Recensione Ninja Gaiden 4
di: Francesco PellizzariDalle ombre degli 8 bit al sangue dell’era moderna, Ninja Gaiden è sempre stato il racconto di un uomo in guerra con il destino. Ryu Hayabusa, ultimo erede del clan del Drago, ha attraversato decenni di battaglie contro demoni, imperi e, infine, contro sé stesso. Negli anni ’80 la sua storia nacque su NES come un’avventura epica, poi divenne leggenda nel 2004, quando Team NINJA riportò in vita la saga trasformandola nel più feroce action moderno. Ma ogni vittoria lasciava cicatrici: in Ninja Gaiden 3, la lama che gli aveva dato potere lo maledisse, consumando il suo corpo e la sua anima. Ora, in una Tokyo spezzata e piovosa, il silenzio del drago è infranto da una nuova voce. Un giovane ninja, Yakumo, raccoglie l’eredità di Ryu Hayabusa per combattere una minaccia che la storia credeva estinta. Annunciato durante l’evento Xbox Developer Direct 2025 e sviluppato congiuntamente da Team Ninja e PlatinumGames, Ninja Gaiden 4 segna il ritorno di una delle saghe più influenti nella storia degli action game. Dopo oltre dieci anni di silenzio, la serie che ha definito il concetto stesso di difficoltà “giusta” torna con un capitolo che mescola tradizione e modernità, precisione tecnica e narrazione drammatica.
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Un’eredità che continua
Ambientato in una Tokyo futuristica abbandonata e corrotta dalla “Pioggia di Miasma”, il gioco si colloca cronologicamente dopo gli eventi di Ninja Gaiden 3. La metropoli è ora una città spettrale, inghiottita dal caos e dal decadimento, dove le rovine dei grattacieli si mescolano a strutture cyberpunk e resti organici di antiche battaglie. La causa di questa rovina è l’Ordine del Drago Divino, una setta religiosa che custodisce il sigillo del Drago Oscuro e che, nel tentativo di risvegliare antiche divinità, ha liberato un’energia corrotta che contamina ogni cosa. Il nuovo protagonista principale di questo capitolo, Yakumo, appartiene al misterioso Clan Raven. Giovane ma già esperto nel combattimento, padroneggia la Forma Corvo di Sangue, una tecnica ninja proibita che gli consente di manipolare il sangue, il proprio e quello dei nemici, per mutare le proprie armi e creare attacchi di potenza devastante. Se il fatto di vedere come protagonista principale il succitato Yakumo potrebbe allertare i fan storici del franchise, non preoccupatevi, giacché Ryu Hayabusa, il leggendario eroe della saga, torna in Ninja Gaiden 4 come personaggio giocabile e figura narrativa di raccordo. La sua presenza non è marginale: Ryu accompagna Yakumo in momenti chiave della storia, incarnando la saggezza e la freddezza che solo un ninja veterano può possedere. Il rapporto fra i due ricopre un ruolo centrale nella storia, che non vogliamo rovinarvi. La trama ruota attorno alla lotta per spezzare la maledizione del Drago Oscuro e porre fine alla corruzione generata. Durante la sua missione, Yakumo affronterà i fanatici dell’Ordine del Drago Divino e orde di demoni tornati in vita, in un crescendo di scontri che culminano in un conflitto tra fede, vendetta e sopravvivenza.

