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Recensione Mega Man Legacy Collection 2

di: Ulell

L’ho già detto e ripetuto in varie altre recensioni: in questo periodo storico va di moda il revival del videogame. E se fino a qualche anno fa questo trend costituiva anche una base per riprendere in mano graficamente ed uditivamente alcune delle perle della storia videoluda (come i remake di Monkey Island ), negli ultimi tempi notiamo come le “collection” di alcuni giochi storici non siano altro che un porting puro dei videogiochi così come erano allora, senza che ne vengano minimamente toccati la grafica o l’audio, e anche questo Mega Man Legacy Collection 2 non è da meno.

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Rockman

Se non avete vissuto in un’altra galassia nell’ultimo trentennio, almeno una volta nella vita vi sarà capitato di vedere da qualche parte Mega Man, data l’innumerevole mole di seguiti e spin-off che hanno caratterizzato questa serie immensa (117, all’ultimo conteggio). Ma se rientrate da un mondo alieno e volete scoprire di più sul personaggio principale della serie (fino ad essere sostituito da X) vi basterà un breve riassunto. Mega Man (o Rockman nel suo nome originale nipponico) è un androide costruito dal Dottor Light, capace di provare emozioni umane. Queste emozioni lo spingono a desiderare di combattere per il bene, così chiede al suo creatore di essere trasformato in un droide da combattimento.

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Legacy Collection 2

All’interno di questa collezione troviamo:

  • Mega Man 7: Uscito nel 1995 per Super Nintendo
  • Mega Man 8: Uscito nel 1997 per Playstation 1 e per Sega Saturn
  • Mega Man 9: Uscito nel 2008 per Playstation 3, Wii e Xbox360
  • Mega Man 10: Uscito nel 2010 per Playstation 3, Wii e Xbox360

Come già scritto nell’introduzione, nessuna miglioria è stata apportata a questi videogiochi. Essi vengono presentati all’interno della collection così come erano, con l’aggiunta di un filtro che permette di eliminare le tipiche righe causate dalle tv dell’epoca (comunque reinseribil, se volete vedere il gioco così come si vedeva allora, in pieno stile revival). Nel menù di sistema (raggiungibile tramite il tasto L2 nella nostra versione per Playstation 4) troviamo altre opzioni, fra le quali una che ci permette di creare un punto di salvataggio ed una che ci consente di estendere la schermata di gioco, cosa alquanto inutile in quanto ancor di più fa notare le problematiche grafiche dell’epoca. Inoltre troveremo un menù “Museo” in cui potremo accedere a molti artwork e concept dei giochi originali, ed inoltre un menù “Sfide” dove dovremo completare alcuni livelli entro un tempo limitato, con tanto di classifiche.

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Giocabilità

Anche la giocabilità è rimasta la stessa dell’epoca, con tutte le problematiche del caso. Avversari molto più forti di noi ci faranno facilmente fuori se non saltiamo coi giusti tempi, tenendo presente sempre che la precisione del “contatto” fra personaggi lascia alquanto a desiderare. Ci muoveremo tramite i tasti freccia o la leva, e salteremo e spareremo con i tasti che potremo anche modificare a nostro piacimento.

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Alla fine

Come già detto in altre recensioni, questo tipo di produzioni hanno vari scopi, fra i quali troviamo sicuramente quello di far conoscere ai nuovi videogiocatori da dove si è partiti e soprattutto dar loro l’occasione di provare dei giochi storici altrimenti irreperibili, oltre a far giocare ai vecchi nostalgici (come me) gli esponenti che hanno caratterizzato la loro gioventù. Se rientrate in una di queste categorie, la Mega Man legacy Collection 2 rientra a pieno diritto fra i gli articoli che dovrete prima o poi acquistare, altrimenti, lasciate perdere.