Recensione Recensione di Resistance 2
Recensione di Resistance 2 di Console Tribe
di: RedazioneResistance: Fall of Man fu uno dei primi titoli disponibili in esclusiva su Playstation 3 e, all’epoca, si rivelò una gradita sorpresa dimostrandosi uno sparatutto dalla struttura solida e dal gameplay divertente, pur senza apportare sostanziali innovazioni nel genere. A quasi due anni dal loro debutto sulla nuova console Sony, i ragazzi di Insomniac Games, tornano alla ribalta, carichi di entusiasmo e di una rinnovata maturità, derivante dall’encomiabile impegno nello sviluppare titoli in esclusiva su PS3.
L’ultima speranza dell’umanità
Resistance 2 ci racconta le vicende del sergente Nathan Hale, unico sopravvissuto dei 12.000 soldati inviati dagli Stati Uniti a supporto dell’Inghilterra, tenuta sotto scacco dalle agguerrite armate Chimera. Hale, ormai pesantemente contagiato dal virus, viene rimpatriato ed assegnato ad un corpo speciale, le sentinelle (soldati che, come lui, sono stati infettati ma non hanno subito nessun tipo di mutazione), per fronteggiare il nuovo, spaventoso attacco che i Chimera stanno sferrando contro gli Stati Uniti. L’umanità è sull’orlo dello sterminio totale, il Governo esorta i suoi soldati a compiere l’ultimo sacrificio per tentare di salvare l’umanità dalla più grande catastrofe che il mondo abbia mai visto. La trama, che trova il suo sviluppo esattamente a due anni di distanza dagli eventi del primo Resistance, si dimostra sin da subito solida e raccontata finalmente attraverso dei filmati realizzati con il motore di gioco che coinvolgono maggiormente il giocatore rispetto agli sparuti fotogrammi che narravano miseramente gli eventi nel primo capitolo. Tuttavia più volte si ha la sensazione che manchi qualcosa alla sceneggiatura, forse una regia più ispirata, una voce fuori campo. Dialoghi più elaborati avrebbero giovato notevolmente allo sviluppo della storyline che, purtroppo, dà l’idea di un grande potenziale gestito in maniera un po’ superficiale.
La guerra continua
Fin dalle prime battute si respira un’aria diversa rispetto al passato: gli scenari nettamente più ampi, il ritmo ancora più incalzante e l’enorme numero di nemici da affrontare rendono l’azione epica ed ancora più divertente. Il solido gameplay del primo capitolo è stato leggermente affinato ed il favoloso arsenale a nostra disposizione è ora arricchito di nuove diavolerie in grado di fare strage di Chimera. Un’interessante novità è rappresentata dalla limitazione dell’inventario: infatti, potremo portare con noi soltanto due armi per volta. Questa scelta, oltre ad aumentare il realismo degli scontri, ci costringe a fare accurate scelte per affrontare ogni battaglia equipaggiando di volta in volta l’arma più vantaggiosa da usare. Dicevamo prima che i ragazzi di Insomniac si sono impegnati per rimpinguare il già vastissimo arsenale del precedente capitolo: oltre ai classici del brand quali la carabina d’assalto, il fucile al plasma Auger (dotato di proiettili in grado di trapassare qualsiasi superficie) ed il malefico fucile Bullseye (in grado di sparare gli ormai famosi proiettili traccianti) questo Resistance 2 ci mette a disposizione nuovissimi ed efficaci strumenti di morte. Tra le novità possiamo citare un potentissimo cannone al plasma, una Magnum armata di proiettili con detonazione a distanza, un devastante lanciagranate, la nuova versione del Bullseye, il Bullseye Mark II (già sbloccabile nel primo episodio) e per concludere il Wraith, una classica minigun in grado di fornire una grandissima potenza di fuoco e al contempo darci una buona copertura attraverso uno scudo particellare. Non mancheranno inoltre il classico fucile da cecchino e le varie granate (tra cui ricordiamo la devastante granata riccio).
