Lo avrò già scritto altre volte in una delle precedenti recensioni, sicuramente in ottica VR, ma i tempi in cui i videogiochi si potevano considerare esclusiva dei sedentari più incalliti è definitivamente tramontato. Soprattutto dal momento in cui i controller di movimento si sono fatti largo nel vasto panorama videoludico,
Se riesci ad attirare le attenzioni di un colosso mica male come Capcom, forse qualche freccia al tuo arco devi avercela, come dimostra il successo riscontrato dai nostrani Invader Studios, capaci di passare in un lampo dalla campagna romana all’arcipelago giapponese. Un interesse che, partendo dal remake non ufficiale di
Goodbye Volcano High, un gioco… no, una esperienza… neanche. Una avventura musicale sotto forma di novella cinematografica – ok ora ci siamo – da team indie KO_OP, sviluppatori canadesi conosciuti per l’eccellente puzzle GNOG, che vi coinvolgerà nella vita di alcuni studenti all’ultimo anno di scuola, e toccherà temi stupidamente
Se dici From Software, è impossibile non far correre la mente a Boletaria, Lordran, Yharnam e tutto quanto ruota attorno al mondo dei soulslike, visto il modo in cui, con tale genere, la compagnia nipponica è riuscita a far breccia nel cuore di vecchi e nuovi fan. Se non si
Oceanhorn 2: Knights of Lost Realm alla fine si è fatto il giro di un po’ tutte le piattaforme: è partito come un’esclusiva Apple Arcade nel 2019 per poi approdare su Nintendo Switch l’anno successivo e infine recentemente su PS5 e Xbox Series X|S saltando inspiegabilmente PS4 e Xbox One.
Non ho mai avuto un grosso rapporto con il mondo dello skateboard, avendo sempre preferito scorrazzare, quando non in sella alla bicicletta, con ai piedi un paio di pattini. Magari i motivi sono da ritrovare in una vecchissima caduta, risalente a quando ero bambino, il giorno in cui decisi di
Tanto tempo fa, prima che molti di voi nascessero (videoludicamente parlando), le connessioni internet performanti erano un etero miraggio, ed i poveri gamer desiderosi di confrontare le proprie abilità con quelle di altri appassionati, erano costretti a ricorre ai più biechi espedienti per dare sfogo a simili pulsioni. Se lo
Derivativo, specie quando parliamo di videogiochi, è un termine che viene quasi sempre visto con un’accezione fortemente negativa, come se ispirarsi ad altri (più o meno) classici del passato potesse configurarsi come un’onta imperdonabile. E tale termine può tranquillamente essere associato alle produzioni più celebri di Deck 13, il team
Vige una sordida quanto terribile “regola” nel mondo dell’arte, specialmente nella musica: la seconda “opera”, solitamente, è quella più difficile e definitiva. Nel senso, quest’ultimo, che punta a consacrare oppure meno, condurre ad una terribile debacle, l’artista protagonista. In questo senso, approcciare a Remnant II non è stato semplicissimo: ho
C’era una volta Google Stadia e le sue esclusive. Con la chiusura della piattaforma cloud di Google, quelle poche esclusive hanno rischiato di finire nel dimenticatoio, ma per fortuna gli sviluppatori sembrano aver avuto la possibilità di riprendere le loro creazioni e pubblicarle su altre piattaforme così da permettere a
Cosa rappresenta oggi, per Square Enix, la saga di Final Fantasy? Potrebbe sembrare una domanda quanto mai assurda, sia considerando la longevità del brand, sia il fatto che questa è una recensione. Eppure, proprio in virtù di quest’ultima condizione, il quesito posto in apertura assume un contorno meno banale e
Sebbene sia stata sdoganata, in maniera decisamente più massiccia, presso il grande pubblico dall’irresistibile trilogia di Ryza e compagni, le origini della serie Atelier di casa Gust si perdono nei meandri del tempo, andando ad affondare nella sconfinata ludoteca che fece la fortuna della prima PlayStation. Sulla grigia scatola made
