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Recensione di Sports Champions

Recensione di Sports Champions di Console Tribe

di: Giorgio "Nadim" Catania

Con l’uscita del PlayStation Move era ovvio che arrivassero nei negozi videogiochi di ogni tipo, capaci di esplorare generi poco diffusi o, videoludicamente parlando, interessanti. E Sports Champions è proprio uno di questi titoli, e mette i videogiocatori nei panni di uno sportivo, da scegliere tra un roster abbastanza vario, alle prese con più discipline, con l’intento di vincere coppe di bronzo, argento e oro. E a far immedesimare colui o colei che gioca nell’atleta di turno ci pensa appunto la nuova periferica Sony, che rende il gameplay sicuramente più originale e intuitivo rispetto alla maggior parte dei titoli PlayStation 3 su mercato.
Certo, se analizziamo le esclusive Nintendo, e più precisamente Wii Sport Resort, l’innovazione e l’immediatezza vengono subito meno, ma per chiunque non avesse provato il titolo a cui Sony vuol fare concorrenza, il divertimento è assicurato.
Analizziamo adesso le discipline presenti in Sports Champions, la qualità con cui viene rilevato il Move e il divertimento generale che si prova giocando a questo titolo.

Datemi una racchetta e conquisterò il mondo!

Il primo sport che analizzeremo è quello che più ha fatto parlare di sé nei mesi passati, ovvero quello del Ping Pong. In questa disciplina il giocatore, una volta selezionata la modalità di gioco, il proprio alter-ego virtuale e il tipo di “equipaggiamento” da utilizzare, non deve far altro che brandire il Move proprio come se stesse tenendo in mano una racchetta. Su schermo infatti vedrà solamente quella, una volta fatto il primo tiro, e in base a come muoverà il Move vedrà la racchetta agitarsi di conseguenza. Quindi muovendo il Move da destra a sinistra, per fare un esempio, vedrete come la racchetta su schermo si sposti di conseguenza. E questo vale per qualsiasi altra azione che il PlayStation Eye rileverà fintanto che starete nel suo campo visivo.
L’effetto che si prova vedendo le reazioni molto realistiche su schermo lasciano senza dubbio soddisfatti, anche se bisogna dire che il ping pong nelle prime sessioni di gioco potrebbe rivelarsi più complicato del previsto. Infatti gli avversari, seppur indulgenti nei primi match, colpiranno in continuazione la pallina dandole effetti di rotazione di ogni tipo, aumentandone la velocità con potenti ma rapidi movimenti in talune situazioni, rendendola lenta ma precisa in altre. Il tavolo verrà arricchito ad ogni colpo dei rivali da cerchi rossi che indicheranno al giocatore il punto in cui la pallina rimbalzerà, facilitando un po’ l’esperienza. Ma prima che impariate a destreggiarvi tra colpi corti ed altri lunghi vi ci vorrà un po’ di tempo, così come vi ci vorrà qualche round per riuscire a colpire in maniera precisa la pallina. Una volta presa confidenza però con la precisissima e realistica fisica che sta alla base di questo e di tutti gli altri sport, il divertimento sarà assicurato, grazie anche a dei brevi ma esplicativi tutorial che vi insegneranno tutto quello che serve per diventare dei veri e propri campioni.

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Frisbee Golf

Aprite un bel fustone di detersivo, impugnate con vigore il grande tappo discoidale e lanciatelo con precisione cercando di colpire il bel lampadario in cristallo della sala: divertente e molto stimolante, non c’è che dire, ma piuttosto dispendioso. Se invece amate gli spazi aperti e non avete lampadari che si prestano a tale attività, Golf Frisbee promette di regalarvi le stesse sensazioni. Ispirato chiaramente alla disciplina presente in Wii Sport Resort, Golf Frisbee miscela le regole e le meccaniche del golf con quella del frisbee, strutturandosi in diversi percorsi di gioco immersi nella natura, dalla complessità e difficoltà crescente. Nonostante la modalità single player offra uno stimolo e una longevità decisamente superiori agli standard del genere, è ovviamente nella partite multiplayer che il titolo da il massimo, soprattutto grazie ad un eccellente realismo regalato dal sistema di controllo: la sensibilità del Move consente di raggiungere, fin dalle prima partite, un ottimo feeling con il disco e chiunque abbia mai provato nella vita un vero frisbee, riuscirà con semplicità a dosare la forza e gli effetti. A tal proposito, da rimarcare la sorprendente efficacia dell’effetto dato bloccando il polso.
Dal momento che sarebbe piuttosto complicato far entrare un frisbee in una buca di standard, i bersagli sono costituiti da delle strutture del tutto simili ai dei lampadari vintage rovesciati, con tanto di catene fetish, pronti ad esplodere in fuochi artificiali per accogliere il disco.
Il divertimento è assicurato.

