Recensione Granblue Fantasy Versus Rising
di: Marco LicandroGranblue Fantasy è una saga che nell’oriente ha riscosso tantissimo successo grazie al suo gioco disponibile per navigatore web, incantando i giocatori con bei personaggi, una trama e delle ambientazioni da sogno, e tanto gameplay d’azione tattica. Da allora sono spuntati vari giochi basati sulla celebre saga ed una serie animata, regalandoci la possibilità di godere delle avventure di Gran, Lyria, Katalina e compagni, tra cui Granblue Fantasy Versus, un picchiaduro orizzontale che vede oggi il suo sequel: Granblue Fantasy Versus Rising. Questa versione migliorata aggiungerà alcune modifiche al gioco esistente, che potrebbero far felice i fan. Vediamolo insieme.
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Un sequel o un remake?
La nuova versione di Granblue Fantasy Versus aggiunge Rising al nome, per denominare sostanzialmente una versione aggiornata e modificata di quanto già presente e funzionale nel titolo. Vi sono alcune nuove meccaniche come gli attacchi a spinta e le combo automatiche, nonché alcuni divertenti mini-giochi di gruppo che in qualche modo ricordano i party games alla Mario Party. Nuovi personaggi inclusi nel roaster, che inizialmente venivano venduti separatamente, grafiche migliorate, e meccaniche di gioco semplificate nonché più divertenti da giocare.
Per questi motivi, la risposta sta un po’ nel mezzo. Un po’ come Tears of the Kingdom che sostanzialmente ripropone quanto già visto, ma portando la giocabilità al massimo, Rising eleva il gioco ad un livello superiore, e viene venduto ad un prezzo leggermente più contenuto rispetto alle uscite odierne.
Parlando di prezzi, è importante notare come vi sia una versione completamente gratuita del gioco, che nonostante i limiti sulla scelta dei personaggi, e sulla storia, vi permetterà di provare con mano ed usufruire di ore ed ore di contenuto senza sborsare un centesimo. Questa versione è quindi più che una demo, e la consiglio vivamente sia per i nuovi giocatori che per chi avesse giocato al precedente titolo, così da testare sul campo la qualità del gameplay e prendere una decisione in merito.
Una gioia per gli occhi
Granblue Fantasy Versus Rising ha un comparto tecnico da far brillare gli occhi. Ogni scena, animazione, interazione tra personaggi prima del combattimento, nonché gli stessi attacchi, sono di una cura, fluidità, e bellezza tali da lasciare con gli occhi spalancati. Al momento di vedere i fondali di gioco ho praticamente urlato al televisore per la bellezza degli scenari presentati.
La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un anime moderno, con questo 3D praticamente indistinguibile da un disegno, grazie ai contorni marcati ed i colori ben caratterizzati così come nell’animazione odierna.
Abituato a generi completamente diversi, come Tekken o Street Fighter, non è stato facile capire le meccaniche di gioco del titolo, ma proprio a questo viene incontro la modalità storia, divisa in tre lunghi capitoli, il cui primo disponibile anche nella versione gratuita, che sostanzialmente fa da tutorial, nonché intrattiene e diverte grazie ai numerosi combattimenti e soprattutto alla narrazione.
La storia si svolge con personaggi parzialmente statici, con testo e doppiaggio in Inglese o Giapponese, imitando il gioco originale per mobile e risultando quindi familiare per i fan della saga. La mancanza dell’Italiano, sia nei dialoghi che nei sottotitoli, farà sicuramente storcere il naso a non pochi, in particolare visto che altre lingue europee sono presenti, e proprio la nostra risulta assente da questo sequel. Nonostante questo, il tipo di dialoghi presenti saranno abbastanza basici, così che se la lingua non è un problema, o semplicemente vi piace concentrarvi sui combattimenti, questa cosa potrebbe passare in secondo piano e non rovinarvi quindi il gioco.
Varietà videoludica
Considerando il prezzo budget al quale il gioco viene venduto, e considerando anche la presenza di una versione gratuita per provarlo, è facile passare oltre i piccoli problemi riscontrati,come possono esserlo il framerate ridotto durante le sequenze animate nella storia. Il gioco permette combattimenti in stile arcade, contro il computer, selezionando ogni volta la difficoltà del prossimo combattente, garantendo un livello di sfida adeguato alla scelta del giocatore. La modalità storia intrattiene grazie ad una narrazione ed un gameplay strutturato per farvi da tutorial, ma al contempo ci permette anche una sfida, selezionando anche qui la difficoltà, a scelta tra normale e difficile.
