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Recensione di Lemmings

Recensione di Lemmings di Console Tribe

di: Redazione

Dalla sua nascita il PSN è stato sempre luogo atto ad intrattenerci nell’attesa dei titoloni, utilizzato per reperire informazioni, demo e video di giochi attesi.
Fermarsi a questa definizione sarebbe però alquanto riduttivo e, nonostante lo store Europeo sia di gran lunga il più trascurato, su di esso possiamo ritrovare titoli innovativi e classici che hanno fatto la storia dei videogames riproposti in chiave nextgen con grafica accattivante e altissima giocabilità. Uno di questi trova le sue radici in un must have di ben 15 anni fa: i Lemmings.
Un gioco che a molti potrebbe sembrare banale, stupido e infantile ma che in realtà è tutt’altro, vista la sua capacità di collezionare negli anni un gran numero di remake e rivisitazioni sulle più disparate piattaforme.
Il motivo che rende questo titolo così sfruttato e ciclicamente riproposto è l’impensata assuefazione che è in grado di dare a giocatori di tutte le età.


Crudele e inflessibile! Il vostro ego resisterà?

Sfatiamo il mito che vede giochi coloriti e pacioccosi etichettati come “Titoli da mocciosi”, tutt’altro: campioni di FPS, maghi del volante, nerdizzatori dell’exp, Lemmings potrebbe mettervi in ginocchio e costringervi a dichiararvi sconfitti.
La trama è piuttosto semplice: dovrete aiutare degli stupidi (nel vero senso della parola) esserini a raggiungere l’uscita di ogni livello attraversando le più impensabili difficoltà e trappole.
Questi roditori da soli non faranno altro che andare avanti, sarete quindi voi a dovergli impartire ordini come scavare, scalare, fermarsi e addirittura saltare per aria! Ordini il cui utilizzo sarà sottomesso alla raccolta di particolari power up che vi permetteranno di usare un numero limitato di volte le abilità sopracitate.


Occhi di falco?

Il gioco è ben strutturato e se nei primi livelli (una sorta di tutorial) vi basterà uno sguardo all’ambiente per capire che percorso far fare ai simpatici esserini, col passare del tempo arriverete a farvi fumare le meningi per capire cosa fare e dove avete sbagliato. Il numero di Lemmings da portare a destinazione varia da poche unità a decine e decine ma non sempre sarà fondamentale trarre tutti in salvo per completare il livello anzi, spesso si riterrà necessario sacrificare parte di essi per conseguire l’ambita meta. Infatti un altro parametro da tener presente per conseguire il successo è il numero minimo di vite che dovrete salvare per quel determinato livello, se non raggiungerete la soglia minima vuol dire che avrete mietuto troppe vittime e sarete costretti a ritentare.


AA, Blur, Texture? Ma per favore!

Graficamente il titolo vanta una cura realizzativa ottima se confrontato con le versioni precedenti, tuttavia non aspettatevi animazioni 3D spettacolari, effetti di luce e dettagli da urlo semplicemente perché il titolo non lo richiede. La grafica cartoon è più una scelta che una costrizione e la sua forza risiede in una pulizia e una semplicità disarmanti che, unite alla vivacità dei colori rendono Lemmings un titolo graficamente eccelso per gli obbiettivi che si prefigge.
La rivisitazione per PS3 ha inoltre introdotto diverse migliorie soprattutto per quel che riguarda le animazioni dei teneri esserini che adesso vi guarderanno con varie espressioni a seconda del momento.
Lo stesso purtroppo non si può dire del comparto audio, sia le musiche che gli effetti sono buoni , ma alla lunga diventeranno snervanti e vi agiteranno (come la terribile musichetta di tetris) diventando spesso un fastidio , tanto che sarete portati a giocare spegnendo l’audio.


No keyboard no party

Se pensate che mouse e tastiera siano prerogativa solo del mondo FPS vi sbagliate! Sebbene Lemmings sia ben lontano da uno sparatutto in prima persona, condivide con questi le problematiche legate a un sistema di controllo via joypad.
La velocità di gioco è troppo elevata per essere giocabile su console, comandare con le levette il puntatore e dover fare avanti e indietro tra le opzioni e i Lemmings è molto difficile e a tratti frustrante. Non si tratta di un problema insormontabile, con la pratica riuscirete tranquillamente ma sarete costretti spesso a pianificare il da farsi in 2 o 3 tentativi prima di riuscire a mettere in pratica la vostra strategia.

Please, un giorno da 36 ore

40 livelli e vari gradi di difficoltà rendono questo lemmings longevo e adatto a svariati tipi di utenza. Vi ritroverete volentieri col pad in mano per rigiocarlo più volte senza traccia di noia e vi stupirete quando finalmente porterete a termine quella missione che avevate giudicato impossibile. Se da provetti giocatori divorerete i primi livelli aspettatevi invece anche più di un’ora a livello per i successivi, avere una moglie che vi aspetta in questo caso non gioca a vostro favore: “Vietato demordere!”.
Su questa ottima longevità non peserà affatto la mancanza di una modalità online (apparte una classifica)che fra l’altro essendo Lemmings un titolo prettamente singleplayer, sarebbe stata anche di difficile ideazione.


Economico e divertente

In conclusione un gioco che piacerà a tutti coloro che hanno visto e toccato l’originale versione e un must per chi ha voglia di passare un po’ di tempo ridendo con le disavventure dei piccoli Lemmings. Un gioco caldamente consigliato a tutti anche per il rapporto qualità/prezzo visto che quasi mai troverete un gioco così completo nel suo insieme a soli 4 euro e 99, inoltre se siete dei maniaci omicidi potrete sempre dare l’ordine a tutti i lemmings di autodistruggersi e gioire di fronte alla miriade di esplosioni consecutive che devasteranno il livello mettendo fine ai supllichevoli sguardi dei pacioccosi esserini.
Attenzione però a considerarlo un gioco per i propri piccoli, Lemmings ha una difficoltà che cresce esponenzialmente e necessita di ragionamento e prontezza. Prendendo questo titolo con l’intento di affidarlo ai pargoli rischiereste di deluderli dopo poco, in compenso molto probabilmente ci giochereste voi.

Pro

  • Grafica pulita e semplice
  • Elevato livello di sfida
  • Rigiocabilità infinita

Contro

  • Sonoro ripetitivo
  • Utilizzo con controller difficoltoso