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Recensione Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin

di: Marco Licandro

Seguito del primo Monster Hunter Stories uscito per Nintendo 3DS, la seconda revisione della versione “alternativa” della saga, prodotta sempre da Capcom, torna alla grande su Nintendo Switch con il titolo di Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin, riproponendo lo stesso stile amato dai fan con una nuova trama e personaggi, il tutto rigorosamente in HD. Vediamo insieme di cosa si tratta.

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La trama in breve

È la notte di un festival a Mahana, il villaggio centrale dell’isola di Hakolo. I Rathalos di tutto il mondo stanno svanendo. Noi saremo nipoti di Red, il cui Monstie (cosí gli umani chiamano i propri animali) era il Ratha guardiano, il venerato protettore dell’isola di Hakolo. Quando inizieremo la nostra esperienza come Rider, cavalcatori di Monstie, incontreremo Ena, una ragazza wyverniana che un tempo conosceva Red.
Per proteggere l’uovo che il Ratha guardiano le ha affidato, insieme lasceremo l’isola. Una serie di strani eventi inizieranno a verificarsi all’improvviso, e mentre cercheremo di capire cosa sta causando queste anomalie ambientali, l’uovo finalmente si schiude. Nasce un Rathalos con delle piccole ali, incapace di volare. “Quando le ali si dispiegheranno, una catastrofe si abbatterà sulla terra.”

Uova in multigiocatore

La trama di per sé è abbastanza interessante per tenerci incollati allo schermo per svariate ore, ma sarà il gameplay a fare da padrone, grazie alle sue meccaniche collaudate.
Sostanzialmente il titolo si svolge in maniera pressoché identica a quanto visto su 3DS. Dopo un’ampia fase di personalizzazione del personaggio, potremo girare per il villaggio seguendo le varie vicende così da apprendere le basi sulla trama. Dopodiché via per il mondo aperto di gioco, e subito per un dungeon. Impareremo quindi a muoverci a piedi o come riders, raccoglieremo piante e ingredienti durante il nostro cammino, e finalmente giungeremo nella tana di un mostro dove troveremo delle uova.

Le uova sono particolarmente importanti in quanto a seconda del tipo, del peso, e dell’odore, potremo avere una vaga idea del Monstie che si schiuderà una volta che riusciremo a rubarle. Perché si, per crescere ed allenare diversi tipi di Monstie dovremo effettivamente prelevarle dal fondo del dungeon, mentre sono incustodite, e potremo sceglierne solo uno visto che saranno abbastanza voluminose.

Nelle missioni di esplorazione in cooperativa, potremo però connetterci con un altro Rider da qualsiasi parte del mondo così da esplorare aree speciali ed accessibili solo tramite multigiocatore. Connettersi con amici e sconosciuti è una grande funzionalità che espande notevolmente la giocabilità e godibili del titolo, oltre ad essere un ottimo modo per ottenere uova di mostri. Ma c’è una fregatura: dovremo ottenere dei biglietti speciali d’esplorazione nel gioco per intraprendere le missioni di esplorazione cooperativa. Esistono diversi tipi di biglietti, classificati in base al livello di rarità. Se utilizzeremo un biglietto esplorazione raro, saremo in grado di ottenere uova più difficili da trovare. Per le missioni di uccisione in collaborazione, Nelle missioni di prova in collaborazione, potremo anche tentare di raggiungere diversi obiettivi mentre combatti per sconfiggere mostri specifici della missione.

Gioia a turni

Ma vi è un elemento di gioco, in particolare, che cambia e caratterizza completamente l’esperienza della saga Stories rispetto a quella principale, e questo è la lotta. Le battaglie di Monster Hunter Stories 2 sono ben differenti rispetto a quelle di un qualsiasi altro Monster Hunter, in quanto in quest’ultimo prediligono la lotta d’azione fatta di attacchi e combo, mentre in Stories si gioca a turni.

La variante strategica permette al giocatore di pensare bene gli attacchi, basandosi su diversi fattori, ma principalmente sullo stile carta-forbici-sasso avendo a disposizione tre attacchi: rapidi, veloci, e tecnici, ognuno debole o forte rispetto all’altro. Nonostante questa informazione spesso possa generare delusione nel giocatore, sperando in un combattimento più vivace, vi chiediamo di provarlo con mano prima di trarne giudizio in quanto le lotte sono molto più di questo.
Innanzitutto avremo a disposizione diversi tipi di armi: potremo alternare infatti uno spadone, un martello, la classica combinazione spada e scudo, un corno da caccia, un arco, e… udite udite… un lancia-fucile, devastante cosí come suona leggendolo.

Ogni mostro avrà le sue caratteristiche e potrebbe essere forte o debole ad alcuni tipi di arma, spingendoci quindi a variare il nostro arsenale e cambiarlo sul momento per massimizzare il danno. Come se non bastasse per rendere la lotta interessante, vi sono anche alcune condizioni dove potremo effettuare attacchi combinati con il nostro Monstie, e se questo succedesse mentre il nostro partner sta effettuando lo stesso con il proprio, ecco che genereremo un devastante attacco a quattro, raro ma incredibilmente forte, da spazzare via qualunque nemico.

E finalmente, potremo anche cavalcare il nostro Monstie, una volta accumulata abbastanza energia, ed effettuare attacchi doppiamente letali, oltre che scatenarne uno finale che rilascerà tutta l’energia accumulata e potrebbe tranquillamente segnare la fine del combattimento.

Amiibo powah

Vi sono funzionalità specifiche per i possessori di Amiibo compatibili, in particolare quelli rilasciati questo’anno (i precedenti non funzioneranno): Ratha tagliente, Ena e Tsukino. Questi potranno essere utilizzati per accedere all’oroscopo lunare di Tsukino, il quale potrà prevedere il futuro una volta al giorno per ogni amiibo (un massimo di 10) ottenendo un oggetto in base alla previsione.
Ma c’è molto di più, in quanto i vari Monstie sbloccati avranno dei geni specifici per mostro. Il colore del gene indica il suo elemento, mentre il motivo rappresenta il tipo di attacco. Piazzando in fila tre geni dello stesso colore o motivo in verticale, diagonale o orizzontale, riceveremo un bonus bingo. Questo renderà il Monstie ancora più potente, e potremo accumulare geni dello stesso tipo attendendo molteplici effetti bingo usando geni dello stesso colore. Nel caso non fossimo soddisfatti di un particolare Monstie, potremo utilizzare il Rituale sciamanico, che permette di trasferire un gene da un Monstie all’altro. In questo modo, potremo risvegliare una nuova abilità nel Monstie che riceve il gene, creando un Monstie personalizzato.

In conclusione

Monster Hunter Stories 2 ha una grande varietà di contenuti, capaci di tenervi incollati per ore e ore, in particolare visto che alcuni di questi si sbloccheranno solo una volta completato il gioco, come ad esempio l’area della Tana dei cristalli, che sarà ovviamente popolata da mostri di alto rango, e presenterà sfide più impegnative, proprio per chi di Monster Hunter non ne ha mai abbastanza. L’unica nota negativa di questo titolo potrebbe essere proprio il cambio totale di storia, non mantenendo i meravigliosi personaggi del primo, o il fatto che le novità rispetto alla controparte originale per 3DS non siano rivoluzionarie, limitandosi ad esplorare gli stessi concetti, ma alla fine sappiamo già come si comporti la saga in generale, sfornando sequel dopo sequel cambiando ben poco del gameplay. Per questo motivo possiamo quindi solo sperare che la saga Stories prenda piede come l’originale così da avere sempre nuovi titoli e nuove storie da vivere.