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Recensione Persona 3 Reload

di: Luca Saati

La serie Persona sta finalmente vivendo il successo che ha sempre meritato. Persona 5 Royal è senza ombra di dubbio uno dei migliori videogiochi della scorsa generazione, ha permesso a tanti di scoprire la bellezza di questa saga grazie anche all’impegno sempre più costante di una SEGA/Atlus nel localizzare le sue IP tipicamente giapponesi qui in occidente (vedi anche Like a Dragon che sta finalmente spopolando). Il risultato di questa nuova ondata di popolarità rende Persona 3 Reload il gioco venduto più velocemente nella storia di ATLUS con un milione di copie vendute nel weekend di lancio. Un remake che, al netto dei soliti leak, è stato annunciato a sorpresa, ma che arriva in un momento perfetto per permettere ai nuovi fan di scoprire un capitolo che 18 anni fa su PS2 fu un punto di svolta per la serie.

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Full Moon Full Life

Parto col precisare che Persona 3 Reload non include tutti i contenuti visti in tre edizioni del gioco (Persona 3, Persona 3 FES e Persona 3 Portable), ma piuttosto è la summa di una storia nata 18 anni fa e in seguito approfondita tramite le già citate riedizioni, e gli adattamenti anime e manga. La storia raccontata è molto fedele a Persona 3 FES ma con la mancanza dell’espansione The Answer ambientata dopo gli eventi del gioco originale e incentrata sul personaggio di Aigis (espansione che si vocifera in arrivo prossimamente). L’altra mancanza di rilievo è la possibilità di scegliere la variante femminile del protagonista di Persona 3 Portable che alterava altri aspetti del gioco come il sesso degli altri personaggi e un livello di difficoltà più elevato.

I primi attimi di Persona 3 Reload vedono il silenzioso protagonista arrivare in piena notte nella cittadina immaginaria di Tatsumi Port Island. C’è qualcosa di strano nell’aria, la luna piena emana una strana luce verde e improvvisamente compaiono delle bare per strada, ma questo non lo ferma dal procedere verso il dormitorio che lo ospiterà nel corso dell’anno scolastico all’istituto superiore Gekkoukan. Ben presto quello che doveva essere un innocuo anno scolastico si trasforma in ben altro: ogni sera, allo scoccare della mezzanotte, il protagonista e i suoi compagni vengono trasporati nell’Ora Buia, una vera e propria 25ª ora del giorno in cui le Ombre escono dall’oscurità per dare la caccia agli umani. Il protagonista si unisce così alla Specialized Extracurricular Execution Squad, organizzazione segreta meglio nota come SEES che ha il compito di studiare questi fenomeni, difendere l’umanità e fermare l’avanzata del male.

Un racconto, quello di Persona 3 Reload, che nelle sue 60-70 ore per arrivare ai titoli di coda avanza tra la vita quotidiana del protagonista caratterizzata da scuola, esami, uscite con gli amici e lavoro, e l’avventura notturna all’interno del Tartaro, misteriosa struttura in cui si nascondono le forze del male che compare durante l’Ora Buia. Il tutto procede in modo molto scorrevole senza quei problemi di ritmo che hanno caratterizzato l’opera originale con P Studio che ha inserito anche nei momenti di calma qualche attività da svolgere in grado di arricchire il substrato narrativo dell’opera con una serie di approfondimenti sul vasto roster di personaggi, alcuni presi direttamente dai film d’animazione. A questo si aggiunge una qualità della scrittura sempre di grande livello come ci ha abituato ormai fin troppo bene questa saga andando a toccare tematiche di un certo peso. Dall’ineluttabilità della morte che è il tema centrale, ad altri di contorno come il bullismo trattati tutti con la medesima attenzione e profondità.

Color Your Night

Il gameplay di Persona 3 Reload, come da tradizione della serie, si suddivide tra le sessioni diurne e quelle notturne con il calendario che scandisce il passare dei giorni.

Durante il giorno, il protagonista passa il tempo tra lezioni a scuola, uscite con gli amici e passatempi vari. Sono momenti fondamentali non solo in termini di narrativa poiché consentono di conoscere meglio i personaggi secondari, ma anche in termini di gameplay. Frequentando le lezioni, studiando, lavorando e frequentando determinati locali è possibile migliorare le tre statistiche del protagonista (Fascino, Coraggio e Sapienza). Migliorandole è possibile sbloccare ulteriori attività e nuove amicizie a cui è legato il sistema Social Links. Uscendo con gli amici è possibile approfondire la loro conoscenza e aumentare il livello del legame con ogni singolo personaggio, oltre a sbloccare una romance con alcuni di loro. In base al livello di amicizia, è possibile sbloccare fusioni Persona via via sempre più forti. La novità di Persona 3 Reload è che adesso si possono svolgere una serie di attività serali all’interno del dormitorio con gli altri membri del SEES. Queste attività consentono di riempire quei vuoti dell’opera originale in quei momenti in cui bisogna attendere il passare dei giorni fino a quando non si sblocca l’evento principale della trama.