Un ninja per tutti
Il sistema di combattimento è il vero protagonista di Ninja Gaiden 4. Team Ninja e PlatinumGames hanno unito la loro esperienza per creare un gameplay veloce, brutale ma perfettamente leggibile. Ogni scontro è un balletto di morte in cui il tempismo e la conoscenza dei pattern nemici contano più della forza bruta.Yakumo dispone di uno stile di lotta inedito, un mix tra agilità acrobatica e potenza sanguinaria. La Forma Corvo di Sangue, attivabile tenendo premuto il grilletto sinistro, trasforma il ninja in una macchina da guerra, consentendogli di sfruttare il sangue come arma viva: proiettili organici, artigli estesi, onde d’urto e parate “emorragiche” che assorbono energia dai nemici. Nonostante il sistema di combattimento sia estremamente accessibile, risulterà difficile da padroneggiare alla perfezione, a meno che non vi si dedichi il tempo necessario per assimilarne ogni sfaccettatura. Partendo da attacchi deboli per poi passare agli attacchi pesanti, è possibile dare vita a combo sempre più devastanti e violente; il gore è bene che lo sappiate, non mancherà in questo quarto capitolo di Ninja Gaiden. Smembramenti, amputazioni, decapitazioni e altre esecuzioni estremamente violente saranno parte integrante del combat system. Modello di combattimento che non premierà il premere forsennatamente tasti a caso, ma richiederà al giocatore una precisa conoscenza delle tecniche e abilità acquisite nell’avanzare dell’avventura, l’utilizzo delle parate, dei contrattacchi e delle schivate. Una danza mortale che solo impegnandoci a fondo porteremo a termine. Per utilizzare le mosse più devastanti, è necessario fare ricorso all’energia spirituale del nostro personaggio; energia che si ricarica col tempo, causando danni agli avversari e eseguendo le fatali mosse finali. Come se ciò non bastasse, caricando un apposito indicatore è possibile entrare in stato di frenesia che ci permetterà di eseguire uccisioni istantanee, oppure eseguire l’attacco finale “Tripudio di Sangue” che ucciderà immediatamente tutti i nemici nel raggio d’azione e provocando gravi danni agli enormi boss immancabili. Nei panni di Yakumo avremmo accesso a 4 armi differenti che andranno anche a modificare le varie tecniche e combo annesse, il tutto accessibile facilmente con la pressione della croce direzionale. Alternare l’arsenale durante una combo significa anche riuscire a scardinare le difese più coriacee e prolungare la mattanza di nemici. Descrivervi minuziosamente tutto il sistema di combattimento sul quale si basa l’economia di gioco, lo capirete anche voi, sarebbe alquanto lungo. Vi assicuriamo che ognuno riuscirà a trovare lo stile che meglio si adatta alle proprie esigenze. L’iconico Ryu Hayabusa resta invece fedele al suo arsenale classico, basato sulla katana Dragon Sword, sull’utilizzo dei Ninpo e sulle tecniche storiche come l’Izuna Drop e altre. La possibilità di passare da Yakumo a Ryu in sezioni specifiche della campagna arricchisce l’esperienza, creando un’alternanza tra due stili complementari: l’uno fluido, sperimentale e aggressivo, l’altro preciso, letale e calibrato.

Durante la nostra missione, accedendo ai terminali DarkNest o interagendo con le statue del fabbro Muramasa, sarà possibile acquistare oggetti di consumo curativi o che temporaneamente aumentano il nostro attacco o la nostra difesa. Sarà inoltre possibile avere accesso ad incarichi secondari, i quali, una volta portati a termine, ci premieranno con denaro, punti esperienza e talvolta accessori come amuleti o collane in grado di modificare alcuni parametri statistici del nostro personaggio. La moneta virtuale che utilizzeremo nel gioco, le Ninja Coin, potranno essere spese da Yakumo presso il mentore dei Karasu, Tyran per imparare nuove mosse e tecniche. Ryu Hayabusa dal canto suo, per far proprie nuove abilità e tecniche, dovrà trovare le relative pergamene sparse lungo i livelli. L’esperienza acquisita durante gli scontri ci permetterà di imparare nuove combo dalle armi possedute, in modo da ampliare il nostro moveset. Inoltre, se vi sentite estremamente coraggiosi, esplorando i vari livelli di gioco, è possibile imbattersi nei portali per il Purgatorio, un’interessante modalità di attacchi ad ondate, dove in base alla difficoltà da noi scelta vi saranno ricompense differenti. Una volta varcata la soglia del portale, ci verrà chiesto di scommettere o meno un quantitativo della nostra vita, che va da zero (quindi barra vitale piena) ad un 15, 30, 50 o 75 per cento in meno, aumentando anche il numero di ondate che dovremmo affrontare. Come premio riceveremo svariate Ninja Coin e punti esperienza.

Difficile il giusto
Fin dal primo capitolo, Ninja Gaiden è stato sinonimo di difficoltà estrema. Ma in questo nuovo episodio, la sfida non è più punitiva, bensì educativa. Ogni errore nasce da una decisione del giocatore, non da un’ingiustizia del gioco. Questa nuova mentalità di approccio inserita dagli sviluppatori permette a tutti i videogiocatori, siano essi esperti degli hack and slash, o alle prime armi di sperimentare, di apprendere ed assorbire l’intero combat system, talmente evoluto e variegato che all’inizio potrebbe spaventare. La difficoltà Eroe consente di imparare le basi senza frustrazione, grazie a un sistema di assistenza automatica che difende dai colpi mortali. Chi invece cerca l’esperienza autentica può cimentarsi con le modalità Hard o Master Ninja, dove ogni scontro diventa un test di abilità e concentrazione. L’innovativo sistema di difficoltà dinamica permette inoltre di modificare il livello di sfida in tempo reale, una soluzione che mantiene costante la tensione senza costringere a ripartire da zero.

