Recensione Heroine Anthem Zero Episode 1
di: Simone CantiniQualche secolo fa, giorno più giorno meno, alla Coop se ne uscirono con un concorso chiamato “La Cina è Vicina”, titolo basato su questo originalissimo e mai troppo abusato (?) gioco di parole. Ero praticamente un bimbo, ma me lo ricordo bene, ancor più oggi che le produzioni di questo gigantesco spicchio di Asia hanno seriamente iniziato ad invadere le nostre console. E tra gli ultimi arrivati ecco spuntare Heroine Anthem Zero Episode 1, che segna l’assoluto debutto in salotto di una serie che ignoravo avesse già 16 anni sulle proprie spalle.
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C’era una volta, due volte, tre volte…
Se c’è un elemento in grado di spiccare in maniera immediata e lampante in Heroine Anthem Zero Episode 1, questo è senza dubbio il lato narrativo della produzione firmata WindThunder Studio. Bastano solo pochi minuti, difatti, per finire immersi fino al collo all’interno di un mondo, di chiara ispirazione norrena, fortemente caratterizzato e dotato di una propria mitologia sviscerata fin nei più remoti meandri. Nomi e situazioni si accavallano, difatti, in maniera serrata, accompagnati da interminabili dialoghi (talvolta addirittura superflui) tra i buffi membri del cast. Questo, se da un lato rappresenta un valido tentativo di immersione per il player, dall’altro finisce per identificarsi ben presto come uno dei limiti più evidenti di Heroine Anthem Zero Episode 1, il cui ritmo di gioco appare sin troppo dilatato e sfiancante durante le prime, interminabili ore di gioco. L’azione è difatti inizialmente ridotta ai minimi termini, dato che non faremo altro che alternare brevissimi momenti attivi alla lettura di logorroiche schermate di testo, intervallate da alcune ben più piacevoli (queste sì!) digressioni cantate. Il che non sarebbe neppure un male se stessimo parlando di una visual novel, ma visto che il titolo si presenta come un action RPG a scorrimento orizzontale, è evidente come in fase di bilanciamento siano stati commessi alcuni grossolani errori. Anche perché al di là della ricchezza della narrazione, il nucleo portante di Heroine Anthem Zero Episode 1 si risolve nella più classica delle avventure, con il nostro protagonista che si ritrova, al solito, ad essere l’unica speranza per il mondo. Insomma, un po’ poco per giustificare le infinite linee di testo che invaderanno lo schermo.
Immediatezza vincente
Fortunatamente le cose cambiano in maniera piacevole una volta che prendiamo, finalmente, il pieno controllo del pad: pur presentando una struttura ludica estremamente semplice, il core gameplay di Heroine Anthem Zero Episode 1 funziona e diverte, pur senza particolari guizzi. Tutto ricalca in pieno i comandi classici del genere, con il nostro Wanin (il protagonista) che potrà contare su di una serie di fendenti, potenziabili raccogliendo particolari bonus che saremo in grado di accumulare per ampliare l’efficacia delle nostre azioni. Potremo inoltre contare sull’aiuto della fata Mormolia, che potremo sfruttare tramite la pressione di uno dei dorsali del controller. Gli elementi ruolistici, per quanto molto minimal, ruoteranno invece attorno alla possibilità di acquistare nuove armi ed armature per il nostro eroe. Impreziosito da una lieve spruzzata di elementi cari ai metroidvania, Heroine Anthem Zero Episode 1 saprà garantire un’esperienza longeva, arricchita da alcune sub quest e da delle boss battle ben strutturate, anche se rimangono alcune perplessità in merito alla leggibilità dei vari task. Esteticamente parlando la produzione WindThunder Studio sfoggia un look decisamente gradevole, grazie ad un stile orientale molto curato e che richiama in parte le produzioni targate Vanillaware. Ottimo il comparto audio, forte di alcuni brani evocativi, molti dei quali cantati, che riescono a ricreare un’atmosfera tipica degli anime, a cui si va ad aggiungere un doppiaggio (disponibile in cinese, giapponese ed inglese) di ottima fattura. Peccato, al solito, manchi una qualsiasi localizzazione nella nostra lingua…
Il debutto console di Heroine Anthem Zero Episode 1 è all’insegna del chiaroscuro, a causa di un mix non proprio ottimale di elementi dalla bontà altalenante. Se è vero che, per quanto minimale, l’approccio action della produzione finisca per risultare tutto sommato convincente, è innegabile come la narrativa sin troppo debordante (visto il genere) finisca per diluire in modo troppo marcato il coinvolgimento attivo del giocatore. Se sarete pazienti e pronti a sorbirvi impassibili una mole impressionante di dialoghi, tra l’altro non sempre efficaci, Heroine Anthem Zero Episode 1 potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa. Se siete invece in cerca di un action RPG immediato e frenetico, fareste meglio a dirottare altrove le vostre attenzioni.