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Recensione Mobile Suit Gundam: Extreme VS Force

di: Gianmarco Forcella

Dopo quasi 3 anni dal lancio, approda finalmente in Occidente la saga di Gundam su PS Vita con il titolo Mobile Suit Gundam: Extreme VS Force. Avrà lasciato il segno?

Migliorare il genere umano

Nonostante la sua natura di arcade, gli sviluppatori hanno deciso di includere una modalità storia all’interno della versione da console di Extreme VS Force, in cui si vestono i panni di una sorta di intelligenza artificiale il cui compito è quello di raccogliere dati dai vari avvenimenti accaduti nell’universo del robottone giapponese, per poter migliorare il genere umano.
Partendo quindi dalla primissima serie, si ha la possibilità di ricoprire i panni dei vari piloti di Gundam e di sconfiggere i vari nemici che si sono susseguiti nel corso del tempo.
Esistono due tipologie di missioni: la prima, ispirata ad uno stile di gioco di massive online battle arcade, prevede, generalmente, diversi obiettivi da compiere e zone/alleati da difendere mentre l’altra, è una classica modalità arcade in cui chi azzera la barra dello schieramento nemico per primo vince. In particolare, per la prima tipologia, è possibile fornire dei power-up ai propri alleati mano a mano che si sconfiggono dei nemici, grazie all’acquisizione di alcuni punti da considerarsi come valuta di gioco.
Alla fine delle missioni poi, si ottengono dei punti esperienza in base alle condizioni rispettate e, grazie a questi, sarà possibile sbloccare incarichi che permettono di ottenere nuovi Gundam.
Oltre alla modalità storia, il gioco comprende anche una modalità arcade in cui è possibile, per l’appunto, solamente darsele di santa ragione con il robot selezionato ed una modalità Galleria che permette di esplorare qualunque contenuto sbloccato nella storia.
Grande assente è però una vera e propria modalità multiplayer: Namco Bandai ha infatti deciso di implementare solo ed esclusivamente la modalità ad-hoc, ignorando completamente l’appoggio sulla piattaforma del PlayStation Network per il gioco online. Di fatto, quindi, è come dire che l’esperienza di Extreme VS Force sia limitata solo ed esclusivamente al single player.

Il dettaglio del combattente

Mobile Suit Gundam: Extreme VS Force è, formalmente, un porting di un porting: ovvero, dalla versione cabinato per il Giappone, questo titolo è stato prima pubblicato su PlayStation 3 nel Sol Levante per poi approdare su PS Vita in formato digitale. In quanto tale, dispone della grafica con cui era stato programmato per l’edizione da sala giochi con qualche piccolo accorgimento in più per poter sfruttare al meglio l’hardware fornito dalle console PlayStation.
Sta di fatto, però, che il titolo in questione sfrutta poco la potenza di PlayStation Vita avendo, a volte, delle piccole imprecisioni nelle texture che si sarebbero potute risolvere con un po’ di lavoro in più sulla parte dell’ottimizzazione grafica.
Il doppiaggio invece è rigorosamente in giapponese con sottotitoli in inglese ed una colonna sonora perlopiù estrapolata dalle varie saghe del famoso “robottone bianco”.

Conclusioni

Dopo tre anni dall’uscita di PlayStation Vita (e di relativi titoli di Gundam nel Sol Levante), finalmente anche l’Occidente riceve un titolo di uno dei mecha più famosi degli anni ’80. Namco ha infatti deciso di mirare ad una delle saghe videoludiche che ha avuto più riscontro negli ultimi anni invece di puntare all’ottimo Gundam Breaker, un titolo in cui si monta il proprio Gundam con parti di altri robot, fornendo possibilità quindi infinite.
Il risultato è abbastanza piacevole, tutto sommato: Mobile Suite Gundam: Extreme VS Force è infatti un ottimo passatempo nella modalità arcade mentre rischia di rivelarsi un po’ noioso nella modalità storia, se trascinata per le lunghe, specie per una trama che risulta abbastanza forzata.
Alcune lamentele generali vanno invece fatte per l’intelligenza artificiale alleata che non è sempre dedita ad aiutare il giocatore ( e, di conseguenza, quasi come se fosse assente) e sulla telecamera di gioco, abbastanza difficile da gestire e manovrare, creando non pochi problemi durante le nostre sessioni di gioco.
Peccato invece per la totale assenza del multiplayer online, che avrebbe potuto sicuramente incentivare ancora di più le vendite del titolo.