Recensione Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections
di: Marco LicandroNaruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections è l’ultimo arrivato della celebre serie ninja, che grazie a spettacolari battaglie, numerosissimi personaggi giocabili, un gameplay divertente, e persino una storia inedita di Boruto, proverà nuovamente a fare felici i suoi fan. È l’edizione definitiva?
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Varie modalità di gioco
Se avete giocato i precedenti Ultimate Ninja Storm, sapete già a cosa andrete incontro. Naruto è una delle saghe shonen più famose, che ha potuto sfornare giochi su giochi basati sul suo universo. Anche quest’ultimo riuscirà ad intrattenere i fan grazie a svariate modalità che vedremo in seguito.
– La modalità storia, suddivisa in 8 capitoli, narra l’intera storia di Naruto e Naruto Shippuden, dall’apparizione della volpe a nove code, fino alla quarta guerra mondiale dei ninja. Potremo scegliere con quale capitolo iniziare ma con una particolarità: questa volta il passato è stato cancellato, ed i ninja non possono vivere senza i loro ricordi. Per questo motivo dovremo rivivere nuovamente le intere vicende, sapendo che le battaglie possono essere più vivaci di quanto inizialmente ricordassimo.
La modalità storia prevede sì un mix tra narrazione, con immagini prese dall’anime, e fasi di lotta, ma quest’ultima a volte è strutturata su più parti, rendendo gli scontri una gioia per gli occhi. Non sempre bisognerà infatti semplicemente sconfiggere l’avversario, ma a volte sembrerà di trovarsi di fronte ad un gioco d’azione con la sua modalità avventura, grazie a schemi dove il nemico avrà alcune tattiche specifiche che dovremo analizzare e memorizzare così da parare gli attacchi, muoverci di conseguenza, ed arrivare così alla vittoria.
– La storia inedita di Boruto, basata su storie e disegni di Masashi Kishimoto, è esattamente ciò che promette, introducendo una nuova avventura dove Boruto acquisterà per la sorella un nuovo gioco, Ninja Heroes, per realtà virtuale. Una volta dentro, inizierà a giocare in questo universo videoludico basato sui personaggi conosciuti a tutti, scegliendo il proprio avatar (Boruto sceglierà appunto suo padre) e lottando in svariati incontri per tutta la durata di questa modalità, riducendosi nuovamente ad allungare il brodo. Bisognerà pur avere una motivazione per farlo, no?
Questa storia speciale inizierà finalmente a sbocciare quando Boruto smetterà di giocare, ponendo fine ai combattimenti senza sosta, e mostrando una trama più interessante di fondo, pur rimanendo alla fin fine una sorta di spin-off.
– Il multigiocatore, infine, rimane la modalità per eccellenza, che garantisce scontri spietati verso il mondo intero, a patto che vogliate mettervi alla prova! Se invece il mondo non fa per voi, e volete semplicemente una sfida con i vostri amici, avrete un roaster di 130 personaggi (da specificare che vengono contati alcuni ripetuti ma con varianti extra) provenienti da Naruto, Naruto Shippuden, e Boruto, ognuno con le proprie abilità.
Vale la pena?
Inizia qui il punto debole del titolo, riguardante appunto le novità relative al gameplay vero e proprio.
I videogiochi di Naruto propongono sempre la stessa salsa, aggiornandosi per quanto riguarda le grafiche e le animazioni, e aggiungendo personaggi al roaster già vasto, ma alla fin fine ripropone quanto già visto, ancora ed ancora, in una maniera più simile a FIFA di quanto ci si potrebbe aspettare.
Dopo ben 4 Ultimate Ninja Storm, questo Connections continua a fare ciò che ha sempre fatto, senza innovare o cambiare la formula. Il battle system è, assolutamente, lo stesso di sempre, praticamente invariato.
Sarà possibile giocare con i comandi normali, utilizzando esattamente lo stile e le mosse alle quali siete abituati, o se siete nuovi alla saga (o semplicemente non avete voglia di una sfida) potete utilizzare i comandi semplificati. Questi ultimi sono in assoluto la morte del gioco, visto che le svariate combo, già basiche di loro, vengono praticamente annullate e sostituite dalla pressione continua di un solo pulsante.
Non ci sarà bisogno di svariati pulsanti per caricare il chakra, o per scagliarci verso l’avversario, nè per effettuare combo. Dovremo semplicemente pigiare ripetutamente lo stesso tasto, ed il gioco si comporterà di conseguenza basandosi sulla posizione dei personaggi, effettuando combo da 20 attacchi senza sbattere ciglio, ma permettendo sicuramente un effetto decisamente scenico grazie alle spettacolari battaglie ricche di effetti ed animazioni degne dell’anime.
