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Recensione Pac-Man Championship Edition 2

di: Marco Licandro

Quando non credevate possibile che si potesse ancora dire qualcosa di Pac-Man, gioco originariamente uscito più di trent’anni fa, ecco che Bandai Namco sforna il nuovo Pac-Man Championship Edition 2, arcade game disponibile ora su Xbox One e PS4, rinnovato, lucidato a puntino, e sorprendentemente divertente. Come hanno fatto? Vediamolo insieme.

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Ciò che i giocatori vogliono

Nel 2016 non si può dire che i giocatori siano gli stessi, variegati, di quelli del 1980, data in cui il primo Pac-Man fece comparsa. Tutt’oggi siamo tutti critici, richiediamo titoli di qualità, che stupiscano, che innovino ma senza stravolgere, e che offrano sempre quel qualcosa in più che la concorrenza non ha. E poi c’è Pac-Man, una pallina gialla affamata, rinchiusa in un labirinto digitale pieno di fantasmi.

La domanda è quindi: cosa ci fa oggi un titolo simile su Xbox One e PlayStation 4? La curiosità potrebbe spingervi a provarlo, vuoi che siate giocatori di vecchia data, vuoi che i tripla A odierni vi abbiano stancato, vuoi che ehi – un arcade è un arcade e non si tocca. Qualsiasi sia la motivazione che vi possa portare a giocarlo una cosa è certa: ne resterete sorpresi.

Nel 2016 i giocatori sono abituati ad una velocità differente, azione più rapida, decisioni istantanee. Sono abituati a poca ripetitività, sfida ben presente, competizione, punteggi, scontri tra boss.

Ebbene, questo Pac-Man ha tutto.

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Nuovo, sotto ogni punto di vista

Simile a quanto visto ormai nell’ultimo decennio con i giochi mobile, l’idea stessa di tutorial è suddivisa in livelli multipli atti a spiegare una specifica dinamica di gioco.

Inizialmente bisognerà prendere confidenza con le regole del gioco. Mangiare tutti i pallini del labirinto direte voi. No, non importa se li prendete tutti. Esatto, le regole stesse del gioco sono variate.

Occorre riempire una barra, la quale si riempie con le palline mangiate. Una volta piena si formerà, ad inizio labirinto, un frutto che andrà mangiato per concludere il gioco. Attenzione ai punteggi, in quanto ogni pallina lasciata verrà considerata una perdita ed influirà con il punteggio finale.

I fantasmi saranno sempre lì a girare ed inseguirvi, tuttavia una sorpresa: toccarli non vi ucciderà. A differenza del classico Pacman, li andrete solamente ad urtare. Urtateli più volte e diventeranno dei pericolosi fantasmini incazzati (del resto chi non lo sarebbe a farsi spintonare ripetutamente?), i quali prenderanno velocità e mireranno alla vostra vita, la quale verrà persa nel caso vi tocchino.

Altre variazioni sul tema saranno date da mini fantasmini dormienti, i quali si sveglieranno solo se vi passerete accanto entro un certo range. Una volta svegliati essi andranno ad aggiungersi al fantasma grande corrispondente, creando una sorta di coda. Questo potrebbe complicarvi la vita, ma è anche un’occasione di far punteggio, in quanto mangiare il fantasma principale vi farà cibare automaticamente anche degli altri, in spettacolari e spesso fuori dalla norma animazioni, che vedranno Pac-Man uscire persino dal labirinto, ricreando l’azione in 3D.

Verrà anche spiegata la nuova introduzione dei boss, composti spesso da enormi fantasmi i quali tenteranno di farvi fuori. Non perdete la calma e la concentrazione, andate dritti sul cibo, non perdetevi nella planimetria da quarta dimensione dei livelli che vi portano da un’altra parte dello schermo, e boom, via nel nuovo labirinto, e ancora, ancora, finché riuscirete ad eliminare il boss.

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Eat me like a boss

Una volta completato il tutorial si potrà accedere successivamente ad uno più avanzato con alcune tecniche ingegnose che vi aiuteranno specialmente nei momenti più cruciali della partita, e faranno senz’altro la differenza tra un punteggio mediocre ed uno eccezionale.

Ad esempio sarà possibile sfrecciare negli incroci premendo la direzione corrispondente a quella dove si vuole andare poco prima degli stessi. regalandoci grande velocità, ed estremamente utile per acchiappare frutti o fuggire da fantasmini assatanati (e inferociti per averli urtati ripetutamente).

La tecnica dell’infastidire i fantasmini è poi, a mio parere geniale in quanto:
è possibile urtare lo stesso fantasma ripetutamente all’infinito senza che esso si arrabbi, se vi è una pausa minima tra il primo urto ed il successivo
il fantasma urtato verrà letteralmente scaraventato in aria, dandovi il tempo di fuggire per farvi inseguire, o ancora meglio potrete sfruttare quel minimo lasso di tempo per passargli sotto, a mo’ di “levati di mezzo”

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Conclusione

Coloratissimo, variegato, spesso con una linea di cibo specifica da seguire senza sbagliare mai una curva, divertente, innovativo. In una parola sorprendente. Pac-Man si è rivelato geniale, una grande rivisitazione per un classico che dopo più di trent’anni si è dimostrato senza tempo, dando molto più che una ventata d’aria fresca al titolo, ma ribaltando il concetto stesso di Pac-Man rinnovando le stesse regole che lo resero celebre, regalando sfida, divertimento ed azione rapida, per un titolo senz’altro da giocare sfidando il mondo intero.