Analizzato l’arsenale possiamo parlare dei nostri antagonisti, i terrificanti Chimera. Questa volta i nemici giungeranno in massa, accerchiandoci da ogni lato e soffocandoci sotto un’incessante pioggia di fuoco. L’intelligenza artificiale dei Chimera si dimostra ancora una volta molto sviluppata: essi attaccheranno furiosamente da ogni lato stanandoci dalle coperture utilizzando le granate, e allo stesso tempo si metteranno al riparo dalle nostre pallottole. Purtroppo non si può dire lo stesso dei nostri compagni, l’I.A. di questi ultimi si dimostra approssimativa, costringendoci il più delle volte a risolvere in solitaria le situazioni più spinose. Se da grandi poteri derivano grandi responsabilità, grandi arsenali implicano nuove ed agguerriti mostri da affrontare. In Resistance 2, infatti, ci troveremo ad affrontare non solo i semplici soldati ma anche i loro comandanti, ovvero esseri molto più imponenti e dotati di armi a dir poco devastanti come mitragliatori gatling, scudi particellari e lanciamissili. Affrontare i comandanti Chimera sarà un’impresa tutt’altro che semplice e richiederà un attento studio del nemico, dell’ambiente circostante e buona parte della vostra scorta di munizioni. A questi si aggiungono gli esseri acquatici come gli enormi Cracken e le furie, sempre pronte a farvi a brandelli non appena metterete piede in acqua. Infine i camaleonti, Chimera in grado di rendersi invisibili e di farvi a pezzi con un solo attacco, questi esseri saranno sempre in agguato e poiché sarà difficilissimo individuarli dovrete far affidamento unicamente al vostro udito ed al vostro istinto. Non mancheranno poi delle agguerrite quanto spettacolari boss fight contro creature enormi che renderanno davvero epiche alcune sequenze di gioco.
Se si può muovere una critica ad un gameplay, per certi aspetti perfetto, si potrebbe contestare l’assoluta linearità, tuttavia abilmente mascherata da un ritmo a tratti forsennato e da una piacevole varietà di situazioni di gioco.
Riguardo il grado di difficoltà possiamo tranquillamente dire che si attesta su ottimi standard, mantenendo il livello di sfida adeguato ad un titolo del genere. A livello normale la campagna single player vi terrà impegnati per circa 12 ore, longevità più che soddisfacente per un FPS odierno, vista anche la presenza di una massiccia modalità online.
L’inferno online… o il paradiso?
Una volta portata a termine la campagna in single player (affrontabile anche con un compagno in split screen) potrete gettarvi nelle diaboliche sfide online che hanno tutta l’aria di infernali gironi danteschi. Come ben saprete, infatti, il titolo permette a 60 giocatori di affrontarsi contemporaneamente, il che rende l’azione frenetica ed adrenalinica. Le modalità a nostra disposizione vanno dal classico deathmatch (con annessa versione a squadre), al Core Control (variante del Capture the Flag) all’inedita modalità Skirmish che vede i giocatori suddivisi in gruppi di cinque ai quali, durante lo scontro, verranno assegnati dinamicamente degli obiettivi da portare a termine per accumulare punti. Quest’ultima modalità si è dimostrata veramente interessante e ben realizzata, variando ulteriormente la sensazionale esperienza che il comparto multiplayer riesce a regalarci.
La modalità cooperativa per otto giocatori ricorda molto da vicino l’ormai strafamosa modalità “Orda” apprezzata in Gears of War 2: essa vedrà appunto otto partecipanti affrontare numerosissime armate Chimera ma ricevendo al contempo degli speciali obiettivi da completare per accumulare punti. Come nello scorso capitolo è possibile accrescere la propria reputazione in base al rendimento sul campo di battaglia; incrementando i punti esperienza avremo anche modo di sbloccare nuove armi e potenziamenti. Un’interessante novità è data inoltre dalla modalità “berserk” che si sbloccherà dopo un certo numero di frags realizzate e ci permetterà di avere un’abilità speciale come ad esempio subire meno danni oppure incrementare quelli inflitti ai nostri avversari.
Purtroppo risulta assente la possibilità di giocare la campagna principale in cooperativa online, ma è una scelta comprensibile vista la quantità e la qualità delle suddette modalità multiplayer. Le partite sono praticamente esenti da lag permettendo di far prevalere l’abilità del giocatore piuttosto che favorire chi ha una buona connessione.
Possiamo quindi dire che il comparto multiplayer di Resistance 2 setta dei nuovi standard per il gioco online, andandolo a rivoluzionare sotto tutti i punti di vista; i ragazzi di Insomniac hanno fatto centro fornendo il titolo di un servizio online tra i migliori mai realizzati.