Tokyo: un mondo vivo e morente
La Tokyo di Ninja Gaiden 4 è tanto affascinante quanto ostile. Le luci al neon filtrano tra edifici corrosi, e il vento porta con sé frammenti di un mondo che sta letteralmente disfacendosi. L’ambiente non è solo sfondo estetico: è un nemico attivo. Strutture che collassano, strade che si deformano, piogge acide che scivolano addosso alla pelle del protagonista. Questa dinamica ambientale, oltre a restituire un forte senso di pericolo, introduce elementi di gameplay platform: Yakumo può correre sui muri, dondolarsi tra i palazzi con un gancio ninja, scivolare su binari sospesi e usare l’agilità per scoprire percorsi alternativi e aree segrete. Ogni scenario nasconde reliquie, sfide opzionali e missioni secondarie che arricchiscono la progressione.

Sul fronte tecnico, Ninja Gaiden 4 si conferma un progetto ambizioso. Su Xbox Series X offre una resa visiva solida con modalità performance a 60 FPS e grafica a 30 FPS, mentre il supporto fino a 120 FPS garantisce un gameplay ultra fluido su piattaforme compatibili. Le versioni PC sfruttano il motore DirectX 12 con AMD FSR, caricamenti rapidissimi su SSD e ottimizzazione per dispositivi portatili come Steam Deck e ROG Ally. La direzione artistica combina elementi cyberpunk e mitologia giapponese, in un contrasto costante tra antico e moderno, carne e metallo, spiritualità e violenza. Le animazioni dei personaggi sono più fluide e credibili che mai, e le battaglie vengono esaltate da una colonna sonora che fonde chitarre metal, sintetizzatori e percussioni taiko, adattandosi dinamicamente all’intensità dello scontro. Gli effetti sonori sono eccellenti, coi nemici che imploreranno pietà mentre li priveremo dei propri arti, il suono dei colpi parati od il clangore della nostra lama che coccia contro le armature nemiche sono molto credibili. Ogni impatto ha un peso differente a seconda del materiale colpito: la lama che affonda nella carne produce un suono sordo e viscerale, mentre il rimbalzo contro una corazza o una lama avversaria genera una vibrazione metallica modulata in tempo reale. I nemici sono tanti, vari e letali. Alcuni di loro indossano armature che ricordano da vicino i mecha giapponesi degli anime anni 80, quali Gundam e Patlabor. Immancabili gli scontri con diavoli, demoni ed ogni mostro la mitologia nipponica possa partorire: le boss fight sono quasi sempre evocative e impegnative. Non si può che rimanere soddisfatti dal connubio Team NINJA – PlatinumGames.

A me il controllo
Un’attenzione particolare è stata riservata all’accessibilità. Ninja Gaiden 4 include la rimappatura completa dei controlli, layout alternativi per mancini, impostazioni di contrasto elevato, sottotitoli personalizzabili e un’opzione di auto interazione per rendere l’esperienza più fluida senza compromettere la sfida. La modalità Addestramento, accessibile in qualsiasi momento dal menu di sistema, consente di esercitarsi su combo, tecniche e armi, con pratici video dimostrativi a corredo, mentre la funzione riprova dal Checkpoint facilita i tentativi durante le boss fight più difficili. Gli unici difetti che abbiamo ravvisato in fase di recensione sono una telecamera a volte troppo “movimentata” che ci ha impedito la corretta lettura degli attacchi avversari e la difficoltà un tantino tarata verso l’alto di alcuni scontri coi nemici o boss più impegnativi. Ma nulla che possa in alcuna maniera intaccare la bontà dell’opera che abbiamo preso in esame. Durante la nostra prima run, della durata di una ventina d’ore non abbiamo trovato altre criticità in grado di inficiare la qualità del titolo preso in esame. Una volta terminata la vostra avventura, sappiate che sbloccherete diverse modalità aggiuntive, in modo da aumentare la longevità e la rigiocabilità di Ninja Gaiden 4. Sappiate inoltre che per la vera sfida così com’è stata concepita dagli sviluppatori, dovreste affrontare l’intero gioco alla difficoltà massima, buona fortuna!

Considerazioni finali
Ninja Gaiden 4 è un ritorno in grande stile, una fusione riuscita tra l’eleganza di Team NINJA e la spettacolarità di PlatinumGames. Con un sistema di combattimento profondo, un protagonista inedito e un mondo che vive e muore insieme al giocatore, questo nuovo capitolo riesce a onorare la leggenda di Ryu Hayabusa pur aprendo la strada a una nuova generazione di ninja. Non è solo un sequel: è una rinascita, un manifesto di come si possa reinventare un’icona senza tradirne l’anima. Ninja Gaiden 4 è, a tutti gli effetti, una lezione di design e disciplina. Vogliamo ringraziare Xbox per averci fornito il codice di gioco per la recensione.