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Recensione Pac-Man World Re-Pac

di: Luca Saati

Pac-Man World inizia con la Pac-Family al gran completo pronta a festeggiare il compleanno della celebre pallina gialla universalmente riconosciuta come una delle icone più popolari del gaming. E per un gioco uscito sul finire degli anni 2000 proprio per celebrare il 20° anniversario di Pac-Man non si poteva proprio scegliere un inizio migliore. E così eccoci qui oltre 20 anni dopo pronti per celebrare di nuovo quel compleanno con Pac-Man World Re-Pac.

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Pac-Man World Re-Pac non è un nuovo videogioco, bensì un remake del già citato platform 3D. Il malvagio robot Toc-Man vuole prendere il posto di Pac-Man e tenta di rapirlo al suo compleanno. Alla festa però Pac-Man è in ritardo e i fantasmini rapiscono tutta la sua famiglia costringendo così il protagonista a intraprendere un viaggio per fermare i malvagi piani del suo antagonista e salvare i suoi cari affetti. Un viaggio che vede Pac-Man esplorare sei differenti mondi, generalmente composti da 4 livelli e ognuno con il proprio tema che va da quello piratesco, a quello spaziale passando per quello circense.

Ciò che si evince sin dai primi momenti con Pac-Man World Re-Pac è che il gioco non sente più di tanto il peso degli anni offrendo un’esperienza platform 3D semplice e davvero piacevole da giocare ad eccezione di un level design che non tiene il passo con gli standard a cui siamo abituati oggi, ma che tutto sommato fa comunque il suo onesto lavoro. Nelle cinque o sei ore necessarie per completare il gioco vi troverete dunque a saltellare nei vari livelli, sfruttare lo sprint sulle piattaforme inclinate, nuotare sott’acqua, attivare gli interruttori per poter avanzare e raccogliere le sfere gialle per poter mangiare i fantasmini blu. In altre occasioni si rivela anche fondamentale la raccolta della frutta per poter sbloccare alcune porte per completare al 100% i livelli, o per ottenere la chiave utile per salvare ogni volta un componente della Pac-Family. Le boss fight presenti alla fine di ogni mondo sono sicuramente il punto più alto della produzione grazie alla varietà capace di offrire sempre qualcosa di fresco e nuovo.

Rispetto all’edizione originale uscita oltre 20 anni fa, questo remake introduce la modalità Facile che viene incontro a quei giocatori inesperti che magari possono trovare un po’ di difficoltà ad avanzare, anche se a dirla tutta difficilmente vi troverete ad utilizzarla visto il livello di sfida piuttosto basso. Troviamo poi la modalità Labirinto con cui affrontare una serie di labirinti in 3D e infine la modalità Originale che vi fa fare un tuffo indietro nel tempo come se vi trovaste dinanzi a un cabinato arcade.

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Visivamente Pac-Man World Re-Pac è un notevole passo avanti se messo a confronto con l’originale. Sviluppato con Unity, questo remake ha impegnato gli sviluppatori a ricostruire da zero i modelli poligonali e le texture per rendere il gioco al passo coi tempi. La mole poligonale e la texturizzazione si attesta su livelli tuttosommati buoni senza eccellere. Non aspettatevi insomma una qualità paragonabile alla trilogia di Crash e di Spyro realizzata dai team di Activision, ma piuttosto un comparto tecnico che svolge in modo onesto il suo lavoro con un framerate ancorato ai 60 fps nella versione PS5 da noi testata. Stesso discorso del comparto tecnico per quanto riguarda quello audio che conserva quel sapore retrò che non dispiace affatto.

Commento finale

Pac-Man World Re-Pac è stato un piacevolissimo ritorno e si è confermato un titolo capace di regalare qualche ora di semplice svago e divertimento grazie alla sua semplicità e a un gameplay che non ha accusato più di tanto il peso di questi 20 anni. Un tutto nel passato pensato sia per i nostalgici che per un’utenza più giovane che per questioni anagrafiche non ha potuto godersi questa prima avventura 3D dedicata a Pac-Man.