Mass Destruction

La sera, allo scoccare della mezzanotte, inizia l’Ora Buia dando così il via alla lotta del protagonista e degli altri membri del SEES contro le ombre. Il tutto ruota attorno all’esplorazione del Tartaro, una torre con labirintici piani generati proceduralmente. Nonostante una struttura dei vari livelli eccessivamente ripetitiva e troppo ancorata a quello che era il Tartaro nell’opera originale, il team di sviluppo ha inserito alcuni elementi per incentivare l’esplorazione come i frammenti di luce per aprire alcuni scrigni e ottenere equipaggiamenti migliori per il protagonista e i suoi compagni. A un certo punto ci sono anche alcune missioni secondarie che richiedono di salvare dei civili rimasti bloccati nella struttura. Inoltre i piani opzionali caratterizzati da nemici più forti sono stati riposizionati e ridistribuiti in modo più omogeneo e non solo verso la fine del gioco.

Il combattimento riprende in tutto e per tutto il sistema visto in Persona 5 Royal dando quindi la possibilità di controllare tutti i membri del party. Il classico GDR a turni che consente di impartire ordini a tutti i personaggi optando per un attacco semplice, la posizione difensiva, l’uso di un oggetto e ovviamente gli attacchi con i Persona che consumano il mana. Sfruttare le debolezze dei nemici attiva la meccanica “Ancora 1” (1 More, in inglese) che permette di effettuare un attacco extra e concatenarlo continuando a sfruttare le debolezze fino ad atterrare l’intero gruppo avversario per effettuare un Assalto (All-In), un colpo speciale che somma la forza di tutti i membri del party e colpisce tutti gli avversari a terra. Infine il combat system è stato arricchito dalla meccanica Teurgia, uno speciale legato alla specifica abilità del Persona di ogni personaggio che si ricarica rispettando determinate condizioni. Tutte queste meccaniche messe insieme riescono a rendere il combattimento di Persona 3 Reload veloce e dinamico, nonostante a conti fatti ci troviamo dinanzi a un sistema a turni alla base molto tradizionale. Con tutte queste componenti la difficoltà è settata verso il basso, e per questo i più esperti faranno bene a optare per il livello più alto.

Il sistema di ricompense è differente rispetto a Persona 5 Royal. Se quest’ultimo consentiva di dialogare con i nemici e spingerli a lasciare una ricompensa extra o un Persona da aggiungere al proprio roster, in Persona 3 Reload c’è la Mano Arcana garantita al 100% solo in caso di abbattimento dei nemici con un Assalto. Con la Mano Arcana è possibile scegliere delle carte che offrono ricompense di vario tipo come punti esperienza o soldi extra, un nuovo Persona e bonus passivi. Collezionando le carte migliori si può godere di benefici extra che durano fin quando non si lascia il Tartaro. Il sistema elimina la casualità che caratterizzava il gioco originale, permettendo così a chi ha in mano il controller di poter scegliere liberamente le varie ricompense. Non poteva mancare la Stanza di Velluto con l’onnipresente Igor pronto a supportare il protagonista con le fusioni dei Persona così da crearne di nuovi ancora più forti che possono godere di un potenziamento extra dal sistema Social Links descritto più sopra. C’è anche Elizabeth, l’assistente di Igor, che fornisce alcune sfide opzionali per ottenere alcune ricompense.

Changing Seasons

Apprezzabili anche le migliorie alla qualità della vita del gioco. Durante il giorno è possibile passare da un luogo all’altro con la semplice pressione di un paio di tasti e con una mappa che indica chiaramente le attività disponibili così da essere sicuri di non perdersi mai niente. E nel caso si commettano errori, magari durante un esame o un dialogo con un personaggio, c’è la meccanica Riavvolgi che consente di tornare indietro e mettere una pezza così da non sprecare la giornata appena trascorsa.

Com’è giusto che sia è il dettaglio grafico di Persona 3 Reload che risalta subito all’occhio. Il lavoro di ammodernamento visivo svolto dal team di sviluppo è evidente e sin dalla prima cutscene in stile anime per poi passare alle sequenze in-game caratterizzate da texture e modelli poligonali nuovi di zecca, ambienti rifatti prendendo ispirazione dall’opera originale e un character design con curve e proporzioni riviste e più in linea con quanto visto nel quinto capitolo. Insomma Persona 3 Reload è piccolo gioiello da un punto di vista artistico e il classico esempio di come fare un remake ammodernando il comparto grafico pur restando fedeli alle sue origini.

L’audio non è da meno con una colonna sonora eccezionale con alcuni pezzi riarrangiati dal terzo capitolo e altri inediti con il ritorno di del rapper giapponese Lotus Juice. Il doppiaggio in inglese è stato rivisto con nuovi doppiatori che svolgono egregiamente il loro lavoro, ma è presente anche il doppiaggio giapponese che i puristi probabilmente continueranno a preferire. I testi sono stati interamente tradotti in italiano.

Commento finale

Persona 3 Reload è il modo migliore per rivivere il terzo capitolo della saga di Atlus, al netto di una mancanza in termini narrativi a cui spero verrà messa una pezza con un contenuti aggiuntivo nei prossimi mesi un po’ come ha fatto Capcom con il DLC Separate Ways di Resident Evil 4. Sul fronte del gameplay l’opera di svecchiamento e di allineamento a Persona 5 Royal è stata una decisione assolutamente azzeccata rendendo Persona 3 Reload un’esperienza piacevolissima e divertente da giocare condito da un comparto artistico e musicale d’eccellenza.