Recensione MagNets: Fully Charged
di: Simone CantiniL’avevo scritto tempo fa che le produzioni indipendenti si stanno facendo plagiare da prezzi non più concorrenziali come un tempo. Sin troppo spesso proposti ad un costo che sarebbe stato impensabile la generazione scorsa, i lavori dei piccoli team cercano (purtroppo) sempre più il guadagno facile, rischiando però di cadere vittima della loro stessa avidità. Come nel caso di questo MagNets: Fully Charged.
accettare i cookie con finalità di marketing.
Una rete per ghermirli
Polarity City è in subbuglio: tutta colpa dei dispettosi Bloxbot, bizzarre creaturine decise a mettere sotto sopra ogni anfratto della tecnologica metropoli. Toccherà a Faraday e alla sua rete magnetica riportare tutto all’ordine, nella arco di 20 livelli suddivisi in quattro differenti zone della città. Il gameplay di MagNets: Fully Charged è decisamente semplice, ma non per questo privo di una sua identità ed originalità. Tenendo premuto uno dei grilletti del controller, difatti, Faradaypotrà allargare la sua rete nel tentativo di accogliere al suo interno più Bloxbot che può. Sono sufficienti un paio di questi passaggi a tramutare in preziosi chip gli avversari, che toccherà al nostro piccolo robot raccogliere e riciclare presso appositi distributori al fine di ottenere degli oggetti indispensabili per il superamento dei vari stage. In apparenza non sembra certo un compito arduo, se non fosse che Faraday dovrà contemporaneamente vigilare su alcune strutture sensibili, in perfetto stile tower defence, per evitare che queste vengano messe fuori uso dai Bloxbot con conseguente Game Over. A complicare ulteriormente le cose, con il proseguire dei livelli, ci penseranno nuove tipologie di avversari, ognuno dotato dei propri strumenti di offesa che, alla lunga, metteranno a dura prova la resistenza del piccolo Faraday. I vari livelli di cui è composto MagNets: Fully Charged godono di un design decisamente piacevole ed azzeccato, che va sempre più complicandosi man mano che ci si addentra nelle zone più difficoltose. Va detto, però, che a causa di una certa caoticità di fondo, in alcune sezioni è risultato arduo capire al volo dove andare ad interagire una volta ottenuti i vari oggetti: intuire in quale porzione di scenario occorre piazzare quel fusibile, mentre si è circondati da una moltitudine di Bloxbot in grado di ucciderci con un paio di colpi, non è impresa da poco. A spezzare la routine del tutto ci pensano quattro boss di fine area, che richiederanno ognuno una strategia particolare per essere sconfitti. Un piacevole, per quanto compresso, diversivo.
Poco a troppo
La grafica di MagNets: Fuly Charged non è certo impeccabile. Sicuro, è colorata, funzionale e presenta dei personaggi simpatici, ma da una Xbox One è lecito aspettarsi qualcosa di più. Per di più se ci si rende conto di come il tutto rallenti in maniera un po’ troppo marcata quando sullo schermo si accavallano un po’ troppi elementi. Il vero tallone d’Achille della produzione Total Monkey, però, è rappresentato dal non troppo felice rapporto longevità/prezzo: 14,99 Euro sono un po’ difficili da giustificare alla luce di una longevità che si attesta attorno alle 2-3 ore. E a poco servono le varie sfide (in pratica si tratta di rigiocare gli stessi livelli sbloccando vari punteggi), oppure un multiplayer competitivo locale e la presenza di una manciata di personaggi sbloccabili.
MagNets: Fully Charged avrebbe senza dubbio meritato un voto più alto, se solo non fosse anche lui caduto vittima di quel trend che, attualmente, vede la totalità delle produzioni indipendenti caratterizzata da un prezzo troppo alto rispetto all’effettivo valore. Proposto alla metà dell’esborso richiesto il titolo Total Monkey avrebbe di sicuro riscosso un successo maggiore, pur rimanendo immutato sul versante del divertimento.