D’altronde, l’intera modalità storia non è che l’ennesimo pretesto per rivedere e rigiocare quanto già visto e conosciuto fino ad ora. Gli oggetti collezionabili che sbloccheremo sono anche questi dei pretesti per occupare il tempo, così come lo sono le sfide extra poste ad inizio battaglia, che ci sproneranno nell’eseguire quanto specificato (come può esserlo terminare con il 60% rimanente di vita, o effettuare mosse specifiche) così da ottenere alcune immagini o name tags da collezionare. A fine sfida, sarà possibile reagire a quanto appena visto/giocato con una emoji ninja dalle varie emozioni, il tutto per una ragione a me ancora sconosciuta. Quasi fosse un sondaggio, una volta fatto potremo vedere in percentuale ciò che la comunità ha votato, così da scoprire l’emozione generale provata dagli altri giocatori su una parte della storia che ben conosciamo.
A parte questo, lo stile delle battaglie, le mosse, e lo stile rimarranno invariati, riproponendo quanto già visto senza sorprendere né innovare, e persino nonostante la mole enorme di personaggi, spesso ci si troverà ad effettuare le stesse identiche mosse ma con animazioni leggermente diverse. Essendo la serie di Boruto attualmente in corso, ci si aspettava forse qualche personaggio in più relativo alla nuova saga, ma con mio disappunto ritroviamo semplicemente gli stessi personaggi di Naruto, con una skin adulta, senza effettivamente aggiungere carne al fuoco.
La cosa che tuttavia più mi irrita, e a questo punto è proprio un fastidio, è come il titolo non sembra essersi evoluto nel 2023, rimanendo ancorato come interfacce nonché motore di gioco al 2008.
Immensi bottoni con scritte giganti, caricamenti visibili in percentuale con tips a tutto schermo, tutorials che sembrano praticamente interi manuali a schermo che ci inonderanno per le prime ore di gioco. Capisco che per giocare sia necessario un tutorial per apprendere le complesse meccaniche di combattimento, ma non è possibile che ancora oggi bisogna praticamente interrompere l’azione per leggere a fondo, e con varie descrizioni, pagine e pagine di tutorial, ricche di icone di pulsanti, nella speranza di ricordarci tutto al momento dell’azione.
Nei primi minuti di gioco leggeremo così tante mosse e bottoni da memorizzare, che da redattore sono quasi entrato in modalità rage quit, e ho dovuto mettermici di pazienza per poter apprendere quanto illustrato e successivamente metterlo in pratica. Inutile dire che questi ritmi lenti, alternati da azione frenetica, non si addicono assolutamente ad un gioco che continua imperterrito a riproporre la stessa solfa senza riuscire neppure a cambiare il menù di gioco.
È sicuramente vero che i Giapponesi hanno da sempre preferito dei tutorial dettagliati dove l’azione viene completamente interrotta, ma qui parliamo di intere pagine di testo, non solo per i combattimenti ma anche entrando in un qualsiasi menù di gioco, che avendo una sua logica inedita questa dovrà quindi essere spiegata al giocatore. Che fatica giocare.
La modalità storia, nonostante tutto, è quella che più mi è piaciuta, grazie a battaglie più strutturate e divertenti, terminando con una sequenza di QTE che ti tiene sull’attenti durante le cinematiche adrenaliniche. Ma per quanto riguarda ciò che è solo storia, senza combattimenti, anche qui il gioco delude mostrando immagini a bassa, bassissima risoluzione, alternate ad altre chiaramente prese dal motore grafico che invece sfoggia dei modelli poligonali ad alta qualità, il tutto pervaso da un effetto rumore e filtri da film anni 50 in movimento così da cammuffare la bassa qualità complessiva pur non riuscendo effettivamente nell’intento.
La cosa che mi sorprende è anche qui la mancanza completa della storia riguardante Boruto, visto che il gioco sembra fermarsi agli eventi di Naruto Shippuden, mancanza che forse è in assoluto la più grande e che illude il giocatore per via del titolo nel poter avere di più sulla nuova generazione, anziché tornare sulla vecchia all’infinito.
Considerazioni finali
Pensavo di poter passare del tempo di qualità assieme al nuovo Ultimate Ninja Storm, ma così non è stato. L’introduzione al gioco è delle peggiori per via di manuale a schermo cammuffato da tutorial che bombarda il giocatore costringendolo a leggere per tutte le fasi iniziali del gioco, oltre ad un menù ed un sistema di gioco stantio e che fa fatica ad esistere nel 2023. Il gioco ripropone quanto già visto con delle belle animazioni, livelli di gioco, e personaggi, ma questo non basta per togliere la polvere da una serie che ormai dovrebbe aggiornarsi e rinnovarsi, in particolare visto che il comparto grafico, seppur valido, non arriva alla bellezza dei combattimenti visti in altri giochi come Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles sviluppato dallo stesso team, o probabilmente (a giudicare dal gameplay visto) il nuovo Jujutsu Kaisen: Cursed Clash in arrivo il prossimo anno.
Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections effettua quindi, per così dire, il compitino, riproponendo quanto già visto ad un prezzo pieno, anche più che pieno visto che la edizione ultimate che include il season pass arriva a costare 94,99€. A questo punto, nonostante l’amore per la saga, per il Giappone, e per i videogiochi basati sugli anime, non mi sento in grado di dare al titolo più della mera sufficienza, sperando che CyberConnect2 riesca a dare nuova ninfa alla serie gettando l’ancora con il passato, visto che il potenziale ce l’ha eccome.