
Recensione Monster Hunter Wilds
di: Marco LicandroLa celebre saga di casa Capcom non ha certo bisogno di presentazioni. A meno che non abbiate vissuto in una grotta per gli ultimi 20 anni, avrete sicuramente provato o almeno visto un gameplay di Monster Hunter, titoli celebri nonché redditizi, sui quali il mondo sembra esserne ossessionato. Questa recensione parlerà dell’ultimo uscito: Monster Hunter Wilds, e sarà rivolta ai vecchi giocatori, ma soprattutto ai nuovi, affinché possiate addentrarvi nell’universo feroce e avvincente che caratterizza la saga.

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Benvenuti nelle Terre Proibite
Quando la gilda trovò un ragazzo svenuto nel deserto delle Terre Proibite, tutto cambiò. Si pensava che fossero disabitate da oltre un secolo, e invece ecco una prova tangibile e lampante che non è così. Al momento di inviare il cacciatore/la cacciatrice ad indagare su queste terre, assieme ad un gruppo di esperti compagni, tutto si sarebbero aspettati meno che scoprire antichi popoli, razze di mostri mai viste, e soprattutto un ecosistema vivo e pericoloso, con le sue regole ed i suoi misteri da scoprire.
Non potevo farvi un resoconto più conciso ma appropriato, e senza spoiler, di ciò che è la trama principale. Monster Hunter Wilds sembra strizzare l’occhio ai nuovi arrivati. Parlo di te, che non hai mai avuto il coraggio di passare le ore su uno dei numerosi titoli disponibili, probabilmente per via della difficoltà nell’introdursi al mondo di gioco. Monster Hunter Wilds presenta infatti una campagna principale intensa, interessante, e che soprattutto guida i nuovi cacciatori per una quarantina di ore, fino a che siano finalmente esperti e possano librare le loro ali cacciando per conto loro.
In compagnia del nostro compagno Felyne, di Gemma – il fabbro di fiducia, Alma – l’assistente alle missioni, Nata – un misterioso ragazzino proveniente da un antico popolo, e numerosi altri personaggi come il leader della Gilda, Fabius, e l’intera unità Astrum, ci addentreremo nelle svariate valli di gioco, ognuna caratterizzata dalle proprie caratteristiche ed intemperie, cercando di scoprire tutto su queste meravigliosi terre, e capire perché vengono chiamate proibite.

Spieghiamo il gameplay
Buttiamo giù un breve paragrafo per spiegare cos’è Monster Hunter e cosa ci si aspetta da noi. Sostanzialmente MH (in breve) è un action multigiocatore con elementi di ruolo (RPG). Il nostro cacciatore, o cacciatrice, per ordine della Gilda, andranno a perlustrare i vari luoghi per raccogliere informazioni sui mostri e catalogarli. Per “mostri” intendiamo animali fantastici di piccole e grosse dimensioni, ognuno con le proprie caratteristiche, personalità, e tipologia di attacchi. Se la gilda lo riterrà necessario, sarà opportuno cacciarli, con la possibilità di catturarli, o direttamente abbatterli nel caso rappresentino una minaccia per le popolazioni locali o per l’ecosistema.
Il giocatore avrà a disposizione svariati set di armi, ognuno con le sue caratteristiche e combo, e potrà usufruire di un’armatura e degli oggettii per avere la meglio sul o sui mostri. Una missione classica inizia con una fase di preparazione – per scegliere al meglio le armi primarie e secondarie, l’armatura, e se partecipare con più persone, una partenza – dove bisognerà attraversare il mondo di gioco per raggiungere il luogo del mostro, ed una fase di caccia – in cui si affronterà il mostro, il quale si sposterà in più zone, fino che questo venga sconfitto tramite cattura o uccisione, o nel caso di non soddisfare i requisiti della missione, che quest’ultima fallisca.

Come può fallire una missione? Ad esempio uccidendo un mostro che invece dovevamo catturare, o svenendo (finendo K.O.) per un numero prestabilito di volte, o ancora scadendo il tempo a disposizione per la caccia.
Una volta conclusa, prenderemo i vari materiali lasciati dal mostro cacciato, e con questi torneremo alla forgia per creare armi ed armature più forti, così da permetterci di cacciare mostri di livello più alto.
Questo è l’essenziale, il loop eterno che una volta preso il gusto ti cattura, e fa sì che torni sempre a giocare, o che prima di staccare ti faccia dire “dai, facciamo l’ultima”. Il fattore multigiocatore non fa altro che accentuare il divertimento, permettendo a gruppi di quattro persone online di partecipare alla caccia, anche senza necessariamente essere già amici, grazie alle stanze consigliate dove tutti possono entrare nelle missioni altrui e dare il proprio contributo.

Verso l’endgame
Qui ora troviamo invece il lettore esperto, che conosce già la saga, e che ha saltato i precedenti paragrafi per sapere cosa succede una volta arrivati all’endgame. Conclusa la campagna – la quale sarà divisa in due parti, che richiederanno indicativamente 13 ore per la prima, più guidata, e ulteriori 22 ore per la seconda, per un totale di 35/40 ore – il gioco avrà introdotto mostri temprati, nonché la creazione di armature di livello alto, ma soprattutto la possibilità di forgiare armi Artian.
Queste ultime potranno essere forgiate unendo tre pezzi raccolti dai mostri temprati, diversi a seconda del tipo di arma, e soprattutto con caratteristiche diverse. Per poter trasmettere le caratteristiche alla nostra arma, dovremo mischiare tre pezzi con la stessa caratteristica, come può essere paralisi, veleno, drago, così da fondere armi Artian uniche e personalizzate, ma soprattutto devastanti.
Il giocatore dovrà quindi farmare per poter acquisire i pezzi che gli interessano, forgiare armi Artian, e potenziare l’armatura, aggiungendo anche i gioielli, da associare agli slot arma ed armatura, che garantiscono dei boost in vari campi, nonché sperimentare con i mantelli più appropriati, e smontare le stesse armi Artian per avere componenti più rari così da sconfiggere mostri di livello altissimo.
Per giungere all’endgame dovrete superare il capitolo 6, superando quindi il livello cacciatore 40, entrando a tutti gli effetti nella fase più libera di gioco, dove potrete finalmente decidere voi cosa fare e quando, unirvi alle caccie evento o limitate, partecipare alle missioni della stanza o degli amici, creando un vincolo di collegamento, o semplicemente finendo tutte le missioni secondarie che vi siete lasciati indietro. Il mondo è vostro.