Lo stile Chimera
Graficamente Resistance 2 si dimostra abbastanza valido. L’impatto generale è gradevole ed alcuni scenari godono di un feeling unico; la vista di San Francisco avvolta dalle fiamme e dal rossore del tramonto è letteralmente mozzafiato. La ricostruzione delle più grandi metropoli americane, come Chicago, in chiave post apocalittica è veramente di alto livello, anche grazie a scelte cromatiche studiate ad arte e ad un sistema di illuminazione davvero ben realizzato. Tuttavia, sebbene si sia fatto un grande passo in avanti rispetto al primo capitolo a volte ci si imbatte in texture poco convincenti ed in effetti grafici francamente migliorabili, tra questi le fiamme e le pozze di sangue (queste ultime veramente orrende) che purtroppo stonano con la qualità generale del titolo. Ottima invece la resa dell’acqua, mentre si poteva fare qualcosa di più riguardo l’interazione con lo scenario. Anche la fisica ha subito un netto miglioramento: i corpi dei Chimera rispondono in maniera più realistica quando vengono colpiti dalle nostre raffiche di proiettili e le esplosioni scaraventeranno in aria oggetti e nemici in modo molto più credibile. I personaggi godono di un buon livello di dettaglio e sono mossi da animazioni più che convincenti.
Gli effetti audio si rivelano soddisfacenti, grazie a un’ottima resa del sonoro che accompagna l’uso delle armi e dei rumori provenienti dell’ambiente (soprattutto nelle sessioni in campo aperto). Buono anche il doppiaggio seppur in alcune sequenze appaia leggermente poco ispirato. La soundrack che accompagna le nostre gesta è di buona fattura e non si rivelerà mai fuori luogo, sottolineando sempre con la giusta enfasi le varie fasi delle missioni.
Il verdetto finale
Resistance 2 si è rivelato in definitiva un ottimo titolo, pur mancando l’appuntamento col capolavoro assoluto che tutti i fan del primo episodio invece attendevano. E’ palese come gli sviluppatori si siano impegnati per offrire una campagna single player ancora più avvincente ed una storia più complessa ed elaborata, ma purtroppo narrata ancora una volta con poca convinzione. La resa tecnica del titolo è di assoluto livello ma resta ancora minata da alcune piccole imperfezioni che gli impediscono di raggiungere la perfezione. Tuttavia non si può negare la bellezza di alcune ambientazioni e la riproposizione di un gameplay che fa dell’immediatezza e della semplicità il suo punto di forza, rendendo il gioco solido e divertente. La nota di merito va ovviamente allo strabiliante comparto multiplayer che segna un’autentica svolta (sia in termini di qualità che quantità) nell’ambito del gioco online per console. Se avete apprezzato il primo Resistance non potete lasciarvi scappare questo sequel che saprà regalarvi un’esperienza completa sia in single che in multiplayer. Per tutti coloro che si sono persi il primo capitolo il nostro consiglio è di recuperarlo in fretta (visto anche il prezzo budget) per poi dedicarsi a quest’affascinante seguito, rivelatosi un’ottima esclusiva per la console Sony e sicuramente un acquisto obbligato per tutti i suoi possessori.
L’ultima speranza dell’umanità
Resistance 2 ci racconta le vicende del sergente Nathan Hale, unico sopravvissuto dei 12.000 soldati inviati dagli Stati Uniti a supporto dell’Inghilterra, tenuta sotto scacco dalle agguerrite armate Chimera. Hale, ormai pesantemente contagiato dal virus, viene rimpatriato ed assegnato ad un corpo speciale, le sentinelle (soldati che, come lui, sono stati infettati ma non hanno subito nessun tipo di mutazione), per fronteggiare il nuovo, spaventoso attacco che i Chimera stanno sferrando contro gli Stati Uniti. L’umanità è sull’orlo dello sterminio totale, il Governo esorta i suoi soldati a compiere l’ultimo sacrificio per tentare di salvare l’umanità dalla più grande catastrofe che il mondo abbia mai visto. La trama, che trova il suo sviluppo esattamente a due anni di distanza dagli eventi del primo Resistance, si dimostra sin da subito solida e raccontata finalmente attraverso dei filmati realizzati con il motore di gioco che coinvolgono maggiormente il giocatore rispetto agli sparuti fotogrammi che narravano miseramente gli eventi nel primo capitolo. Tuttavia più volte si ha la sensazione che manchi qualcosa alla sceneggiatura, forse una regia più ispirata, una voce fuori campo. Dialoghi più elaborati avrebbero giovato notevolmente allo sviluppo della storyline che, purtroppo, dà l’idea di un grande potenziale gestito in maniera un po’ superficiale.
