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Recensione Kill It With Fire VR

di: Simone Cantini

Se esistesse il segno corrispondente nell’oroscopo cinese, ottobre sarebbe il mese del ragno per PS5, vista la presenza dell’insetto nella line-up di titoli che hanno debuttato proprio in questi giorni. Se l’aracnide in questione, seppur declinato in salsa supereroistica, la fa da padrone in uno dei prevedibili best seller dell’anno, l’affascinante e letale insetto si è impegnato a sconfinare anche all’interno delle pareti di PSVR2, grazie Kill It With Fire VR. Si tratta del ritorno in salsa virtuale di un vecchio titolo uscito inizialmente su PC, non certo in grado di rivaleggiare con l’arrampicamuri immaginato da Insominac, ma anche incapace di spiccare a dovere nel panorama assai variegato delle produzioni dirette all’headset Sony.

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Si dice che i concept più semplici siano i migliori, ed in un certo senso a vedere la storia dei videogiochi si può anche sposare un simile assunto, basta pensare al sempreverde Tetris, ma anche all’ossatura alla base dei Mario tradizionali. E Kill It With Fire VR si è impadronito di tale concetto, imbastendo la propria struttura ludica attorno ad un gameplay davvero ridotto all’osso, per quanto scombussolato da qualche trovata azzeccata e decisamente simpatica. Nel titolo in questione impersoneremo uno sterminatore di ragni, che dovrà farsi strada all’interno di uno sparuto numero di ambientazioni, scovando ed eliminando le fastidiose bestiole in questione. Inizialmente avrà a disposizione gli oggetti più semplici, come libri, vasi ed altro, tutti materiali facilmente reperibili all’interno di un comune appartamento. Saranno sufficienti pochi minuti di gioco, però, per attivare i nostri letali guanti da sterminatore, all’interno dei quali potremo andare a stoccare le più devastanti ed improbabili armi che siano mai state utilizzate in caso di una banale disinfestazione. Tutto avrà inizio a partire da un ingegnoso lanciafiamme fai da te, che sfruttando un semplice accendino e delle banali bombolette spray, potrà dare vita a dolorose fiammate, capaci di sbarazzarsi degli insetti in un battibaleno. I ragni in questione, però, sanno essere assai dispettosi e capaci di andare oltre il mero zampettare per le stanze: non mancheranno ragnesse (si dirà così?) pronte a dare alla luce i loro piccoli, aracnidi esplosivi ed altri semitrasparenti e difficili da individuare alla prima occhiata. Ecco, allora, che un prezioso radar posto sull’avambraccio destro ci potrà aiutare ad individuare queste piccole pesti nascoste, che potremo uccidere impiegando anche doppiette, revolver, patatine avvelenate, cariche di C4 e tantissimi altri improbabili strumenti di morte insettifera. Niente storie complesse o quanto altro, ma solo tanto sano divertimento di stampo puramente arcade, anche se non è certo tutto oro quello che luccica, purtroppo.

Finiti ragni, finito amore

Il concetto ludico alla base di Kill It With Fire VR è assai semplice ed essenziale: una volta caricato il livello di gioco, non dovremo fare altro che scovare tutti i ragni nascosti, eliminandoli come meglio crediamo. Una volta sterminato un certo numero, avremo accesso a zone differenti dello stage, in cui saranno presenti anche task secondari che, se completati tutti, ci permetteranno di accedere ad una sfida bonus. Questa ci chiederà prevalentemente di fare piazza pulita di insetti entro un certo limite di tempo, magari utilizzando un solo caricatore della pistola, oppure evitando di dare fuoco all’ambiente. All’interno dei livelli, inoltre, sarà possibile reperire alcuni oggetti nascosti, che ci permetteranno di attivare potenziamenti permanenti all’interno dell’hub principale di gioco, come la possibilità di avere le mani infuocate, oppure di scagliare particolari proiettili. Tutto assai basico, così come il sistema di interazione, legato al movimento delle braccia e alla locomozione all’interno delle mappe di gioco. Simpatico e divertente nei primi minuti, il gameplay di Kill It With Fire VR finisce però per esaurire ben presto le proprie cartucce, dato che la presenza di vari strumenti di offesa ha un impatto decisamente marginale sull’effetto finale: sparare con un fucile sortirà gli stessi effetti del lancio di un banale libro, rendendo l’utilizzo dei vari armamenti un puro vezzo personale. Non aiuta, inoltre, la presenza di un numero di stage assai risicato, che ci porterà a giungere ai titoli di coda nell’arco di un pomeriggio, demandando al reperimento di tutti i potenziamenti e strumenti di morte il dilatarsi della longevità. Ci troviamo, in definitiva, al cospetto di un’esperienza VR assai basica ed elementare, più simile ad un titolo di debutto che non ad una produzione pronta a sbarcare nel 2023. Tra l’altro in un mese che si preannuncia assai agguerrito in tale ambito. Non aiuta, in ottica di appeal, la presentazione alquanto minimale, basata su di una grafica low poly assai spartana, caratterizzata anche da una pulizia dell’immagine non proprio esaltante. Per lo meno lo stile utilizzato è abbastanza simpatico, capace di sposare a dovere il bizzarro concept di base. 

In merito alla semplicità di Kill It With Fire VR ci sono davvero pochi dubbi, dato che il titolo sviluppato da Casey Donnellan Games LLC poggia tutte le sue velleità ludiche su di un concetto assai basilare, i cui unici guizzi sono costituiti dai bizzarri modi che vengono concessi per portalo a compimento. Uccidere ragni per mezzo dei più disparati strumenti ha sicuramente un potenziale comico consistente, ma la rapidità con cui il titolo in questione finisce per esaurire le proprie potenzialità, unita ad una longevità assai risicata, non permette a Kill It With Fire VR di andare oltre il mero passatempo dimenticabile. Ci trovassimo agli inizi del percorso in chiave virtuale, avremmo potuto anche chiudere un occhio al cospetto dell’essenzialità dell’offerta, ma una volta calato all’interno delle attuali ludoteche VR, il tutto finisce per venire travolto con violenza da strutture ben più complesse e stimolanti.