Recensione Pode
di: Marco LicandroNel panorama indie, spesso è l’idea a conquistare il giocatore. Quella alla base di Pode è originale, curiosa, e dolce come una favola, mettendoci nei panni di una cometa caduta e di un sasso, i quali affronteranno la loro nuova condizione aiutandosi a vicenda così da superare ogni ostacolo che incontreranno nel percorso.
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Ciò che spicca sin da subito è il comparto grafico, semplice ma al contempo ispirato, che regala uno stile fiabesco e colorato. Gli ambienti sono caratterizzati da una estetica cangiante, a volte puramente cosmetica, a volte parte integrante del gameplay. La cometa che cade e scheggia una montagna, creandone appunto un sasso, è l’incipit di una storia da affrontare a due mani, dove l’ingegno e la comunicazione faranno da perno a fasi più platform e di creatività.
Entrambi i personaggi hanno particolarità uniche e poteri, nonché la capacità di emanare un’area che influenza l’ambiente. Il sasso permetterà la creazione di rocce e gemme sulle superfici circostanti, influenzandone lo sviluppo, e sarà caratterizzato da un peso maggiore, salti più brevi, e la capacità di “ospitare” dentro la bocca il compagno per poterlo scagliare o indirizzare verso altri percorsi. La cometa influenzerà l’ambiente creando vita, facendo sbocciare fiori e nuove foglie, le quali potranno essere spesso utilizzate per arrampicarvisi. La leggerezza della cometa permetterà salti più lunghi ed una lieve planata, nonché la capacità di galleggiare sull’acqua, ed in futuro persino teletrasportarsi.
Il gameplay unisce perfettamente i livelli di gioco alle capacità di entrambi i protagonisti, creando un susseguirsi di schemi che richiederanno sempre più ingegno, sfruttando quanto imparato precedentemente, e rimodellandolo in varie forme, creando così una sfida sempre nuova e presente. Pensato per essere giocato in due, non è permesso allontanarsi da soli, anzi la coppia funziona meglio quando si è l’uno accanto all’altro, dissipando energia utile per far sbocciare il livello di fronte ai nostri occhi, ma anche per scoprire collezionabili e murali segreti sparsi per tutto il gioco.
La componente multiplayer locale è quindi incoraggiata al punto da creare un nuovo modo di vivere l’esperienza di gioco, grazie alla presenza della comunicazione verbale, oltre ovviamente al fatto di essere due persone distinte che ragionano ognuna per conto suo, ma entrambe connesse dal mondo di gioco e spronate a risolvere i vari enigmi che si protrarranno per il corso dell’avventura.
Come ritmi di gioco siamo di fronte ad un puzzle adventure lento e rilassante, senza penalità di sorta o decisioni rapide da prendere. Precipitare in una voragine non comporterà infatti nessun danno, facendo respawnare il giocatore in un punto della mappa così da continuare. Ciò comunque non vuol dire che si possa giocare senza accortezza, visto che alcuni fasi di gioco richiederanno salti abbastanza precisi ed una coordinazione con l’altro giocatore non indifferente.
Grazie alle varie abilità acquisite pian piano, sarà abbastanza naturale apprenderle assieme alle combinazioni di pulsanti necessarie, così che proseguire nell’avventura non sia (quasi) mai un ostacolo. Una piccola nota al riguardo va fatta su un livello in particolare, che per ragioni di spoiler non citeremo, ma che differisce in tutto e per tutto a quanto visto nel gioco fino a quel particolare puzzle.
In fase di revisione è stato necessario l’aiuto degli sviluppatori per capire come risolverlo per via dell’estrema differenza logica con i puzzle precedenti, e con la poca chiarezza con la quale è stato posto nel gioco. Fortunatamente, al giorno d’oggi, nessun puzzle o segreto rimane nascosto a lungo, visto che una semplice ricerca sul web permette di svelare tutto di un gioco, anche se ovviamente sarebbe il caso un testing maggiore sul target affinché casi come questo non accadano.
In conclusione Pode è un titolo altamente consigliato, da giocare in singolo ma soprattutto in compagnia, con una persona che voglia condividere tempo con voi e sia amante dei giochi puzzle e senza fretta. A voi scegliere quindi chi vi accompagnerà in questa avventura che non mancherà di spremervi il cervello, rilassarvi e, soprattutto, divertirvi.