La parte online è poi fulcro del titolo, mettendovi contro combattenti da ogni dove, sfidandovi in lotte 1 vs 1 all’ultimo sangue, ma non solo. Vi sono lobby games che vi metteranno nei panni chibi di un eroe, da personalizzare a piacimento acquistando oggetti con monete di gioco, e potrete andare in giro per le mappe con altra gente, in una sorta di mini Animal Crossing, nonché partecipare alla modalità Gran Bruise Legends che sostanzialmente è Fall Guys in versione Granblue Fantasy, tentando il tutto per il tutto in percorsi atti a buttarvi fuori pista, assieme ad un gruppetto di altri giocatori. Se fare foto è la vostra passione, una modalità apposita vi permetterà di creare i vostri diorama personalizzati, scegliendo tra numerosi personaggi con svariate pose e colori.
Non dimentichiamoci poi del fatto che è possibile giocare offline con un amico, usando due controller, così da divertirvi in locale. La varietà offerta del titolo è quindi ottima, e le difficoltà di gioco si superano con l’esperienza, essendo questa sempre divertente e mai frustrante. È vero che Granblue Fantasy Versus Rising non è un gioco facile, e se apprenderlo è lento, padroneggiarlo sarà una impresa, per via delle innumerevoli piccole ma importanti regole di gioco che vanno apprese con il tempo. Queste piccolezze sono in realtà ciò che differenziano un casual gamer da un pro gamer, proprio per la possibilità di creare complesse combo, rompere la guardia, ribaltare la situazione interrompendo una combo sicura, e in generale usare al massimo le barre potenza nel momento corretto così da sconfiggere l’avversario.
La sensazione, giocando per le prime volte, è che i colpi non si incatenino bene tra loro, ma soprattutto che questi non vadano neanche a segno, visto che la distanza tra il giocatore ed il nemico dev’essere spesso quasi azzerata per poter effettuare attacchi semplici, cosa che regala all’avversario l’opportunità di effettuare prese da vicino e atterramenti. In qualche modo, giocando un po’ alla cieca, sono riuscito a finire la modalità arcade a livello difficile, stando attento più che altro al tempismo degli attacchi e reagendo in base alle mosse e agilità del personaggio attaccante. Giocare quindi la storia, imparare le basi, e studiarsi bene gli attacchi del proprio eroe grazie alla modalità allenamento, che permette di provare oltretutto ogni singolo attacco, sono quindi passi fondamentali per poter capire bene il sistema gioco e poterlo sfruttare a pieno.
Ormai tipico in questa tipologia di gioco è la presenza di nuovi personaggi sotto forma di DLC a pagamento, metodo di lucro che non ho mai condiviso, dato che il gioco viene sostanzialmente previsto per accogliere un numero maggiore di eroi, ed essendo questi venduti praticamente allo stesso prezzo del gioco completo, che porta il costo totale al doppio del prezzo di vendita. Spesso questi DLC includono solo varianti di colore degli stessi costumi di gioco, ma sempre a pagamento, cosa che la dice lunga sul modo che le compagnie usano per monetizzare, ma qui spetta a voi scegliere se acquistare il season pass per ottenere una esperienza completa con più personaggi, o apprendere e perfezionare quelli esistenti e inclusi sin dall’inizio.
Per concludere
Granblue Fantasy Versus Rising è la miglior versione del picchiaduro di Arc System Works, evolvendo le meccaniche di gameplay del Versus e aggiungendo personaggi e mini-giochi aggiuntivi per rendere il titolo ancora più avvincente. I fan, nonché i giocatori del primo titolo, non saranno probabilmente felici di dover aprire nuovamente il portafogli per poter avere sostanzialmente una versione migliorata del titolo, scelta che al solito dipende tutto dal valore che ci vede il giocatore. Ma se siete qui in cerca di un consiglio pensando “ne vale la pena?” in quel caso vi direi di sì. Le modalità aggiuntive, benché semplici, sono carine e divertenti, ed intrattengono variando il contenuto principale e scostandosi dall’eterna lotta 1 vs 1. Il gameplay aggiornato è stato lodato dalla comunità di giocatori per essere più semplice e al contempo avvincente, con piccole modifiche sostanziali che sembrano aver snellito la difficoltà senza intaccarne la qualità. Provate subito la versione gratuita, e se vi piace ciò che state giocando, aggiornate pure alla versione completa senza timore.