfruttando la realtà aumentata per trasformare la vostra stanza in un livello di gioco.

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Fammi spazio

Sky Runner: Drone Hero è un semplice gioco basato sulla realtà aumentata, dove il giocatore potrà far volare il suo proprio drone virtuale attraverso un controller dotato di schermo (!), cercando di ottenere il miglior punteggio possibile in una serie di sfide che vedranno abitanti da riscattare, zombie, e persino alieni.

Questa tipologia di titoli sfrutta la tecnologia disponibile su Meta Questa 3, il che significa che prima di poter iniziare a giocare occorre un po’ di preparazione. Essendo la vostra stanza il livello di gioco, occorre tenere a mente le dimensioni della stessa, nonché lo spazio di movimento. Tramite lo stesso visore, potrete scansionare il vostro ambiente personale, captando accuratamente pareti ed oggetti, facendo spazio e assicurandoci di averne abbastanza per poter usufruire di un’esperienza godibile.

Una volta completato il procedimento, il gioco inizierà senza troppi preamboli con un’interfaccia che proporrà una modalità campagna ed una multigiocatore, facendoci scegliere tra salvataggi tra le fiamme, alluvioni, attacchi zombie, ed invasioni aliene.

Ma innanzitutto sarà necessario completare il tutorial, il quale ci spiegherà le basi per creare il nostro drone, alzarlo in volo, e manovrarlo nel nostro ambiente. Il tipo di controlli è quello classico per i droni reali, complesso da padroneggiare in quanto diverso dal classico Levetta Sinistra: Movimento, Levetta destra: direzione e camera, mischiando i due e non permettendo altre configurazioni.

Dopo vari incerti tentativi, sono riuscito a manovrare in maniera semi-decente il drone attraverso i vari anelli tutorial e ho potuto provare le varie modalità di gioco.

Un bel passatempo

Il tipo di giochi a disposizione vedono, ad esempio, meteoriti fiammeggianti cadere dal tetto di casa per impattare le case dei poveri abitanti, i quali urleranno tra le fiamme attendendo l’aiuto del nostro fedele drone. Muovendolo nell’ambiente di casa, dovremo spruzzare acqua con l’idrante integrato per spegnere le fiamme e lanciar loro una panca sul quale salire. Con il proseguire dei livelli, aumenta anche la varietà, fornendo ad esempio secchi da riempire con l’acqua per poi essere sganciati sulle case in fiamme, sfruttando le abilità di volo, nel mio caso pessime, per salvare gli abitanti e completare così la sfida.

Gli altri livelli forniscono altre strategie come sparare agli zombie che si arrampicheranno o ostacolarli nella loro impresa, o tappare i buchi da tubature che perdono acqua, e persino salvare il bestiame dall’invasione degli ufo. Tutto sostanzialmente è incentrato sul volo e sull’interazione, con l’aggiunta di vedere l’intera azione svolgersi dentro casa vostra.

Poco altro

È questo il titolo. Nella sua semplicità di esecuzione, vi sono comunque aspetti interessanti dei quali lo sviluppatore sicuramente ne potrà andar fiero, quali la visione della stanza sul controller virtuale dalla prospettiva del drone. Abbastanza incredibile a vedersi, e nonostante la meccanica non abbia un effettivo utilizzo a livello di gameplay, è riuscita senz’altro a sorprendermi.

Vi sono comunque pecche attribuibili sia alla tecnologia del Meta Quest che alla realizzazione del gioco stesso che stonano e intaccano negativamente il gameplay, e che a meno che non abbiate uno spazio ampio a disposizione, è molto probabile che capitino anche a voi.

Nonostante infatti la scansione della stanza fosse perfetta, spesso durante il gioco era possibile vedere elementi incastrarsi nell’ambiente. Case all’interno del sofà, elementi in posizioni difficilmente raggiungibili, complicando ancor di più l’azione e segno che l’ambiente di casa con la sua disposizione contano parecchio nel momento di valutare l’acquisto.

I vari livelli del titolo sono sicuramente variegati, ma alla fin fine utilizzano sempre lo stesso tipo di gameplay, trovando nuove maniere per far volare il drone qua e la, ma senza effettivamente migliorare l’esperienza di gioco. Un esempio già citato è il del secchio d’acqua per spegnere il fuoco, che aggiunge complessità senza però integrarsi a fondo, in quanto il già presente idrante fa il suo lavoro e più semplicemente.

La sopracitata visuale del drone, presente nello schermo virtuale, mostra una interessante visuale in bianco e nero, grazie ai dati della stanza analizzati dal dispositivo, e sono sicuramente una mostra di creatività da programmatore, ma che nel momento di creare un gioco la rendono più un gimmick che una vera e propria funzionalità.

In conclusione

Nonostante la presenza di diverse modalità, il gameplay è afflitto da ripetizione ed assenza di varietà, portando alla noia in breve tempo. Il tono generale fa pensare ad un indie a basso budget, andando dal voice over amatoriale, all’interfaccia basica. Tuttavia, visto il modico prezzo al quale viene venduto, potreste sicuramente valutarlo per mostrare la realtà virtuale a parenti o amici, e anche per soffermarvi per un’oretta provando le varie modalità di gioco.