Recensione One Hundred Ways
di: Federico LelliTorniamo nel mondo indie con un altro puzzle game, questa volta opera dei ragazzi di Sunlight Games, uno studio che ha sede a Colonia.
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Cento Modi per essere mediocri
Le premesse sono sempre quelle: nel panorama indie giochi originali se ne vedono raramente e con l’apertura delle console anche ai progetti minori la qualità è andata a disperdersi molto velocemente, intasando il marketplace di una lunga serie di prodotti nati su PC o, peggio ancora, su mobile.
One Hundred Ways arriva su console proprio dopo essere passato da queste due piattaforme e ci arriva con qualche piccolo miglioramento e alcuni livelli esclusivi, per un totale di 133 puzzle.
Il nostro compito sarà quello di portare una pallina che si muove da sola dal punto A al punto B usando le risorse e i mezzi a nostra disposizione per evitare gli ostacoli all’interno di un percorso che ricorda vagamente le macchine di Rude Goldberg. La natura automatica di queste macchine rende interattiva solo la parte di preparazione, che è il vero puzzle da risolvere: il posizionamento dei vari strumenti nel nostro inventario è infatti fondamentale per determinare i movimenti della pallina.
Un breve tutorial che si dipana nei primi 10 livelli ci spiega gli oggetti a nostra disposizione e il modo in cui usarli; questi strumenti saranno sempre contati e determinati dal livello che andremo ad affrontare, limitando le eventuali soluzioni del livello quasi sempre ad una sola soluzione.
L’interfaccia terribile, molto più adatta ad uno schermo touch o ad un mouse non aiuta la fase di preparazione, dove girare tra i menù e cercare di sistemare correttamente i vari oggetti a disposizione nella plancia di gioco sarà spesso molto più difficile rispetto a capire cosa fare per portare correttamente la pallina a destinazione.
Nessuna soddisfazione neanche dal reparto tecnico che graficamente offre un 3D troppo semplicistico, sempre la stessa canzone in loop e una serie di animazioni (quando la pallina interagisce coi vari strumenti e ostacoli) davvero carente. Per far capire la sufficienza dei programmatori, la console non rileva correttamente neanche il nome del gioco nella dashboard.
One Hundred Ways è l’ennesimo prodotto creato in maniera mediocre da persone mediocri e introdotto in un mercato che non dovrebbe essere neanche raggiunto da questo tipo di sviluppo (e anche su mobile farebbe probabilmente una brutta figura). Non vale i 10 euro che chiede.