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Recensione OlliOlli

Playstation Vita, ce l’abbiamo tra le mani da un po’ di tempo con risultati spesso misti: molti la usano per giocare in portabilità, altri la vedono più efficace col remote play a fianco della PS4, altri ancora l’hanno rivalutata grazie alle offerte mensili del PS Plus e non manca chi la apprezza per il supporto dei giochi indie, gli unici che sembrano ancora uscire con soluzione di continuità sulla sfortunata console Sony. OlliOlli, prodotto dallo studio indipendente inglese Roll7, si rivolge soprattutto all’ultimo target di utenza e porta sulla PS Vita un titolo sportivo dinamico e coinvolgente che sicuramente saprà catturarvi sin dalla prima schermata.

di: Federico Lelli

Playstation Vita, ce l’abbiamo tra le mani da un po’ di tempo con risultati spesso misti: molti la usano per giocare in portabilità, altri la vedono più efficace col remote play a fianco della PS4, altri ancora l’hanno rivalutata grazie alle offerte mensili del PS Plus e non manca chi la apprezza per il supporto dei giochi indie, gli unici che sembrano ancora uscire con soluzione di continuità sulla sfortunata console Sony. OlliOlli, prodotto dallo studio indipendente inglese Roll7, si rivolge soprattutto all’ultimo target di utenza e porta sulla PS Vita un titolo sportivo dinamico e coinvolgente che sicuramente saprà catturarvi sin dalla prima schermata.

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L’approccio al gioco è rapidissimo: il menù iniziale è infatti una pura formalità che distingue solo tra gioco, opzioni e tutorial che ci spiega i comandi fondamentali, lasciando agli obiettivi dei primi capitoli della carriera l’onere di approfondire il sistema di funzionamento delle combo e dei trick. Come ogni indie che si rispetti il titolo ha delle contaminazioni differenti, tutte legate a generi che hanno fatto la storia, in questo caso siamo molto vicini ad un platform bidimensionale side scroller con l’aggiunta di un sistema di trick decisamente curato. Il fatto che lo skater vada avanti da solo potrebbe assimilarlo anche ad un endless runner ma il fatto che la fine del livello sia sempre a portata di mano rende automaticamente ogni stage un banco di prova uguale per tutti ottimo per confrontare i propri punteggi e tempi.

I controlli prevedono l’uso dello stick sinistro per saltare (dove ogni direzione o rotazione crea un trick differente) o per agganciare un grind mentre il tasto X serve per atterrare correttamente, all’equazione si aggiungono i dorsali L e R per effettuare le rotazioni e per aumentare le varianti di trick e grind. I grind sono inoltre l’unica possibilità per concatenare lunghe combo data l’assenza dei manual dal libro dei trick ma il sapiente level design ci offrirà sempre una possibilità tramite una ringhiera o una sporgenza quando ce ne sarà la necessità.
Un sistema che sembra semplice ma che offre un numero esagerato di mosse da variare e che richiede un tempismo estremo per essere padroneggiato: OlliOlli è infatti uno di quei giochi dove ogni movimento va calcolato con estrema pazienza, dove prendere i 5 obiettivi di ogni stage richiede quasi sempre una pianificazione dettagliata. Ottima la portabilità grazie alla brevità degli stage e alla velocità del gioco, anche se la frustrazione vi porterà a ritentare l’ultimo stage all’infinito e ogni volta sarà “l’ultima volta”.

Oltre alla carriera, che offre 5 mondi con 10 stage ognuno, ogni giorno c’è la possibilità di gareggiare online in una competizione particolare: “The Daily Grind” con un livello da affrontare solo ed esclusivamente grindando. La particolarità della sfida è che abbiamo la possibilità di provare quante volte vogliamo ma un unico tentativo per stabilire il punteggio, che rende la competizione molto più intensa. Per i più estremi una volta completati tutti i livelli c’è inoltre la possibilità di giocare al “Radical Mode”, una modalità dove è richiesto un tempismo perfetto per tutti i grind e gli atterraggi.

Sul piano grafico OlliOlli vanta una pixel art ben curata che non ha problemi a rendere distintivi gli ostacoli di gioco o i fondali dei vari stage anche grazie alla visuale molto lunga che offre un buon colpo d’occhio, essendo tutto in scala però ne soffrono un po’ lo skater e il suo skate che, limitati a pochi pixel, hanno animazioni a volte difficili da identificare. Abbandonato il binomio skate/rock di molte altre produzioni di questo genere, il titolo offre una selezione di tracce strumentali che vanno dallo smooth jazz all’elettronica.

GrindaGrinda

OlliOlli è un gioco rapido e di facile fruizione ma che saprà ripagarvi con tante ore di entusiasmante frustrazione, quella buona, tipica dei giochi di una volta. Se escludiamo gli scarsissimi sottotitoli in italiano (impostate direttamente la lingua in inglese) si fa fatica a trovare pecche in un prodotto di questo tipo: un titolo indie ben confezionato che trovate nello store al prezzo forse un po’ eccessivo di 9.99€.