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Recensione Little Witch Academia: Chamber of Time

di: Giovanni Manca

Giuro che appena ho ricevuto il codice di Little Witch Academia: Chamber of Time pensato a una burla e, tra me e me: “ma quando mi è venuta in mente l’idea di propormi per un gioco con una banda di streghette jappo, mai sentite ne viste?”. Nessuno scherzo e allora qualche litro di caffè e Netflix per una full immersion per studiare la serie tv Little Witch Academia, prima di oggi assolutamente ignorata. Prima regola, studiare sempre prima di una recensione, anche a costa della propria dignità. E poi, a dirla tutta, Chamber of Time, rilasciato in Giappone da Bandai Namco lo scorso novembre e in arrivo il 15 maggio in occidente, sembra un essere un un action rpg molto interessante.

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Luna Nova Magical Academy

La nostra protagonista è Akko, il cui unico sogno è diventare una potentissima strega in grado di far felici tutte le persone che la circondano. Un sogno inseguito da quando, da piccina, ebbe la fortuna di assistere ad uno spettacolo della strega francese Shiny Chariot; Akko si iscrive così alla scuola di stregoneria per sole donne di Luna Nova Magical Academy, in cui insegna astronomia magica proprio Ursula Callistis, in arte Shiny Chariot. Akko ha una grandissima forza di volontà ma è distratta, disordinata, impulsiva e non sembra avere grandi doti da strega, tanto che le sue magie sono sempre disastrose e, per questo, è mal sopportata dalle sue compagne di classe. Questo vale per tutte tranne che per Lotte e Suchi, le sue due bizzarre compagne di stanze e di avventura. Little Witch Academia nasce come cortometraggio ad opera di Yoshi Yoshinari per poi diventare, grazie al successo tra il pubblico, manga e serie tv, oggi trasmessa da Netflix. Chamber of Time è il videogame che tutti i fan aspettavano?

Horologium

Tutto ha inizio quando Akko, Lotte e Suchi, riordinando la biblioteca della scuola a causa di una punizione inflitta ad Akko, scoprono una stanza segreta che cela delle porte magiche, ognuna chiusa da una chiave diversa. Si rendono conto ben presto che è la stanza del “Horologium”, un grande orologio magico le cui lancette riportano il tempo al giorno prima: ogni mattina infatti le tre streghe rivivono lo stesso giorno: per ristabilire il normale ordine temporale è necessario aprire tutte le porte e sconfiggere tutti i terribili mostri e maghi nei labirinti segreti. Chamber of Time, come abbiamo anticipato, è un action RPG a scorrimento laterale, sullo stile del celebre Dragon’s Crown di Atlus; i dungeon sono strutturati in “stanze”, aree in sequenza il cui accesso è determinato dall’uccisione di tutti i nemici presenti: nella mappa queste aree si sviluppano sia in orizzontale che in verticale e nascondono segreti, tesori ed equipaggiamenti fondamentali per il proseguo del gioco. Il party dei personaggi è sempre composto da tre elementi ma il giocatore ne può controllare solo uno, lasciando ad una IA tutt’altro che brillante il controllo degli altri due. L’azione è molto dinamica, intuitiva, mai troppo caotica, il sistema di controllo è il collaudatissimo attacco leggero, medio e pesante con le combinazioni dei tasti dorsali per le magie speciali. Anche il modello di crescita dei personaggi, la gestione dell’equipaggiamento e dell’inventario in generale sono molto classici ma questo non è, almeno per chi scrive, un difetto, anzi: la personalizzazione è varia, complessa e lascia al giocatore molte scelte da fare per ottimizzare il party in relazione al tipo di forze da schierare in campo. Il punto forte sono senza dubbio le magie, ben 78, quasi tutte spettacolari e divertenti da usare fino ad essere uno degli stimoli più forti del gioco. Chamber of Time si caratterizza per la varietà dei nemici ed una nota di merito va senza dubbio assegnata ai boss di metà e fine livello (non tanto alle boss battle), veramente belli da vedere, enormi e coloratissimi. Sostanzialmente l’obiettivo è sempre quello di cercare le varie chiavi magiche, le grandi per aprire le porte dei labirinti principali e quelle piccole per le aree in cui si trovano equip ed item speciali.
L’hub de gioco è la scuola di magia, Luna Nova, che Akko è chiamata ad esplorare per svelare le varie sfaccettature della trama ed è proprio in queste fasi di gioco che si nascondono delle vere e proprie chicche per i tutti i fan della serie, su tutte le sequenze animate che raccontano le vicende passate e le relazioni tra Akko e tutti gli altri personaggi. Nella scuola ci sono moltissimi personaggi con cui dialogare ma, queste fasi, se possono sicuramente appagare il desidero dei fan della serie, spesso spezzano troppo i ritmi di gioco.
Tecnicamente molto curato, graficamente quasi più della serie stessa, i fan saranno entusiasti della scelta di conservare nel gioco le voci originali giapponesi, sottotitolate in italiano. Le animazioni dei personaggi sono molto ben realizzate, peccato per gli scenari che non possono certo vantare la stessa qualità, anzi.

A spasso nel tempo?

Little Witch Academia: Chambers of Time è stata una piacevolissima sorpresa soprattutto per chi, come me, non conosceva prima di oggi la serie animata: la storia inizia con frivolezza leggera leggera, uno spirito che non abbandona mai il gioco anche se non mancano aspetti complessi e, per così dire, drammatici. E la stessa “filosofia” contraddistingue gli aspetti prettamente videoludici facendone un gioco di ruolo discretamente divertente e stimolante, nonostante si possa avvertire un po’ di monotonia, soprattutto nelle fasi action. Un must per tutti i fan della serie, un titolo da provare da tutto coloro che apprezzano questo genere di videogames.