Un aspetto tecnico 50 e 50
Tecnicamente, le impressioni sul titolo sono così personali ed estreme che è difficile trovarne un compromesso.
Su console abbiamo a disposizione tre impostazioni grafiche, le solite qualità e performance, favorendo la qualità grafica ai frame per secondo e viceversa, ed una modalità introdotta nel gioco completo, e che mancava nelle due beta, che personalmente ho apprezzato moltissimo: la modalità bilanciata, fornendo il meglio dei due mondi.
Avendole provate tutte, ho trovato la modalità qualità fin troppo scattosa e non completamente soddisfacente, in particolare comparandola con le cinematiche prese da PC che a volte fanno la comparsa nel titolo, pulite e dettagliate, prima di tornare all’immagine granulosa e fin troppo nitida del gameplay.
Essendo Monster Hunter anche un gioco basato sui riflessi, la modalità Qualità non soddisfaceva personalmente le mie aspettative, e ho trovato molto meglio quella bilanciata, che a differenza di Performance, non distrugge completamente la parte visiva, e ottiene un ottimo compromesso salvo alcuni forti cali di frame nelle fasi più caotiche.

Nonostante la scelta nelle modalità grafiche, il comparto grafico sembra comunque presentare problemi. Non è raro assistere, anche durante le stesse cinematiche di gioco, ad uno sbrilluccichio di textures costante, modelli poligonali rozzi, e oggetti che appaiono e scompaiono a piacimento.
Anche lo stesso motore grafico, che sembra a volte brillare per la qualità e per il dettaglio, in particolare nei modelli dei personaggi, quando la camera si avvicina agli occhi, così da vedere ogni poro della pelle e ogni ciglia in 4K, cade poi clamorosamente in oggett casuali, spesso posizionati in bella mostra davanti un personaggio con una missione secondaria, o come già detto nelle stesse cinematiche di gioco, cosa che fa pensare ad una mancanza di pulizia da parte del team, nonché un difetto proprio del motore grafico di gioco.
Un 50% sembra infatti essere un po’ disastroso, ma l’altro 50% è così ben fatto da far chiudere un occhio.
Le valli di gioco sono estremamente curate, variegate, maestose, e bellissime a vedersi. Passando dalle piane ventose, con mostri come il Rey Dau, o il già iconico Chatacabra, alla foresta cremisi, popolata dal ballerino nonché letale Lala Barina. Il bacino petrolifero, con i suoi cambi tra fuoco e gelo che tramutano completamente l’ambiente, nonché palcoscenico della lotta con il Nu Udra.

Il level design è veramente una meraviglia, essendo questo imprescindibile per una esperienza per l’appunto selvaggia. E cos’è un Monster Hunter senza i suoi mostri, assolutamente unici ed iconici, ognuno con le sue caratteristiche ed attacchi, vero gioiello della corona, e protagonisti assoluti del titolo? Grazie ad essi affronteremo battaglie sempre diverse, sempre entusiasmanti, e soprattutto divertentissime.
Degni di nota lo sono anche la qualità delle animazioni, l’interazione con l’ambiente (sia da parte dei mostri che da parte del giocatore), la quantità industriale di opzioni tra armi, armature, utilizzo e cattura oggetti, nonché l’introduzione della nuova meccanica stile fionda che afferra rapidamente gli oggetti, anche a distanza, ed interagisce con le trappole naturali dell’ambiente.
Se tutto ciò fosse spiegato con un valido tutorial, sarebbe fantastico, ma ancora in Wilds il team giapponese non può fare a meno di vomitare testo al giocatore nelle prime ore di gioco, e aspettarsi che capisca tutto alla prima. È possibile, ancora una volta, che il modo ideale per introdurvi al mondo di gioco sia un amico esperto, o l’immancabile YouTube, forse parte integrante del titolo grazie all’enorme community, visto che spiegherà, tra le tante cose, le varie combo e tecniche utilizzabili per ogni arma, visto che l’area di addestramento non farà che solamente accennare le basi, per poi lasciare la scoperta a voi.

In conclusione
Monster Hunter Wilds rinnova la fede dei suoi seguaci creando un mondo di gioco avvincente ed entusiasmante. Seppur non perfetto, il divertimento e l’adrenalina provocati dal titolo si possono paragonare a pochi altri titoli, e se foste in dubbio sull’acquisto, vi sproniamo caldamente a provarlo.
Unitevi quindi alle 8+ milioni di persone che hanno già acquistato il titolo nelle prime settimane di lancio, e preparatevi a spendere parecchie ore cacciando mostri e sperimentando con gli (estenuanti ed innumerevoli) menù di gioco, fino a padroneggiarli. Farlo non sarà forse l’esperienza più piacevole, ma ne sarà valsa la pena.