Recensione Mario+Rabbids Kingdom Battle
di: UlellLo ammetto, non sopporto i Rabbids. Fin dalla loro prima comparsa nell’universo di Rayman non mi sono piaciuti. Nonostante siano gli antisegnani dei Minions, li ho trovati sempre esageratamente stupidi e non mi hanno mai strappato una risata. Inoltre questa collaborazione fra Ubisoft e Nintendo mi aveva fatto storcere il naso già dalla presentazione, facendomi palesare l’ennesimo sfruttamento, da parte della casa francese, di due marchi famosi per portare soldi alle sue casse… mai giudizio fu più erroneamente affrettato… e scoprirete perché.
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Invenzioni e inventori
Questo strano incontro fra il mondo dei coniglietti pazzoidi e quello dell’idraulico italiano nasce a causa di una inventrice che con una sua creazione (una specie di VR che spara raggi laser) riesce a fondere le cose fra di loro, compresi gli esseri viventi. A causa di un malfunzionamento dell’oggetto, i Mi… ehm… Rabbids, vengono trasportati grazie alla loro lavatrice che viaggia nello spaziotempo, nel mondo dell’inventrice dove uno dei coniglietti, che durante il gioco sarà poi chiamato Spawny, ruberà il visore e lo userà per fare molti danni, fra i quali trasportare tutti, compreso l’aiutante virtuale dell’inventrice, nel mondo di Mario, dove i coniglietti assumeranno varie forme e poteri, a causa della fusione con gli abitanti del luogo. Compito di Mario, ed in prima battuta di Rabbid Luigi e di Rabbid Peach (In seguito saranno sbloccabili altri 5 personaggi, Luigi e Yoshi, Rabbid Mario, Rabbid Yoshi e Peach) sarà quello di percorrere il mondo trasformato da Spawny e cercare di raggiungerlo per mettere a posto le cose. Il tutto sarà reso difficile dalle battaglie che andremo ad affrontare contro i Rabbids “cattivi” che cercheranno in ogni modo di bloccare il nostro cammino scontrandosi con noi in epiche e strategiche battaglie. Ogni personaggio ha la sua caratteristica peculiare che potrà venirci incontro a rendere più semplici le battaglie: Rabbid Peach è un/una healer, cioè può curare i compagni che si trovano nel suo raggio d’azione, Rabbid Luigi è un guastatore, la sua capacità è quella di far diminuire la potenza di fuoco degli avversari, Mario ha una abilità che consente di attaccare il primo avversario che si muove, anche se noi siamo in fase passiva, Rabbid Mario è un Tank eccetera. Inoltre, in caso non riusciremo a sconfiggere i nostri avversari, ad inizio battaglia potremo ricorrere alla battaglia facilitata, che ci concede il 50% di energia in più e altri bonus.
Napoleone a Waterloo
Ed è proprio questo il cuore pulsante del gioco: La strategia. Infatti Mario + Rabbids Kingdom Battle non è altro che uno strategico a turni che ricorda i recenti XCOM di Firaxis intervallato da momenti esplorativi e da qualche puzzle ambientale da risolvere. Come ogni vero strategico a turni che si rispetti, la vera difficoltà del gioco sarà quella di saper attaccare e difendere in modo efficace, cercando di far restare in piedi tutti i nostri personaggi a fine battaglia e di completare la stessa in meno turni possibili, per conquistare così al termine un buon punteggio che ci permetterà poi di sbloccare monete e sfere del potere con cui acquistare nuove armi e nuove abilità per i nostri personaggi. In aiuto, oltre alle varie coperture presenti nei campi di battaglia, ci verranno delle abilità particolari che si sbloccheranno in automatico procedendo nel gioco, ad esempio il “Salto team” (useremo un nostro compagno per saltare da un punto all’altro della mappa di battaglia in pieno stile Catapulta Infernale dei gemelli Derrik di Holly & Benji) oppure la scivolata, un vero attacco corpo a corpo che potremo sfruttare durante la fase di movimento del nostro personaggio. Nella parte esplorativa invece potremo raccogliere vari collezionabili che andranno ad arricchire la durata del gioco, con una storia che si completa in circa 20 ore. Il fattore rigiocabilità non è stato trascurato dai ragazzi di Ubisoft, in quanto più andremo avanti nel gioco, più potremo sbloccare abilità che ci permetteranno di percorrere strade che in un primo momento ci erano precluse nei livelli già conclusi. L’acquisto di armi inoltre, ci permetterà di perfezionare le battaglie e migliorare i nostri punteggi. Un plauso a parte per le battaglie contro i Boss, che sono davvero ben fatte e richiederanno un uso sapiente della nostra intelligenza per poterle completare.
Ubisoft+Nintendo
Il mondo di gioco è colorato, rotondo, bello, complesso, con un frame rate sempre stabile sia in versione portatile che in quella casalinga, anche se personalmente ho apprezzato più il gioco nella declinazione mobile. I colori accesi non stancano mai gli occhi, il mondo di gioco (visibile grazie alla visuale isometrica dello stesso) è sempre diverso, mai ripetitivo o banale. Ad ogni angolo scopriremo nuove chicche che ci strapperanno almeno un sorriso grazie anche allo strampalato modo di fare dei coniglietti pazzi, che hanno aggiunto quel tocco di follia ad un mondo ormai straconosciuto come quello di Mario. Da questo punto di vista, il lavoro dei ragazzi di Ubisoft Milano (lo dico con un tocco di patriottismo) è stato esemplare. Dopo qualche secondo di gioco ci si dimentica che è stato programmato e scritto in Europa, ma si ha la sensazione di vivere l’ennesima avventura di Mario nata in Giappone. Questo significa che il lavoro di fusione fra i due mondi è stato certosino per evitare di stravolgerli totalmente e per integrarli fra loro in maniera splendida. Anche le musiche sottolineano bene la storia, senza essere mai invadenti e pressanti. Simpatici i dialoghi fra i personaggi, che sottolineano la situazione strana che stanno vivendo (ma che, mi piace ribadirlo, Ubisoft ha saputo rendere “Normale”). E’ presente anche il multiplayer, anche se si riduce solo a delle battaglie in coop con gli amici (in locale). Avrei preferito ci fosse anche una modalità competitiva online, magari arriverà in futuro, chissà.
Giudizi e pregiudizi
Ammettere i propri errori fa parte di un cammino di crescita, ed in questo devo fare un enorme mea culpa. Mario + Rabbids Kingdom Battle è un gioco bellissimo, che merita l’acquisto senza indugio sia per la fattura tecnica e narrativa, sia per dimostrare un sano patriottismo italico, che non fa mai male. E se pensate che il giudizio finale vien dato da un giocatore che non ha mai amato gli strategici a turni di qualsiasi natura, vi fa capire quanto sia stato meraviglioso il lavoro svolto dai ragazzi di Soliani.