Due Bocce!

Se non avete nessuna intenzione di aspettare di avere nella bocca una dentiera traballante e un bel pannolone sotto i jeans calibrati per giocare a bocce con gli amici, Sports Champions vi da la possibilità di allenarvi per farvi trovare preparati per il futuro. Per i pochissimi che non conoscano tale antica disciplina, la cui origine risale secondo gli archeologi all’antico Egitto (da qua le mummie che abitualmente giocano), i giocatori hanno come obiettivo quello di avvicinarsi ad un pallino lanciando o facendo scorrere le proprie bocce. Vince chi si avvicina di più, totalizzando tanti punti quante sono le bocce più vicine al pallino, fino a un massimo di 5; a tirare è sempre il giocatore con la boccia più lontana dal pallino, fino a che non ha esaurito i “colpi” a sua disposizione. La modalità single player si struttura in vari livelli, rappresentati da avversari e percorsi dalla difficoltà crescente: per avere un’idea del campo da gioco, basti pensare alle buche tipiche del minigolf. Fino a quattro giocatori, suddivisi in due squadre, possono sfidarsi a colpi di bocce: peccato, purtroppo, che non sia stata prevista la possibilità che tre o quattro giocatori possano sfidarsi in una modalità “tutti contro tutti” che, sicuramente, avrebbe aumentato esponenzialmente il divertimento. Anche in questi frangenti, il Move si comporta in modo egregio, rispondendo in modo rapido e preciso agli impulsi di movimento, sia nelle fasi in cui occorre spostare il giocatore e prendere la mira, sia nelle situazioni di tiro.

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Beach Volley

Passiamo ad uno sport estivo molto conosciuto, quello del Beach Volley. E introduciamo così anche un nuovo discorso: quello dell’utilizzo di ben due Move come controller. In questa disciplina come nelle altre due successive, per godersi appieno l’esperienza e per assicurarsi la massima precisione si consiglia fortemente l’utilizzo non di un Move solamente, che comunque permetterebbe lo stesso di divertirsi, ma di un paio di essi. D’altronde il beach volley è sempre stato uno sport in cui utilizzare entrambe le mani, al contrario dei tre precedentemente descritti.
Comunque adesso passiamo al gameplay. Giocare risulta particolarmente intuitivo anche in questo caso, visto che per giocare bisogna mimare tutte le azioni che si compirebbero in una vera partita. Il personaggio verrà mosso sul campo automaticamente dalla PS3, che sceglierà gli spostamenti più intelligenti e realistici, mentre il giocatore dovrà occuparsi di controllare appunto il movimento delle braccia. Ecco così che, tenendole basse, si potrà fare un bagher, alzandole in aria si passerà la palla al compagno di squadra, e nei momenti di tiro si potranno fare schiacciate, muri e salvataggi improvvisati. Il tutto avverrà in maniera quasi spontanea, e senza quasi rendersene conto si saranno apprese tutte le mosse necessarie per poter sconfiggere qualsiasi avversario.
Inoltre i campi di gioco sono davvero ben riprodotti e particolarmente suggestivi, e non fanno che aumentare l’immedesimazione del giocatore.
Gli unici due difetti da segnalare sono una non sempre perfetta precisione nel rilevare la direzione verso cui si tira la palla, cosa comunque abbastanza sporadica, e in linea generale la necessità di avere più spazio in cui giocare, visto che per fare bene i movimenti non bisogna avere nelle vicinanze oggetti o persone.

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Tiro con l’arco

Tra tutti, il Tiro con l’arco è forse lo sport che riesce a far immedesimare meglio di tutti il giocatore, complice un sistema di controllo che rasenta la perfezione. Infatti, sebbene si possa giocare questa disciplina con un unico Move, anche in questo caso l’utilizzo di due è caldamente consigliato, visto che rende l’esperienza davvero realistica.
Il giocatore dovrà partecipare a varie competizioni contro un avversario gestito da una buona I.A., e dovrà colpire più bersagli in meno tempo possibile, cercando di scoccare i colpi con maggior precisione possibile. L’utilizzo del primo dei due Move viene relegato all’azione dell’estrarre la freccia dalla faretra sulla vostra schiena, per poi affiancarla all’altra mano – che, utilizzando il secondo Move, vi farà avere il completo controllo dell’arco – e tenderla. Si dovrà poi mirare verso i bersagli presenti, fissi o mobili che siano, e far partire il colpo.
Il tutto avviene con una naturalezza incredibile, e già dopo pochi colpi scoccare le frecce vi sembrerà un’azione immediata. Ciò che invece si fa sentire è la stanchezza per i meno avvezzi a questo tipo di giochi, visto che tenere il braccio teso alla lunga si rivelerà un po’ pesante, specialmente agli inizi.
Per tutto il resto, non ci sono critiche particolari, visto che le sfide, inizialmente semplici, diventano mano a mano sempre più complicate e articolate.

