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Recensione MLB The Show 18

di: Luca Saati

Di solito è Settembre il mese in cui gli annuali videogiochi sportivi si mettono d’accordo per vedere la luce sulle nostre console. Ci sono però alcuni che preferiscono il clima primaverile, uno di questi è MLB The Show, serie con la licenza ufficiale del campionato americano di baseball prodotta da Sony, sviluppata da San Diego Studios ed esclusiva per le console della famiglia Playstation. MLB The Show 18 è arrivato su PS4 raffinando le meccaniche di gameplay ma tagliando purtroppo alcuni contenuti.

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“Shine like a diamond”

Chi ha messo le mani lo scorso anno su MLB The Show 17 si sentirà immediatamente a casa con la nuova iterazione della serie di San Diego Studios, così come i neofiti potranno apprezzare le gioie che questo sport sa regalare. Anche in MLB The Show 18 sono presenti diversi metodi di controllo per ciascuna fase: quello completamente manuale perfetto per i giocatori più esperti, quello più automatico per i principianti e le classiche vie di mezzo utili per passare dallo stile più accessibile a quello più profondo.

Il livello di simulazione del gameplay continua quanto di eccellente fatto lo scorso anno con il team di sviluppo che ha apportato modifiche piccole ma importanti per rendere l’esperienza di gioco ancora più realistica e fluida pad alla mano. Con MLB The Show 18, San Diego Studios si è concentrata in particolar modo sulla palla che sia nei rimbalzi che negli effetti in volo impressi dalla rotazione della mazza restituisce una maggiore sensazione di realismo. Anche i movimenti difensivi sono stati ritoccati con i giocatori molto più reattivi nell’afferrare le palle sporche grazie ad animazioni più fluide e un’intelligenza artificiale più attenta. A proposito di IA, segnaliamo un miglioramento generale con la CPU in grado di offrire un’esperienza più bilanciata (senza dare la sensazione che bari come capitava lo scorso anno) e nel selezionare con maggiore attenzione i giocatori più in forma.

Dove il team di sviluppo ha lavorato con tanto olio di gomito è il comparto tecnico che appare molto più bello rispetto allo scorso anno. Il merito è di un’illuminazione dinamica che regala colori molto più vivi. Le migliorie hanno coinvolto anche altri aspetti come la realizzazione delle magliette e i volti dei giocatori grazie a modelli poligonali molto più curati. . L’atmosfera che si respira sul campo poi è di tutt’altro livello grazie a una folla sugli spalti molto più viva e pronta a reagire in base a quello che avviene sul campo. Le musiche, l’interfaccia e la regia televisiva contribuiscono poi a rendere l’esperienza di gioco ancora più immersiva. Di ottimo livello la telecronaca in inglese con Mark De Rosa che sostituisce lo storico Harold Reynolds affiancando in telecronaca Matt Vasgersian e Dan Plesac. Segnaliamo che a MLB The Show 18 manca qualsiasi tipo di traduzione in italiano.

Qualcuno manca all’appello

A fronte di un gameplay più realistico, San Diego Studios ha però effettuato qualche taglio ai contenuti del gioco. Rispetto allo scorso anno infatti manca a MLB The Show 18 la modalità Franchise online e la classica Stagione. Ritroviamo invece le altre modalità come l’apprezzata Retro con interfaccia e gameplay più arcade che ricordano i videogiochi di baseball dell’era arcade.

La modalità Franchise offline è sostanzialmente uguale a quella dello scorso anno con alcune piccole modifiche come una navigazione dei menù più intuitiva. Mancano ancora alcune chicche come la possibilità di trasferire la franchigia da una città all’altra, ma ci troviamo comunque dinanzi a una modalità in grado di catturare per decine di ore i fan del campionato di MLB. Diamond Dynasty, variante in salsa baseball di Ultimate Team, vede l’aggiunta di 30 nuove leggende del campionato come Babe Ruth. Road to the Show è invece la classica modalità carriera giocatore: il titolo permette di importare il giocatore creato lo scorso anno e riprendere così la carriera del vostro avatar. Le novità proposte in Road to the Show permettono di scegliere un archetipo modificando profondamente la crescita del proprio giocatore. La sceneggiatura è stata rivista rendendo la progressione più bilanciata.

Commento finale

Nonostante la mancanza di competitor, San Diego Studios non si adagia sugli allori e confeziona con MLB The Show 18 un videogioco perfetto per tutti gli amanti del baseball. Dal punto di vista del gameplay e del comparto visivo sono stati fatti passi in avanti verso il realismo, peccato però per un’offerta contenutistica tagliata in alcuni punti e con pochissime novità in altre parti. Se San Diego Studios avesse dedicato più attenzioni alle modalità, ci saremmo trovati dinanzi a uno dei migliori sportivi dell’anno.