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Recensione MXGP3

di: Luca Saati

A poco più di un anno di distanza dal lancio di MXGP2, Milestone ritorna con il nuovo capitolo della serie con la licenza ufficiale del mondiale del motocross con piloti, moto e piste della stagione 2016. Disponibile da qualche giorno su PS4 e Xbox One, MXGP3 parte dalla base posta in essere dal suo predecessore apportando pochissime novità a una formula di gioco molto tradizionale per chi ha già giocato altri titoli sviluppati dalla software house milanese. Vediamo come se la cava MXGP3.

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Niente di nuovo… o quasi

Buttando uno sguardo al menù di gioco di MXGP3 si nota facilmente come non ci sia nessuna novità rispetto la scorsa edizione dal punto di vista dei contenuti, anzi manca qualcosa. Real Events e Stadium Series sono infatti spariti, e adesso di nuovo troviamo solo la modalità Compound. Si tratta di una modalità accessoria che vi permette di destreggiarvi con una moto su un circuito aperto così da fare un po’ di pratica. Non mancano all’appello invece le modalità classiche come la Gara Veloce, il Gran Premio, Campionato, il Monster Energy FIM Motocross of Nation e, ovviamente, la Carriera.

Quest’ultima presenta la medesima struttura dello scorso anno con la possibilità dunque di gareggiare per un team già esistente o il proprio team personale partendo dall’MX2. In quest’ultimo caso vi sarà possibile firmare un contratto con uno sponsor per ottenere più crediti da spendere nell’acquisto di una nuova moto o nel potenziamento della stessa acquistando nuove parti che ne migliorano le caratteristiche. Ritorna anche la personalizzazione estetica sia del proprio mezzo che del proprio pilota con numerosi oggetti tra cui scegliere, si parla di oltre 300 componenti provenienti da oltre 75 brand. Chi ha già giocato MXGP2 e gli altri giochi di Milestone si troverà praticamente a casa con la modalità carriera di questo nuovo videogioco dedicato al motocross. Niente di nuovo insomma e, come per lo scorso anno, niente di entusiasmante visto che si tratta di affrontare una serie di gare una dopo l’altra.

A chiudere il cerchio dal punto di vista dei contenuti troviamo un comparto online che vi permette di unirvi a una partita già esistente o di crearne una nuova di zecca modificando i vari parametri messi a disposizione.

Salti nel fango

Il feeling pad alla mano con MXGP3 è il medesimo dello scorso anno. Vi troverete quindi dinanzi a un gioco altamente scalabile con la possibilità di attivare gli aiuti per un’esperienza molto più arcade o di disattivarli per qualcosa di più realistico e sicuramente più soddisfacente. Bisognerà quindi gestire con attenzione il peso del proprio pilota sulla moto per ottenere prestazioni degne di nota. Da segnalare quest’anno la presenza delle condizioni meteo dinamiche con ripercussioni sul terreno di gioco che rendono le gare più imprevedibili e divertenti da giocare. Qualche passo in avanti dell’intelligenza artificiale che, rispetto l’anno precedente, è più cosciente della presenza del nostro pilota sulla pista. Tuttavia l’aumentare del livello di difficoltà non rende l’esperienza di gioco più profonda e impegnativa visto che vi basterà potenziare la moto per competere alla pari con gli avversari controllati dall’intelligenza artificiale. Qualche imperfezione anche dal punto di vista fisico con la moto che talvolta si rende protagonista di improbabili acrobazie quando prende un dosso sbagliato, niente di grave comunque visto che si tratta di effetti sporadici.

MXGP3 segna il passaggio della serie all’Unreal Engine 4 che offre un’esperienza visiva piuttosto piacevole pur essendo presenti alcune magagne tipiche dei giochi Milestone. Buoni i modelli poligonali delle moto così come la resa del terreno, delle condizioni meteo e degli effetti sulla pista. Da rivedere invece le animazioni del pilota, gli elementi di contorno della pista e i caricamenti eccessivi e troppo lunghi. Sporadici i cali di frame rate che abbiamo avvertito solo in un paio di piste specifiche. Buono infine il comparto sonora che fa finalmente un passo in avanti.

Commento finale

L’assenza di novità rilevanti rispetto l’edizione dello scorso anno vanno a pesare sulla valutazione finale di MXGP3. Se possedete quindi MXGP2 potete tranquillamente saltare l’appuntamento con questo capitolo, in alternativa se siete fan del motocross e siete alla ricerca di un gioco dedicato a questo sport troverete in MXGP3 un gioco divertente. Per il prossimo capitolo però ci sarà bisogno di spingere l’acceleratore con le novità.