La guerra continua
Fin dalle prime battute si respira un’aria diversa rispetto al passato: gli scenari nettamente più ampi, il ritmo ancora più incalzante e l’enorme numero di nemici da affrontare rendono l’azione epica ed ancora più divertente. Il solido gameplay del primo capitolo è stato leggermente affinato ed il favoloso arsenale a nostra disposizione è ora arricchito di nuove diavolerie in grado di fare strage di Chimera. Un’interessante novità è rappresentata dalla limitazione dell’inventario: infatti, potremo portare con noi soltanto due armi per volta. Questa scelta, oltre ad aumentare il realismo degli scontri, ci costringe a fare accurate scelte per affrontare ogni battaglia equipaggiando di volta in volta l’arma più vantaggiosa da usare. Dicevamo prima che i ragazzi di Insomniac si sono impegnati per rimpinguare il già vastissimo arsenale del precedente capitolo: oltre ai classici del brand quali la carabina d’assalto, il fucile al plasma Auger (dotato di proiettili in grado di trapassare qualsiasi superficie) ed il malefico fucile Bullseye (in grado di sparare gli ormai famosi proiettili traccianti) questo Resistance 2 ci mette a disposizione nuovissimi ed efficaci strumenti di morte. Tra le novità possiamo citare un potentissimo cannone al plasma, una Magnum armata di proiettili con detonazione a distanza, un devastante lanciagranate, la nuova versione del Bullseye, il Bullseye Mark II (già sbloccabile nel primo episodio) e per concludere il Wraith, una classica minigun in grado di fornire una grandissima potenza di fuoco e al contempo darci una buona copertura attraverso uno scudo particellare. Non mancheranno inoltre il classico fucile da cecchino e le varie granate (tra cui ricordiamo la devastante granata riccio).
Analizzato l’arsenale possiamo parlare dei nostri antagonisti, i terrificanti Chimera. Questa volta i nemici giungeranno in massa, accerchiandoci da ogni lato e soffocandoci sotto un’incessante pioggia di fuoco. L’intelligenza artificiale dei Chimera si dimostra ancora una volta molto sviluppata: essi attaccheranno furiosamente da ogni lato stanandoci dalle coperture utilizzando le granate, e allo stesso tempo si metteranno al riparo dalle nostre pallottole. Purtroppo non si può dire lo stesso dei nostri compagni, l’I.A. di questi ultimi si dimostra approssimativa, costringendoci il più delle volte a risolvere in solitaria le situazioni più spinose. Se da grandi poteri derivano grandi responsabilità, grandi arsenali implicano nuove ed agguerriti mostri da affrontare. In Resistance 2, infatti, ci troveremo ad affrontare non solo i semplici soldati ma anche i loro comandanti, ovvero esseri molto più imponenti e dotati di armi a dir poco devastanti come mitragliatori gatling, scudi particellari e lanciamissili. Affrontare i comandanti Chimera sarà un’impresa tutt’altro che semplice e richiederà un attento studio del nemico, dell’ambiente circostante e buona parte della vostra scorta di munizioni. A questi si aggiungono gli esseri acquatici come gli enormi Cracken e le furie, sempre pronte a farvi a brandelli non appena metterete piede in acqua. Infine i camaleonti, Chimera in grado di rendersi invisibili e di farvi a pezzi con un solo attacco, questi esseri saranno sempre in agguato e poiché sarà difficilissimo individuarli dovrete far affidamento unicamente al vostro udito ed al vostro istinto. Non mancheranno poi delle agguerrite quanto spettacolari boss fight contro creature enormi che renderanno davvero epiche alcune sequenze di gioco.
Se si può muovere una critica ad un gameplay, per certi aspetti perfetto, si potrebbe contestare l’assoluta linearità, tuttavia abilmente mascherata da un ritmo a tratti forsennato e da una piacevole varietà di situazioni di gioco.
Riguardo il grado di difficoltà possiamo tranquillamente dire che si attesta su ottimi standard, mantenendo il livello di sfida adeguato ad un titolo del genere. A livello normale la campagna single player vi terrà impegnati per circa 12 ore, longevità più che soddisfacente per un FPS odierno, vista anche la presenza di una massiccia modalità online.
L’inferno online… o il paradiso?
Una volta portata a termine la campagna in single player (affrontabile anche con un compagno in split screen) potrete gettarvi nelle diaboliche sfide online che hanno tutta l’aria di infernali gironi danteschi. Come ben saprete, infatti, il titolo permette a 60 giocatori di affrontarsi contemporaneamente, il che rende l’azione frenetica ed adrenalinica. Le modalità a nostra disposizione vanno dal classico deathmatch (con annessa versione a squadre), al Core Control (variante del Capture the Flag) all’inedita modalità Skirmish che vede i giocatori suddivisi in gruppi di cinque ai quali, durante lo scontro, verranno assegnati dinamicamente degli obiettivi da portare a termine per accumulare punti. Quest’ultima modalità si è dimostrata veramente interessante e ben realizzata, variando ulteriormente la sensazionale esperienza che il comparto multiplayer riesce a regalarci.
