Recensione Puzzle Bobble Everybubble!
di: Simone CantiniLe videogiocatrici si suddividono in due enormi categorie: chi in sala giochi non ha potuto fare a meno di giocare almeno una volta a Puzzle Bobble, e chi mente. Così come mente il player masculo che, sempre in suddetti luoghi di perdizione oramai defunti, spergiura di non essersi mai avvicinato al cabinato Taito nella speranza di abbordare qualche giovane pulzella, in grado di condividere la medesima passione. Si tratta, comunque, di un remoto e dimenticato (ahinoi) passato, ma che non poteva certo far risuonare l’eco dei propri ricordi lungo i decenni che ci separano da quel remoto 1994, anno in cui Bub e Bob decisero di riciclarsi come accatastatori di bolle colorate, in quel leggendario arcade che viene celebrato oggi, a quasi 30 anni dal suo debutto ufficiale, per mezzo di Puzzle Bobble Everybubble!.
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Bolle a volontà!
L’Isola Arcobaleno è un luogo magico e colorato, in cui la vita scorre serena e placida, senza particolari scossoni, un mondo idilliaco in cui tutto è amicizia ed amore, cuori e bolle. Decisamente tante, troppe bolle, soprattutto adesso che una sinistra minaccia ha trasformato i placidi Miniroon in prolifici vomitatori di leggiadre sfere. Che sarà mai, vi state chiedendo? Beh, moltiplicate la forza eruttiva di questi cuccioli di drago per un numero impressionante di esemplari, ed ecco che avrete ben presto chiara la situazione che si ritroveranno a dover fronteggiare i mitici Bub e Bob, spalleggiati dalle compagne Peb e Pab. Un compito non certo semplice, quello che li vedrà intenti a ripulire le 8 zone dell’Isola Arcobaleno da questo fastidioso fenomeno, magari mentre tentano anche di venire a capo della causa responsabile di tutto questo scompiglio. Nient’altro che un semplice pretesto la trama messa in piedi all’interno della campagna principale di Puzzle Bobble Everybubble!, utile unicamente a mettere in fila una serie di 15 livelli per area, in cui l’obiettivo sarà quello di fare piazza pulita, il più velocemente possibile, delle bolle che ricoprono lo schermo, e che verranno spinte inesorabilmente verso il basso, come vuole la tradizione della serie. Un’offerta corposa e non priva di qualche guizzo, incarnato dalla presenza di alcune bolle inedite, in grado di sparigliare le consuete carte in tavola, caratterizzata da una progressione tutt’altro che banale e docile che, soprattutto se vorremo accedere ai livelli segreti (assai più impegnativi delle loro controparti base), ci chiederà di sudare ben più delle proverbiali sette camicie.
Chi non gioca in compagnia…
A meno di non aver trascorso gli ultimi 3 decenni su Marte, o su di un altro corpo celeste a vostra scelta, è davvero improbabile che non conosciate il gameplay che è alla base anche di Puzzle Bobble Everybubble!, oltre che di tutti gli altri esponenti della saga. In soldoni, per i naufraghi spaziali di cui sopra, il nostro compito sarà quello di liberare lo schermo dalle bolle colorate che lo popolano, abbinandone almeno tre della medesima tinta per mezzo delle sfere che spareremo dal basso. Il tutto prima che l’oggetto del contendere non raggiunga la parte bassa dello schermo, decretando il game over. Un concept tanto semplice quanto maledettamente assuefacente che, nello Story Mode del titolo Taito, viene rinvigorito da alcune trovate inedite, come bolle in grado di far scomparire tutte quelle del medesimo colore di quella che le colpirà, bombe capaci di distruggere gli oggetti adiacenti e così via. La velocità, oltre che sul punteggio, influenzerà anche la votazione finale, che spazierà da 1 a 3 stelle. Fare l’en plein nei 15 livelli che costituiscono ciascuna porzione della mappa, come detto, ci permetterà di sbloccare i Livelli EX, forieri di un tasso di sfida ancora più elevato. Ad aiutare nell’impresa, ci penserà la svolta cooperativa che caratterizza Puzzle Bobble Everybubble!, che permetterà di affrontare le sfide in compagnia di altri 3 personaggi, siano essi controllati da essere umani che da bot gestiti dall’IA. Un impulso, quello vero il multiplayer, che va ad abbracciare anche le altre opzioni ludiche offerte dal titolo, che oltre alla consueta modalità competitiva (1vs1 o 2vs2), presenterà una formula che va a celebrare un altro classico della casa nipponica.
Alieni sferici
Tra le novità introdotte da Puzzle Bobble Everybubble!, troviamo una modalità inserita per celebrare i 45 anni dal debutto di Space Invaders, in cui i classici alieni verranno sostituiti da sfere colorate, ovviamente semoventi, che dovremo distruggere sfruttando il gameplay classico di Puzzle Bobble. Al di là dell’omaggio, comunque riuscito, si tratta in definitiva di un puro divertissement, che poco aggiunge al pacchetto generale e che, senza ombra di dubbio, avrebbe necessitato di qualche guizzo in più per essere realmente accattivante. Oltre al singolo schema presente, a fiaccare il tutto ci pensano dei controlli non proprio reattivi, che finiscono per complicare un po’ troppo l’esperienza. Uno degli elementi più catalizzanti del pacchetto, sicuramente perché più legato alla progressione canonica del classico Taito, è la Torre Baron, ovvero una modalità endless con classifiche online, accessibile all’interno dello Story Mode, che ci richiederà di resistere il più a lungo possibile (con conseguente accumulo di punti) al fine di poter ottenere il miglior piazzamento globale. Si tratta di una feature che, date le premesse, non può che essere fortemente catalizzante, capace già da sola di farci trascorrere una massiccia dose di tempo in sua compagnia. A completare il pacchetto, per quanto in forma marginale, ci pensano vari sbloccabili, come skin per i companion e brani, ottenibili superando determinati livelli: niente di epocale, ma ci stanno comunque bene. Sul fronte tecnico Puzzle Bobble Everybubble! si presenta pulito e colorato, come da tradizione, per quanto riguarda l’estetica, capace di aggiornare, senza stravolgerlo, il suo consolidato e rodato immaginario. Peccato per la lunghezza a tratti eccessiva di alcuni caricamenti, ma si può tranquillamente soprassedere.
Dopo l’ultima incursione in salsa prevalentemente VR, Bub e Bob tornano alla ribalta per mezzo di un capitolo decisamente più classico, ma non per questo privo di qualche interessante novità. Al consueto, rodato ed assuefacente gameplay, Puzzle Bobble Everybubble! accompagna uno Story Mode tutto sommato riuscito, grazie alle varie meccaniche introdotte per modificare in parte la formula di gioco, a cui va a braccetto una difficoltà mai banale, soprattutto per quanto concerne i livelli segreti. Condite il tutto con un’enfasi sfrenata verso il multiplayer (sia cooperativo che competitivo) ed una modalità endless classificata in grado di garantire ore di divertimento, ed avrete ben chiaro di come l’acquisto del titolo sia fortemente consigliato a chi non ha potuto fare a meno di foraggiare, a tempo debito, le casse dei cabinati da sala. Peccato solo per il cross-over non memorabile con Space Invaders, e per qualche caricamento un po’ troppo dilatato, ma si tratta davvero di piccolezze se raffrontate alla solidità dell’esperienza proposta.