Recensione Ratchet & Clank Trilogy
Ratchet & Clank Trilogy, la conversione per PS Vita dei primi tre episodi della serie sviluppata da Insomniac Games e pubblicati originariamente su PlayStation 2, probabilmente, non è che l'ultima di una lunga serie di riedizioni HD
di: Luca "RukaManni" ManniQuando venne presentata alla stampa il 27 gennaio del 2011 con il nome in codice di NGP (Next Generation portable) PSVita sembrava avere tutte le carte in regola per collocarsi nell’olimpo delle console portatili. Un hardware di tutto rispetto, un design accattivante e un schermo OLED ad alta definizione, però, non sembrano essere stati sufficienti a farle raggiungere la vetta del mercato, complice un parco titoli estremamente povero che la stessa Sony sembra non aver più intenzione di alimentare al di fuori del suolo nipponico. Su questo il CEO di Sony, Andrew House, è stato estremamente chiaro: se PSVita può essere usata in remote play per giocare in qualsiasi momento ai titoli PS4, che senso ha svilupparne appositamente di nuovi?
Un ragionamento giustificabile, appunto, soltanto a fronte delle scarse vendite della console sul suolo occidentale che, come era prevedibile, non hanno incentivato nemmeno le terze parti a lavorarci sopra. Eppure Sony sembra aver trovato un buon compromesso per rimpolpare, a costi contenuti, il parco titoli della sua console portatile attraverso le riedizioni HD dei suoi classici di successo, anche se non sempre con buoni risultati (God Of War docet).
E Ratchet & Clank Trilogy, la conversione per PS Vita dei primi tre episodi della serie sviluppata da Insomniac Games e pubblicati originariamente su PlayStation 2, probabilmente, non è che l’ultima di una lunga serie.
Tre al prezzo di uno
La serie di Ratchet & Clank è sicuramente rimasta nell’immaginario dei molti giocatori nati e cresciuti durante la precedente generazione.
Insomniac Games, infatti, fin dal primo episodio, datato 2002, ha saputo combinare sapientemente fasi esplorative a sessioni puramente action (tutto rigorosamente in terza persona) dove, a farla da padrone è il vasto arsenale a disposizione di Ratchet. Armi di ogni tipo, forma e dimensione lo accompagnano durante l’esplorazione dei diversi pianeti nei quali è strutturato ciascun gioco, tanto vasti quanto vari nelle ambientazioni.
Purtroppo, nonostante la buona base di partenza posta con l’HD collection uscita qualche anno fa su PS3 ad opera di Idol Minds, la software house che si è occupata della conversione per PS Vita, Mass Media, non ha saputo sfruttare l’occasione introducendo, paradossalmente, difetti che non erano presenti nella controparte. Tra questi va sicuramente annoverata l’impossibilità di poter rimappare liberamente i comandi di gioco, una mancanza che pesa soprattutto per l’assenza dei tasti dorsali L2 ed R2 che, nella versioni PS2 e PS3 consentono a Ratchet di poter effettuare una schivata laterale. Problema che, nella versione PS Vita è stato aggirato con l’uso del rear touch pad, facendovi scorrere sopra le dita da una parte o dall’altra. Una soluzione che, purtroppo, scontenta tutti vista la scomodità del movimento richiesto al giocatore e l’importanza che questa azione acquista per le dinamiche di gioco. Le sparatorie, infatti, sono state le prime a risentire di questa scelta trasformandosi in un vero e proprio inferno, complice anche la scarsa reattività dei comandi che finisce per farsi sentire soprattutto nelle sessioni platform dove, saltare da una pedana all’altra un secondo prima o uno dopo, fa letteralmente la differenza.
Le peculiari funzioni di PS Vita, purtroppo, al di là della schivata, non vengono sfruttare in altro modo, se non per la selezione degli oggetti dal menù di gioco attraverso il touch pad.
(Con)versione PS2?
La delusione maggiore, probabilmente, deriva proprio dal comparto tecnico.
Nonostante si tratti di una conversione in HD di tre grandi classici PS2 il risultato è davvero poco piacevole con texture slavate in bassa definizione e filmati sgranati, fruibili esclusivamente in 4:3, senza contare i problemi di aliasing e i numerosi bug grafici, seppur di poco conto, che costellano l’intera trilogy. Fortunatamente, il frame rate si tiene stabile sui 30 fps, rendendo il gioco fluido e limitando al minimo i rallentamenti.
Conclusione
Un lavoro che di certo non si può dire fatto ” in fretta e furia”, visti i due anni di distacco intercorsi tra l’uscita della versione per PS3 e quella attuale su PS Vita, ma che è stato portato avanti con estrema pigrizia, senza curarsi di migliorare le imperfezioni e anzi, accentuandone i difetti.
Ratchet & Clank Trilogy costituisce un acquisto al “limite del consigliato”, ma solo per chi non avesse ancora avuto modo di mettere le mani su questa splendida serie in virtù, tra l’altro, della funzione cross buy (ma non del cross save) con la versione PS3, indubbiamente superiore.