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Recensione Serial Cleaner

di: Luca Saati

Non fatevi ingannare dal nome, Serial Cleaner non è un simulatore di pulizie, ma il primo gioco per console casalinghe di iFun4All che ci mette nei panni di un pulitore seriale, ovvero quelle persone che fanno il lavoro sporco ripulendo le scene del crimine. Quante volte ci è capitato di vivere in un videogioco nel pieno dell’azione eliminando chiunque ci capiti a tiro? Beh, con Serial Cleaner possiamo vivere per la prima volta quello che succede dopo.

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Tra mafiosi e serial killer

Serial Cleaner è composto essenzialmente in due parti: nella prima ci troviamo nella casa del nostro protagonista dove la storia va avanti e possiamo interagire con giornali, TV e radio per capire cosa succede nel mondo; nella seconda parte invece siamo sulla scena del crimine da ripulire. La storia non si rivela neanche così malvagia con il protagonista che per risolvere i suoi debiti si trova costretto a lavorare per la criminalità organizzata e non solo; senza anticiparvi molto vi diciamo che c’è di mezzo anche un serial killer. Peccato solo che il modo di raccontare la storia non ci abbia fatto impazzire visto che praticamente il tutto viene raccontato mediante le telefonate che il protagonista riceve per assumere un nuovo incarico, e qualche sporadico dialogo con la madre.

In totale Serial Cleaner propone 20 contratti più altri dieci bonus da sbloccare raccogliendo gli appositi oggetti sparsi per i vari scenari. La longevità dipende molto dalla vostra abilità pad alla mano, un livello si può infatti completare anche in pochi minuti, ma siamo sicuri che quelli più avanzati vi terranno impegnati anche per decine di minuti. Come impostazione il gioco di iFun4All ricorda molto Hotline Miami e richiede un’attenta pianificazione delle proprie mosse per non essere beccati dai poliziotti che ispezionano la scena del crimine. A differenza del gioco di Dennaton Games, in Serial Cleaner non dobbiamo uccidere nessuno ma semplicemente ripulire la scena del crimine raccogliendo le prove, i corpi e togliere il sangue. Nel caso dei corpi, questi vanno riportati nella propria macchina o, in alternativa, vi sarà possibile disfarvi di loro in modi particolari come buttarli nell’acquario dei piranha; il sangue invece va ripulito utilizzando una sorta di aspirapolvere da attivare con il grilletto destro. Molto utile è il senso del cleaner da attivare con il grilletto sinistro che consente di avere una panoramica della mappa di gioco così da osservare i punti di interesse, gli obiettivi e le pattuglie dei nemici. Se individuati possiamo sempre cercare di scappare infilandoci negli appositi nascondigli così da sfuggire dall’occhio dei nemici che dopo poco riprendono la loro normale pattuglia.

Se inizialmente Serial Cleaner appare come un titolo dal gameplay molto semplice, più avanti le cose si fanno complicate con pattuglie di polizia più veloci, altre in grado di chiamare rinforzi e altre di eliminarvi all’istante non appena finite nel loro cono visivo. Come i nemici, anche lo scenario si evolve con l’introduzione di scorciatoie, oggetti da spostare utili per cambiare il pattern di movimento dei nemici, e altri che fanno rumore così da attirarli. Il gioco insomma cresce e si fa più profondo mano a mano che si avanza grazie anche a un ottimo lavoro svolto in fase di level design da parte degli sviluppatori. Purtroppo non si tratta di un gioco privo di difetti: uno dei problemi riguarda un po’ ripetitività nonostante a ogni game over le posizioni delle prove, dei corpi e del sangue vengono rimescolate; nei livelli più avanzati l’effetto trial and error diventa eccessivo rendendo a tratti l’esperienza frustrante poiché a ogni game over il livello va ricominciato dall’inizio; infine anche i controlli talvolta risultano imprecisi.

Molto gradevole invece il comparto tecnico che nella sua semplicità riesce a trasportare il giocatore nell’ambientazione anni ’70 grazie alla sua palette di colori, al design di ambienti e dei personaggi. Buone anche le musiche che si ispirano a quelle dell’epoca. Da segnalare che il gioco è tutto in inglese, ma non si rivelerà un problema visto che i dialoghi sono pochi, abbastanza semplici e il vero cuore dell’esperienza di gioco è il gameplay.

Commento finale

Serial Cleaner rappresenta un discreto debutto di iFun4All nel mondo console rivelandosi un gioco interessante con un buon numero di contenuti (30 contratti in totale rigiocabili inoltre con una serie di sfide aggiuntive) e un gameplay in generale ben riuscito nonostante più di un difetto. Se siete alla ricerca di uno stealth game diverso dal solito, Serial Cleaner è il titolo che fa per voi.