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Duello dei Gladiatori

L’ultima disciplina che analizziamo è quella anche più articolata, ovvero il Duello dei Gladiatori. In questo sport l’obiettivo del giocatore è quello di lottare contro un altro avversario a suo di colpi all’arma bianca e parate tramite scudo. Insomma, un concentrato d’azione e, talvolta, adrenalina. Anche in questo caso i due Move sono consigliati, visto che a quello aggiuntivo viene assegnato il movimento dello scudo, la cui gestione diventa basilare negli scontri più avanzati.
Una volta scelto il proprio alter-ego, si verrà catapultati in una delle tante arene presenti, e il titolo si trasformerà in una sorta di picchiaduro. La telecamera inquadrerà il personaggio alle spalle, e il vostro compito sarà quello di colpire l’avversario sconfiggendolo nel minor tempo possibile. Muovendo quindi la mano che stringe l’arma, si potranno infliggere colpi più o meno potenti, portare a segno affondi e compiere parate improvvisate. Con l’eventuale secondo Move, quello con cui si controlla lo scudo, bisognerà perlopiù parare i fendenti rivali, nel tentativo di non fa abbassare la propria barra della vita in maniera vistosa. Il movimento del personaggio è in parte gestito dalla PS3, che tenderà a farlo avvicinare all’avversario permettendovi di colpirlo, in parte dal giocatore, che con dei semplici comandi potrà farlo spostare a destra, sinistra o fargli fare un salto all’indietro.
Anche questo sport necessita di un bel po’ di spazio libero attorno a chi gioca, visto che alcuni colpi richiedono grandi movimenti delle braccia.
Sebbene da un punto di vista tecnico il Beach Volley risulti un attimo più articolato, nelle fasi avanzate il Duello dei Gladiatori risulterà in linea generale più difficile, visto che colpire gli avversari nei match finali sarà un’impresa che necessiterà pazienza e abilità.
Inoltre da segnalare la risposta dei Move molto precisa, anche se nelle situazioni più caotiche gestire perfettamente il proprio personaggio risulta arduo, e si potrebbero assestare colpi non voluti.
In ogni caso, questo sport rimane molto coinvolgente e ben strutturato e tra colpi speciali, mosse aggiuntive e regole secondarie di cui tener conto, nonché un equipaggiamento sostituibile, c’è di che divertirsi.

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Sei sport, un solo campione!

L’esperienza di gioco in linea generale è di buon livello. La cura riposta nella grafica, dettagliata negli ambienti di gioco e scanzonata e vagamente comica per quanto riguarda i personaggi, è di buon livello, così come lo è il comparto sonoro curato, ricco di effetti realistici. La stessa longevità, nonostante soffra della mancanza di qualsivoglia modalità online – sono presenti solo le immancabili classifiche -, gode di tantissime sfide per ogni disciplina, che vi terranno impegnati per numerose ore. Se a ciò si aggiungono le modalità multiplayer offline, da affrontare invitando a casa qualche amico, il tempo che spenderete sopra questo titolo aumenterà notevolmente.
Anche l’utilizzo dei Move risulta sempre ben studiato e intelligente, capace di rendere ogni azione particolarmente intuitiva e, con un po’ di esperienza, anche semplice. Nonostante ciò il gameplay è in grado di mettere alla prova le vostre abilità con sfide sempre più complesse, che richiederanno certamente una dose di impegno.
Le critiche che possono essere mosse a Sports Champions invece sono altre. La prima è la presenza di soli sei sport. Sebbene questi siano stati ben realizzati, avremmo gradito qualche disciplina in più in cui cimentarci – magari qualcuna legata, perché no, a qualche sport invernale.
Inoltre avremmo gradito un sistema di calibratura del Move meno invasivo, visto che all’inizio di ogni partita di ogni attività chiede di posizionare il controller in determinati modi, al fine di rilevare meglio i movimenti del giocatore. Nonostante tutto ciò richieda una manciata di secondi, si sarebbe potuta studiare qualche alternativa migliore.

Sports Champions rimane un titolo piacevole sia da soli che, a maggior motivo, in compagnia, capace di portarvi via parecchie ore, specialmente se si utilizzano due Move nelle discipline in cui sono consigliati.
Insomma, risulta per adesso sicuramente il titolo che supporta meglio la nuova periferica di movimento targata Sony, e svolge il suo compito, quello di divertire, in maniera soddisfacente.
In attesa, ovviamente, di titoli più impegnativi, e magari adatti anche ad un pubblico più hardcore.