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Recensione Granblue Fantasy: Relink

di: Marco Licandro

Nonostante la fama che la serie di Granblue Fantasy sia riuscita a conseguire nel corso degli anni, è probabilmente con quest’ultima uscita sotto forma di ARPG che questa meravigliosa saga potrà finalmente entrare nel cuore di tutti. Nonostante non inizi la storia dal principio, questa nuova avventura di Gran e compagni sarà la prima del genere, introducendo nuovi personaggi e luoghi da visitare, proponendo ai giocatori un bilanciato gameplay di azione e storia, strizzando l’occhio anche all’online. Curiosi? Dovreste esserlo.

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Un prologo con il botto

Granblue Fantasy: Relink non scherza con l’introduzione. Immedesimandomi in un giocatore che nulla sa di questa saga, mi accorgo come l’inizio sia un po’ confuso, avendo un mucchio di personaggi ed una specie di draghetto parlante su di una nave, solcando le nuvole, in meravigliosi paesaggi che sembrano quasi degli affreschi. Il protagonista, con genere e nomi a scelta del giocatore, si muoverà per la nave parlando con il resto della ciurma, familiarizzando con il semplicissimo sistema di controllo. Potremo muoverci liberamente e spostare ovunque la telecamera, nonché saltare ed iniziare a conversare, imparando anche come sia possibile a volte scegliere la risposta da dare, rendendo dinamiche anche queste fasi. 

Dopo neanche 5 minuti di tranquillità, verremo attaccati da alcuni deboli nemici che fungeranno da tutorial, apprendendo così due tipi di attacco, normale e speciale, nonché la parata e la schivata. Perfetto, ecco a voi un boss.

Come scusa?” – vi sarete chiesti – ma a tutti gli effetti incontrerete un boss enorme subito dopo il tutorial, che lancerà attacchi maestosi, non facilmente prevedibili, nonché alcuni da mischia. D’altronde, dopo la teoria viene la pratica, giusto? Non mi son preoccupato particolarmente di subire danni, essendo nella mia testa una sorta di secondo tutorial, almeno secondo le dinamiche classiche di gioco, ma quando vidi che mi stesse mancando un quarto della barra della salute lo presi un po’ più seriamente.

Un boss inaspettato, una nave quasi distrutta, cosa può andar peggio? Probabilmente finire fuori bordo cadendo dal cielo e perdendo contatto con il resto della truppa. Andiamo, questo gioco non vuole veramente darci fiato.

La contrada di Zegagrande

Le avventure di Gran (il nome canonico del protagonista maschile) si svolgono nel lembo occidentale del cielo, chiamato Contrada Celeste di Zegagrande, il quale ospita isole come Leautagne e l’arcipelago di Ainsteddo. Un po’ di storia non guasta, quindi apprenderete rapidamente di come il nostro protagonista sia enormemente legato a Lyria, ma per sapere il tutto nei dettagli dovrete aprire il diario che racconta la storia fin qui, nonché quanto accaduto nel gioco in corso.

Scoprirete quindi come Gran e Vyrn vivessero tranquillamente nell’isola di Zinkenstill, quando la comparsa di una ragazza di nome Lyria stravolse la loro vita cambiandola per sempre. La povera ragazza possiede un’enorme potere interiore, e per questo è stata tenuta prigioniera per svariato tempo da parte dell’impero di Erste, deciso a fare esperimenti su di lei, fin quando una delle guardie armate, Katalina, dopo averla conosciuta a fondo cambiò di opinione e decise di aiutarla a fuggire, giurando lealtà a Lyria e promettendo di difenderla.

Le loro vite si intrecceranno per sempre quando Gran, nel nobile intento di difendere Lyria, pur non conoscendola, viene trafitto mortalmente. A quel punto la ragazza, toccata dall’azione del giovane, fonde parte della sua essenza vitale con la sua, sacrificando metà della sua vita e unendo indelebilmente i due che d’ora in poi saranno come una cosa sola. Così si unirono nella missione intrapresa da Gran di trovare Estalucia, l’isola degli astrali, un luogo magico ai confini del cielo dove si crede che i desideri diventino realtà, dove il padre ormai da tempo disperso sembra trovarvisi.

Ricorda un po’ le dinamiche di Xenoblade 2, se ci pensate bene, ma questa è letteralmente un’altra storia. In Granblue Fantasy: Relink, infatti, i problemi sorgeranno sin da subito quando Lyria sembrerà perdere il controllo di Bahamut, e la spiegazione arriverà successivamente, quando uno sconosciuto gruppo di potenti maghi e guerrieri, guidati anch’essi da una misteriosa leader che risponderà al nome di Lilith, la obbligherà ad aiutarli in qualità di sciamano per raggiungere Estalucia e aprire le sue porte. Devastato per la perdita, il gruppo farà di tutto per riconquistare la loro preziosa amica, ma le cose non saranno affatto semplici, visto che si scontreranno con nemici estremamente forti e caparbi, e le cose si complicheranno ulteriormente.

