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Recensione PGA Tour 2K25

di: Marco Russi

Dopo un anno di pausa, PGA Tour 2K25 torna sui fairway, riportando i giocatori nei campi più iconici del mondo per riprendere la loro carriera golfistica.

Con Tiger Woods ancora una volta in copertina, questo nuovo capitolo si propone di migliorare l’esperienza di gioco sia per i veterani che per i neofiti.

Presentazione e Grafica

La prima cosa che si nota è il restyling della grafica dei menu: eleganti e più moderni, ma ancora afflitti da qualche piccolo bug e tempi di caricamento non sempre ottimali.

Il MyPlayer Editor presenta una buona varietà di opzioni estetiche e di equipaggiamento, anche se non sempre le modifiche vengono applicate in tempo reale.

Roster e Licenze

Il gioco offre una buona selezione di campioni, ma presenta delle assenze di rilievo: mancano infatti Scheffler, Schauffele e McIlroy, tre tra i migliori golfisti del mondo.

Tiger Woods è ancora il volto della serie, affiancato da nomi di spicco come Fitzpatrick, Thomas e Morikawa.

Campi di Gioco

PGA Tour 2K25 propone oltre 20 percorsi ufficiali, con alcune new entry importanti come l’Oakmont Country Club e il Quail Hollow Club, oltre al Royal Portrush, pronto a ospitare nuovamente The Open.

Tra i grandi classici troviamo Pebble Beach e Pinehurst, mentre St. Andrews arriverà con la seconda stagione. Purtroppo, manca il Marco Simone Golf & Country Club, un’assenza che pesa dopo il successo della Ryder Cup 2023.

Sistema di Controllo e Gameplay

Una delle novità principali è l’introduzione del sistema di controllo New EvoSwing, che cerca di replicare lo swing reale utilizzando lo stick destro del controller o il mouse.

Questo sistema tiene conto di ritmo, transizione e percorso della mazza, richiedendo un buon livello di abilità e pratica. Per chi preferisce un approccio più semplice, restano disponibili le opzioni classiche, tra cui il sistema a tre tocchi.

Modalità di Gioco

La modalità MyCareer è il cuore pulsante dell’esperienza single-player, con un sistema di progressione che richiama gli elementi RPG: si possono migliorare le abilità, sbloccare skill specifiche e ottenere nuovi equipaggiamenti dagli sponsor.

Oltre alla carriera, troviamo numerose modalità multiplayer, tra cui Stroke Play, Match Play e Stableford, oltre all’originale Divot Derby, una sorta di “Last Man Standing” del golf.

PGA Tour 2K25 introduce miglioramenti anche nel comparto online, con le Società che permettono di unirsi a club gestiti da amministratori e delegati, in grado di organizzare tornei ed eventi personalizzati.

Per la prima volta, il gioco supporta il cross-play tra PC, Xbox e PlayStation, aumentando la longevità del comparto multiplayer.

PGA Tour 2K25 rappresenta un passo avanti rispetto al capitolo precedente, grazie a un comparto tecnico migliorato e a un’offerta di contenuti più ricca.

Tuttavia, la mancanza di alcuni nomi importanti nel roster e alcuni piccoli problemi di navigabilità nei menu ne limitano il potenziale.

Il nuovo sistema di controllo è interessante ma richiede pazienza, mentre la varietà di modalità e l’integrazione del cross-play ne fanno un titolo solido per gli amanti del golf virtuale.