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Recensione One Piece: Pirate Warriors 3

Bandai Namco torna alla riscossa, e lo fa in grande stile. One Piece: Pirate Warriors 3 è arrivato, ed i fan della saga sono già la bava alla bocca. Voglio dire: un’immensa trama che va’ sin dal principio fino alle vicende di Dressrosa, una marea di contenuti, tantissimi personaggi, e tante botte. Che sia questo uno dei migliori titoli del genere musou in commercio? Vediamo insieme.

di: Marco Licandro

Bandai Namco torna alla riscossa, e lo fa in grande stile. One Piece: Pirate Warriors 3 è arrivato, ed i fan della saga sono già la bava alla bocca. Voglio dire: un’immensa trama che va’ sin dal principio fino alle vicende di Dressrosa, una marea di contenuti, tantissimi personaggi, e tante botte. Che sia questo uno dei migliori titoli del genere musou in commercio? Vediamo insieme.

Diventerò il re dei pirati!

Tutto inizia così, con un Rufy (o Luffy nell’edizione inglese) in lacrime, ed una promessa: quella di diventare re dei pirati. Grafica 3D, ma perfettamente accostata ad un’interfaccia bidimensionale, rende la narrazione come un fumetto, mostrandoci i punti salienti della trama. Un ottimo motivo per raccontare o rinfrescare la trama a chi di One Piece si è perso qualche passaggio, perciò non disperate! La parte interessante sarà guardare questi pezzi di storia interrompersi sul più bello, così da permetterci finalmente di giocare.

Il genere di questo gioco, come già accennato, è chiamato Musou. Tipicamente giapponese, con esponenti del genere come Dinasty Warriors, il gioco mette il giocatore al centro di un’arena suddivisa in più sezioni, inondata da nemici, e lo scopo generale sarà fronteggiarli tenendo comunque conto di alcuni fattori, che possono essere la difesa di una determinata zona, la sconfitta di un alleato, e via dicendo.

La prima missione, che farà da tutorial, ci metterà nei panni di uno scatenatissimo Rufy pronto a prendere a pugni un’intera armata pur di reclutare Zoro, al momento in attesa della sua condanna a morte. Intramezzi animati, ed un’ottima giocabilità, ci porteranno alla conclusione di questa prima missione, che ci insegnerà tra l’altro uno dei molteplici possibili motivi per cui ci potremo ritrovare di fronte al game over, in questo caso il tempo. Un timer verrà infatti visualizzato a schermo, segno che dovremo salvare Zoro prima che quest’ultimo venga processato.

È solo l’inizio

Una volta capito il funzionamento del gioco, inizia il vero divertimento.
La possibilità di rigiocare i livelli nel tentativo di completare ogni sfida è appagante, e diverte. Completare un livello al 100% significherà infatti soddisfare alcuni requisiti, che richiedono, fra tutti: voto finale S, completamento sfida di turno, sconfitta del boss di turno tramite attacco speciale, completamento episodio a difficoltà hard e via discorrendo.
Completare queste sfide sbloccherà alcuni tasselli, che andranno a loro volta a completare il Diario dei Sogni (pessima traduzione del Legend Diary). Oltre a questi, otterremo anche monete di gioco, con le quali andremo a sbloccare abilità per i vari personaggi.
I livelli, una volta conclusi, saranno disponibili da giocare nella modalità Free Log come e quando ci pare, utilizzando qualsiasi personaggio sbloccato. Questi ultimi potranno, oltre ad imparare nuove abilità, anche crescere di livello grazie all’esperienza accumulata.
Molta carne al fuoco, come potete constatare, e certamente il divertimento non manca.
Ogni capitolo sbloccato ci regalerà anche una nuova combo. Le combo, distribuite in questo modo, sono anche un metodo intelligente per non interrompere la monotonia di gioco, molto presente in un genere come questo, caratterizzato da un inizio entusiasmante, per poi scemare nella ripetitività. Questo viene appunto limitato fornendo nuove combo di attacco al giocatore, che avrà quindi tempo per impararle e riconoscere le nuove che gli vengono date.
La componente single player è davvero ben fatta, ma non per questo dovremo accontentarci nel giocare in singolo.
È possibile infatti richiedere del supporto online semplicemente schiacciando il tasto del pad, qui utilizzato stranamente al posto del classico Start, prima di accedere ad un livello. In questo modo potremo farci aiutare da altri giocatori online, ammesso di essere in possesso di una sottoscrizione al Playstation Plus, richiesta anche per la modalità Online dove sarà invece possibile sfidare altre crew. Se invece avete dei grandiosi amici capaci di apprezzare il genere, sarete felici di sapere che il titolo presenta una componente co-op in locale, in schermo condiviso, regalandovi piacevoli momenti di mazzate in compagnia.

Tutto fantastico, ma… i difetti?

I difetti ci sono, forse marginali, ma comunque degni di essere citati.
L’interfaccia di gioco non sembra ben congegnata, a partire dalla primissima fase di avvio, in cui il titolo chiederà sin da subito cosa fare con il savegame, se crearlo o caricarlo. Non solo, il titolo ha la possibilità di salvare anche sul PSN, ma verrà chiesto al giocatore di salvare e caricare anche dopo aver già effettuato questa scelta giusto poco prima, ma per quanto riguarda il savegame presente su console, e non online.
Strano da spiegare, impossibile da capire il perché di questa scelta.
Parlando di scelte, un’altra particolarmente incomprensibile, è quella di non fornire un doppiaggio inglese. Sono a conoscenza del fatto che molti fan non saranno affatto dispiaciuti dal doppiaggio giapponese, anzi, e per molti già questo vale l’acquisto del titolo. Tuttavia, alcuni che l’inglese lo comprendono senza problemi, potrebbero rimanere stizziti dall’essere costretti a deconcentrarsi durante il gioco pur di capire ciò che i personaggi stiano dicendo, andando per l’appunto a leggerne i sottotitoli.
Purtroppo nulla da dire riguardo le musiche, mediocri e ripetitive, a metà tra un genere rock misto a jazz, di certo non di nota.

Conclusione

One Piece: Pirate Warriors 3 risulta divertente, variegato, ed in conclusione un titolo veramente valido. Riesce ad offrire un’incredibile varietà di contenuti, la trama non è venuta meno, risultando anzi una delle più complete, offrendo anche una buona sfida per chi volesse completarlo al 100%. Alta rigiocabilità e multiplayer locale ed online infine completano il tutto, rendendone l’esclusiva un successo che va’ ad arricchire l’offerta Playstation.