La modalità cooperativa per otto giocatori ricorda molto da vicino l’ormai strafamosa modalità “Orda” apprezzata in Gears of War 2: essa vedrà appunto otto partecipanti affrontare numerosissime armate Chimera ma ricevendo al contempo degli speciali obiettivi da completare per accumulare punti. Come nello scorso capitolo è possibile accrescere la propria reputazione in base al rendimento sul campo di battaglia; incrementando i punti esperienza avremo anche modo di sbloccare nuove armi e potenziamenti. Un’interessante novità è data inoltre dalla modalità “berserk” che si sbloccherà dopo un certo numero di frags realizzate e ci permetterà di avere un’abilità speciale come ad esempio subire meno danni oppure incrementare quelli inflitti ai nostri avversari.
Purtroppo risulta assente la possibilità di giocare la campagna principale in cooperativa online, ma è una scelta comprensibile vista la quantità e la qualità delle suddette modalità multiplayer. Le partite sono praticamente esenti da lag permettendo di far prevalere l’abilità del giocatore piuttosto che favorire chi ha una buona connessione.
Possiamo quindi dire che il comparto multiplayer di Resistance 2 setta dei nuovi standard per il gioco online, andandolo a rivoluzionare sotto tutti i punti di vista; i ragazzi di Insomniac hanno fatto centro fornendo il titolo di un servizio online tra i migliori mai realizzati.
Lo stile Chimera
Graficamente Resistance 2 si dimostra abbastanza valido. L’impatto generale è gradevole ed alcuni scenari godono di un feeling unico; la vista di San Francisco avvolta dalle fiamme e dal rossore del tramonto è letteralmente mozzafiato. La ricostruzione delle più grandi metropoli americane, come Chicago, in chiave post apocalittica è veramente di alto livello, anche grazie a scelte cromatiche studiate ad arte e ad un sistema di illuminazione davvero ben realizzato. Tuttavia, sebbene si sia fatto un grande passo in avanti rispetto al primo capitolo a volte ci si imbatte in texture poco convincenti ed in effetti grafici francamente migliorabili, tra questi le fiamme e le pozze di sangue (queste ultime veramente orrende) che purtroppo stonano con la qualità generale del titolo. Ottima invece la resa dell’acqua, mentre si poteva fare qualcosa di più riguardo l’interazione con lo scenario. Anche la fisica ha subito un netto miglioramento: i corpi dei Chimera rispondono in maniera più realistica quando vengono colpiti dalle nostre raffiche di proiettili e le esplosioni scaraventeranno in aria oggetti e nemici in modo molto più credibile. I personaggi godono di un buon livello di dettaglio e sono mossi da animazioni più che convincenti.
Gli effetti audio si rivelano soddisfacenti, grazie a un’ottima resa del sonoro che accompagna l’uso delle armi e dei rumori provenienti dell’ambiente (soprattutto nelle sessioni in campo aperto). Buono anche il doppiaggio seppur in alcune sequenze appaia leggermente poco ispirato. La soundrack che accompagna le nostre gesta è di buona fattura e non si rivelerà mai fuori luogo, sottolineando sempre con la giusta enfasi le varie fasi delle missioni.
Il verdetto finale
Resistance 2 si è rivelato in definitiva un ottimo titolo, pur mancando l’appuntamento col capolavoro assoluto che tutti i fan del primo episodio invece attendevano. E’ palese come gli sviluppatori si siano impegnati per offrire una campagna single player ancora più avvincente ed una storia più complessa ed elaborata, ma purtroppo narrata ancora una volta con poca convinzione. La resa tecnica del titolo è di assoluto livello ma resta ancora minata da alcune piccole imperfezioni che gli impediscono di raggiungere la perfezione. Tuttavia non si può negare la bellezza di alcune ambientazioni e la riproposizione di un gameplay che fa dell’immediatezza e della semplicità il suo punto di forza, rendendo il gioco solido e divertente. La nota di merito va ovviamente allo strabiliante comparto multiplayer che segna un’autentica svolta (sia in termini di qualità che quantità) nell’ambito del gioco online per console. Se avete apprezzato il primo Resistance non potete lasciarvi scappare questo sequel che saprà regalarvi un’esperienza completa sia in single che in multiplayer. Per tutti coloro che si sono persi il primo capitolo il nostro consiglio è di recuperarlo in fretta (visto anche il prezzo budget) per poi dedicarsi a quest’affascinante seguito, rivelatosi un’ottima esclusiva per la console Sony e sicuramente un acquisto obbligato per tutti i suoi possessori.