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Recensione Jydge

di: Bartdream

Jydge è un gioco futuristico caratterizzato da una visione isometrica e sviluppato dal team indie finlandese 10tons. Il gioco ci catapulta nella città di Edenbyrg, una metropoli dominata dal male in cui il nostro eroe si ergerà a super poliziotto bionico per riportare la legalità nella cittadina e donare la tranquillità ai propri concittadini.

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Il titolo, appena avviato, ci immetta nel vivo dell’azione, senza purtroppo darci un preambolo che racconti la storia del nostro personaggio e di come Edenbyrg sia sprofondata nelle tenebre, proponendoci la modalità di customizzazione dell’eroe, con la possibilità di modificare le armi e le abilità speciali.

Una volta effettuata la configurazione del nostro personaggio, potremmo decidere di intraprendere uno dei vari atti della campagna single player con missioni che aumenteranno il livello della sfida in maniera graduale. Ogni stage sarà caratterizzato da un obiettivo primario (come ad esempio salvare gli ostaggi, distruggere tutti i nemici, o eliminare boss) ed altri due obiettivi secondari, non obbligatori ma che sapranno incrementare la longevità del titolo (come ad esempio completare il livello entro un determinato tempo, completare la missione senza subire alcun colpi, recuperare tutte le casse distribuite nella mappa).

Il gameplay, sebbene ci porterà a ripetere più volte lo stesso livello per cercare di completarlo superando tutte le missioni proposte, sarà variegato soprattutto in funzione delle possibili modifiche che apporteremo alla nostra arma e alle nostre abilità. Sarà infatti possibile effettuare customizzazioni all’arma per renderla, ad esempio, un fucile automatico, a pompa, un lanciafiamme o una pistola laser.

Man mano che proseguiremo con la storia, ci sarà data la possibilità di acquistare (senza microtransazioni eh!) upgrade al nostro personaggio che permetteranno di affrontare più facilmente alcune situazioni. Il giocatore sarà quindi sempre sottoposto ad una scelta su quale armamento sia migliore per le diverse sfide proposte dalla mappa.

Ogni livello potrà essere giocato scegliendo il livello di difficoltà che si vorrà affrontare con i più complessi inizialmente bloccati per non rendere l’esperienza di gioco eccessivamente frustrante. L’ultimo di questi è estremamente difficile (no, non siamo difronte ad un nuovo Dark Soul, basta vi prego!) e risulta essere praticamente impossibile senza aver upgradato al massimo la salute e l’armatura. I livelli sono generalmente molto corti, una missione si riesce a concludere in meno di 5 minuti, e questo per un gioco indie come questo con livelli di complessità sempre maggiori risulta essere una scelta vincente per riuscire a ritagliarsi una partitina in qualsiasi momento della giornata.

Sebbene la storia non sia lunghissima, e portarla a termine senza impegnarsi troppo nel completare tutte le missioni richiede circa 6 ore, Jydge è un gioco che può competere con i migliori del suo genere. Il comparto musicale è ripetitivo e non all’altezza del resto degli aspetti di questo gioco, che purtroppo mi hanno portato dopo lunghe ore di gioco a dover mutare il tutto perchè stancante, quasi psichedelico.

Jydge è comunque un gioco che consigliamo ai fan del genere ed è disponibile per Playstation 4, Xbox One e Nintendo Switch con modalità single player e co-op locale.