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Recensione Mobile Suit Gundam Seed: Battle Destiny Remastered

di: Gianmarco Forcella

 

Dopo il suo debutto nel lontano 2012 come esclusiva per PlayStation Vita destinata al solo mercato giapponese, Mobile Suit Gundam Seed: Battle Destiny torna in una veste rinnovata con una remastered disponibile su Nintendo Switch e Steam. A distanza di oltre un decennio, sarà riuscito a resistere alla prova del tempo?

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Gundam fight! Ready…. Go!

Il cuore di Battle Destiny è rappresentato da un sistema di combattimento solido, sebbene non privo di imperfezioni. Il gioco consente di pilotare decine di Mobile Suit tratti dalle serie SEED e SEED Destiny, ognuno caratterizzato da specifiche peculiarità in termini di armi, mobilità e stile di combattimento. Le missioni si svolgono come scenari di battaglia in tempo reale, in cui il giocatore può muoversi liberamente nello spazio o sulla superficie e affrontare i nemici con attacchi a distanza e corpo a corpo.

Il sistema di lock-on è generalmente funzionale, ma può rivelarsi impreciso nelle fasi più concitate, rendendo alcuni scontri più caotici del necessario. Le animazioni degli attacchi sono ben curate, e il ritmo d’azione risulta sostenuto e coinvolgente. Tuttavia, la ripetitività delle missioni e la scarsa varietà negli obiettivi – per lo più limitati a eliminare tutti i nemici o proteggere determinati alleati – tendono a rendere l’esperienza meno stimolante sul lungo periodo.

A impreziosire il tutto troviamo una leggera componente RPG, che consente di far salire di livello il proprio pilota, intraprendere percorsi narrativi alternativi e sbloccare nuove unità. Nonostante ciò, la personalizzazione resta piuttosto limitata: non è possibile modificare l’aspetto estetico dei Mobile Suit né alterarne la colorazione, mantenendo un legame rigido con il design originale delle serie animate.

Peccato, infine, per l’assenza di una modalità multiplayer online, la cui mancanza riduce sensibilmente la longevità complessiva dell’esperienza.

Engines go!

Il comparto sonoro rappresenta uno dei punti di forza del gioco, specialmente per i fan dell’universo Gundam SEED. Le voci originali giapponesi sono presenti e ben interpretate, soprattutto durante le fasi di combattimento e nei dialoghi principali. Le musiche, in parte tratte dalla serie animata, riescono a trasmettere un buon senso di epicità durante le missioni più significative.

Gli effetti sonori dei Mobile Suit – tra esplosioni, beam laser e propulsori – sono realizzati con cura e contribuiscono a creare un’atmosfera coinvolgente. Non ci si deve aspettare una colonna sonora dinamica o particolarmente varia, ma considerando la natura portatile del titolo e la sua volontà di ricalcare fedelmente la lore di Gundam SEED e SEED Destiny, il risultato è più che adeguato.

Sul fronte grafico, Battle Destiny Remastered sfrutta bene i nuovi modelli poligonali. I Mobile Suit risultano ben dettagliati e fedeli ai design originali, offrendo una resa visiva soddisfacente. Tuttavia, gli ambienti di gioco appaiono spogli, ripetitivi e carenti di varietà visiva. Le arene non riflettono l’evoluzione della narrazione e rimangono statiche per tutta la durata della campagna.

La fluidità generale è buona: il frame rate resta stabile anche nei momenti più concitati. Le cutscene, pur essenziali e spesso realizzate con il motore di gioco, risultano funzionali al racconto. Meno convincente, invece, il design dell’interfaccia, già datato al tempo dell’uscita originale e rimasto pressoché invariato in questa versione rimasterizzata.

Gundam, launching!

Mobile Suit Gundam SEED: Battle Destiny Remastered rappresenta un’esperienza solida per gli amanti dei mecha e, in particolare, per i fan di questa specifica saga dell’universo Gundam. Il gameplay, sebbene tenda alla ripetitività nelle missioni più avanzate, propone combattimenti dinamici e una buona varietà di Mobile Suit tra cui scegliere. Il comparto audio, valorizzato dal doppiaggio originale giapponese e da effetti sonori ben realizzati, contribuisce a immergere il giocatore nell’atmosfera di guerra spaziale.

Dal punto di vista visivo, il gioco beneficia notevolmente del restyling grafico offerto da questa remastered: i modelli 3D sono curati e il frame rate si mantiene stabile anche nelle situazioni più concitate. Tuttavia, la semplicità e la ripetitività degli ambienti rappresentano ancora un limite evidente.

La lore è rispettata e arricchita da contenuti secondari, ma l’assenza di un approfondimento narrativo per chi non conosce la saga e la mancanza di una modalità multiplayer online rischiano di limitarne la longevità, soprattutto per chi cerca un’esperienza più completa o condivisa.

Se siete appassionati di Mobile Suit Gundam SEED e cercate un’action portatile che vi permetta di rivivere – e talvolta reinventare – i conflitti di SEED e SEED Destiny, Battle Destiny Remastered merita sicuramente una chance. In caso contrario, potrebbe risultare poco accessibile per un pubblico più casual e distante dalla storia della saga. Detto ciò, ad oggi, accanto a SD Gundam Battle Alliance, resta una delle migliori esperienze legate a Gundam disponibili su Nintendo Switch.