Le dinamiche di combattimento – parte I

Un RPG che si rispetti deve avere svariati posti da esplorare, personaggi con cui parlare, un sistema di inventario ed equipaggiamento, nonché battaglie fenomenali.

Granblue Fantasy: Relink ha tutto questo.

Essendo un ARPG – la A sta per Action – potremmo effettivamente paragonare l’intero gioco all’ultimo Tales of Arise uscito due anni fa su console, per svariate similitudini:

Innanzitutto, i combattimenti sono pura azione adrenalinica. Ogni personaggio ha a disposizione due pulsanti per effettuare colpi normali o speciali, e la frequenza – nonché sequenza – di questi colpi determinerà delle vere e proprie combo. Sarà possibile muoversi liberamente nell’ambiente tridimensionale e attaccare i nemici puntandoli manualmente e attaccandoli, facendo ovviamente attenzione a schivare e parare quando è possibile. Come per Tales of, anche qui vi sarà un sistema di Arti, speciali poteri che attiveranno attacchi – ma non solo – altrettanto speciali, a corto e lungo raggio, nonché magie di recupero salute, ed altro ancora. 

Questi, una volta usati, subiranno un conto alla rovescia prima di essere nuovamente disponibili, ma ciò non vuol dire che dovremo scagliarli a raffica. Man mano che attaccheremo ed infliggeremo danni, la potenza delle arti aumenterà, andando da I a IV, rendendo il tutto meno banale.

A differenza della saga di Tales, toccare un nemico non inizierà un combattimento in un’arena separata, con un’area circolare predeterminata dal quale non è possibile uscirne, ma sarà possibile ingaggiare a vista senza nessun cambio sull’ambiente circostante o sul numero di nemici, risultando in un gameplay più dinamico e oltretutto rapido.

Le abilità e gli attacchi dei personaggi, oltretutto, avranno delle proprietà elementali, indicate dal colore, in ordine: Fuoco, Acqua, Terra, Vento, Luce, Oscurità, ed un ultima proprietà neutra. I nemici subiscono più danni se sono deboli ad uno specifico elemento, il quale comparirà comodamente accanto alla loro barra della salute, fornendo una importante informazione al momento di decidere gli attacchi. È possibile apprendere ed assegnare nuove abilità dalla sezione Competenze, anche creando dei set prestabiliti ed intercambiabili chiamati Dotazioni, i quali potranno anche contenere sigilli ed armi.

Le dinamiche di combattimento – parte II

Tra attacchi, parate, e schivate, è importante anche tenere d’occhio la barra della salute. Sarà possibile infatti recuperarla tramite magie, frammenti verdi rilasciati dai nemici sconfitti, o persino utilizzando oggetti durante la battaglia, disponibili anche tramite la pressione del D-pad.

Sconfiggendo l’ultimo nemico, potremo godere di un ultimo attacco in slow motion particolarmente soddisfacente, in particolare quando questo sarà seguito da un avviso di aumento di livello, che incrementerà le nostre statistiche e ci renderà più forti.

I boss, poi, saranno un’altro paio di maniche, ma non per questo sono impossibili. Questi avranno una barra dello stordimento che si riempierà man mano che riceveranno danni. Completate la barra e avrete a disposizione la tecnica del legame, un attacco combinato che vedrà unirvi con altri con altri membri del gruppo. Più attacchi legami eseguiremo, e più questi incrementeranno il livello legame: una ulteriore barra visualizzatile al di sotto della barra della salute dei personaggi, che una volta raggiunto il 100% permetterà di scagliare un ulteriore attacco di cui vi parlerò in un attimo.

Ma non vi sono solo buone notizie, in quanto lo stesso vale in parte anche per il boss, che più danni subisce e più correrete il rischio che entri in modalità Overdrive, a tutti gli effetti subendo di gran lunga i danni e diventando estremamente letale. Questa barra si svuota subendo danni durante la modalità overdrive, e una volta che questo accade, il boss entrerà in modalità break dove non potrà muoversi per un breve periodo di tempo. Ottimo momento per introdurre l’ultima tecnica a nostra disposizione, la più devastante: il Full Burst. Quando la barra dell’arte celeste è al massimo, la pressione degli analogici genererà un attacco che sarà possibile combinare con gli altri membri della ciurma, in un’azione chiamata raffica a catena. Unitene quattro, e otterrete il Full Burst: un attacco assolutamente devastante, e visivamente soddisfacente.