L’indubbio fascino dell’era “dinosauresca” è sicuramente un punto focale di tantissima narrativa moderna. Libri, film, documentari, musica ma anche videogames: ed è in questo filone che, com’è facile intuire, si inserisce Exoprimal, sparatutto in terza persona targato Capcom uscito nei giorni scorsi. Ma, badate bene: Exoprimal non sarà solo una
Hubris è certamente uno di quei titoli che salta all’occhio, grazie ad una modalità storia, unita ad un aspetto grafico fantastico, ambienti tridimensionali dettagliati, e una mole di gameplay che va dal classico shooting fino all’arrampicata. Le carte sono tutte in regola per rendere il titolo un’opera d’arte. Allora cos’è
Ridefinire la realtà, distruggere e creare. Il tutto armato solo di una polaroid e di una manciata di fotografie. Detto così sembra tutto strano, ma se nell’ultimo anno avete sentito parlare di Viewfinder sapete benissimo a cosa ci riferiamo. Per quelli più distratti invece vi basti sapere che si tratta dell’opera
Everybody 1-2-Switch è il seguito ufficiale di 1-2-Switch, titolo di casa Nintendo rilasciato al lancio della Switch. Così come il primo della serie, continua l’idea di party game fornendo giochi da gruppo atti a far ridere e divertire, ma espandendosi a gruppi numerosi di persone, intrattenendo fino ad 8 giocatori
Tra i recenti titoli che sono stati in grado di riscuotere un discreto successo sia sul fronte della critica, che dei puri player, troviamo quel Contro che si è dimostrato capace di mettere in mostra il talento di Remedy nel dare vita a gameplay adrenalinici e galvanizzanti. Sebbene con i
Ghost Trick: Detective Fantasma è un videogioco di avventura sviluppato da Capcom per Nintendo DS, e successivamente anche per iOS. Dalla uscita nel 2010 in Giappone, e 2011 in Italia, sono passati ormai dodici anni, ed è oggi che arriva nuovamente su console odierne approfittando di alcune migliorie. Sarà invecchiato
Yuke’s, team di sviluppo giapponese da sempre specializzato nei videogiochi di wrestling, mancava da un po’ dalla scena videoludica. Sono passati ben cinque anni da WWE 2K19, da quel momento i videogiochi con la licenza della World Wrestling Entertainment sono passati al team di Visual Concept di 2K, già responsabile
La saga di Alien ha sempre vissuto di alti e bassi sia in ambito cinematografico che videoludico, eppure resta sempre un punto fermo per i fan dell’horror fantascientifico. In ambito videoludico come dimenticare quel capolavoro di Alien Isolation che celebra il prossimo anno ben 10 anni, mentre facciamo finta che
C’è un che di beffardo nella storia che ci ha portato a giocare, oggi, a C-Smash VRS, soprattutto se consideriamo l’iter percorso da questo storico brand giapponese. Le origini della produzione affondano nella ludoteca del Dreamcast, la sfortunata (ultima) piattaforma ludica SEGA, affondata proprio da quella arrembante PlayStation; su cui
C’è qualcosa di magico nel mondo dei videogiochi, una realtà priva di reali vincoli, in cui è letteralmente possibile dare vita a qualsiasi tipo di esperienza. A patto di avere la fantasia e l’abilità necessarie per concretizzarla. Doti che, come dimostrano i lavori che hanno preceduto Pixel Ripped 1978, non
Come si possono definire l’orrore e la paura? Quali sono le cause in grado di far emergere simili, sgradevoli, sensazioni? Spaventare e spaventarsi non è certo una scienza esatta, basata su canoni comuni a chiunque, dato che ognuno di noi cova al suo interno i propri personalissimi demoni. Proprio per
La saga di Diablo è da sempre una “ancora concettuale”, un fulcro di idee e modus che da decadi ispira un intero settore. Ed è per questo che Diablo IV, da anni, era atteso in modo profetico, quasi ci si aspettasse ciò che gli altri suoi “confratelli di saga” hanno