Ogni grande boss avrà la sua tipologia di attacchi, alcuni semplici, alcuni più imprevedibili, ed altri assurdamente potenti da schivare a tutti i costi, pena rimanere senza vita. Al perdere completamente la salute avremo una barra di soccorso che con il tempo si svuoterà, e lo stesso vale per ogni membro del gruppo. È possibie aiutare gli altri membri rianimandoli, ed essi potranno fare lo stesso per noi, accelerando le cose premendo freneticamente qualsiasi bottone per recuperare più in fretta. Quattro membri KO significa Game Over, e vorremo evitare questa spiacevole situazione a tutti i costi, ragion per cui potremo utilizzare oggetti per la rianimazione una volta rimasti senza vita, o altri per aumentare la salute durante il combattimento, creando una strategia fatta di attacco e difesa, fino alla sconfitta del boss, che richiederà tempo e ci lascerà sempre una forte sensazione di meritata vittoria al farli fuori.

Gioco di ruolo off ed on line

A differenza della gran parte degli RPG incentrati sul combattimento e sulla storia, Granblue Fantasy: Relink non è solo per giocatore singolo. Vi è infatti un’area, nella cittadina di Folca, dove è possibile interagire con altri giocatori online e creare un gruppo di quattro combattenti così da affrontare missioni in rete.

Girando per la città sarà possibile comunicare aprendo un apposito menù con il tasto touch. Da lì potremo utilizzare adesivi, piccole frasi precompilate, nonché effettuare emotes di movimento, come accade solitamente negli MMO, oltre al poter aprire la tastiera e scrivere così direttamente ciò che il nostro cuore ha bisogno di comunicare (nella speranza che il vostro cuore non sia quello di un troll, in quel caso meglio spegnere la console e farvi un bel giro prendendo aria).

Le missioni sono strutturate un po’ sulla falsariga di Monster Hunter, essendo sostanzialmente una lotta contro feroci boss dove ogni giocatore potrà scegliere il suo personaggio ed il suo ruolo, aiutando e supportando gli altri giocatori, rivivendo i caduti, e sferrando attacchi micidiali così da completare la richiesta. A fine battaglia sarà possibile visualizzare in dettaglio quanto abbiamo contribuito grazie ad un punteggio che mostrerà i punti danno. Nel caso non incontraste persone con cui parlare ed interagire, potrete sempre attivare la funzione matchmaking, che permette tra l’altro di cambiare alcuni settaggi relativi alla nazione, il livello dei personaggi, nonché lo stile di gioco, per affrontare le varie missioni nella maniera più consona al nostro stile di gioco e preferenze.

Lotta e poi livella

Dentro Folca potremo quindi formare gruppi e andare in battaglia, ma non dimentichiamoci di fare acquisti nel Grandemporio. Sierokarte sarà infatti qui (ma anche lì, praticamente ovunque nel gioco) per offrirci ogni genere di merci e servizi. Sarà possibile scambiare tesori, offrendo ad esempio le schegge della fermezza trovate durante le nostre avventure, le quali ci permetteranno di potenziare le armi in nostro possesso. Siero accetta le monete di Rafale, ottenute sconfiggendo boss e completando missioni, come valuta di scambio.

Sarà possibile anche sbloccare nuovi personaggi utilizzando le carte compagno, così da aggiungere nuovi membri al gruppo, ognuno con i suoi attacchi, arti, combo, ed equipaggiamento, e poter personalizzare al massimo non solo l’esperienza online quanto quella offline. Gran dovrà essere sempre presente nelle missioni della storia, ma ciò non toglie che potremo ad esempio prendere il controllo di un qualsiasi altro personaggio e giocare con quest’ultimo, così da variare ancor di più l’eccellente gameplay, in una sorta di Genshin Impact senza microtransazioni.

Il fabbro, invece, sarà colui che si occuperà di procurarci armi ed equipaggiamento, accettando anche oggetti nel caso volessimo vendere. Per potenziare le armi, e aumentare quindi il loro livello, sarà possibile utilizzare le schegge scambiate da Siero, dando al giocatore la scelta di gestire l’aumento, sapendo che ogni livello comporterà la crescita di stats relative ai punti salute e attacco, nonché un piccolo incremento di esperienza per ogni livello acquisito. Lo stesso vale per i sigilli, che andranno equipaggiati per darci dei bonus, e necessiteranno schegge apposite o altri materiali, perciò dovremo assicurarci di avere le risorse sufficienti prima di effettuare un upgrade.

Sarà possibile anche accettare missioni secondarie, parlando con i cittadini contrassegnati da un’icona specifica, utile per ottenere un po’ di esperienza e denaro extra, così da prepararci per la prossima battaglia. Da notare come Folca, benché abbastanza grande e ben fornita, non sarà l’unica città a disposizione, visto che il nostro viaggio ci porterà ad esplorare nuovi luoghi mai visti prima nella serie, permettendo al giocatore di spostarsi tra essi grazie alla Grandcypher, il nome ufficiale della nostra aeronave, permettendoci ancora più varietà e divertimento.

Oltre alle classiche missioni, avremo anche una specifica classe di narrazioni chiamate Episodi del Destino, necessarie per approfondire le storie riguardante i personaggi. Queste sono suddivise in episodi, da completare in maniera sequenziale, e che sostanzialmente raccontano semplicemente la trama per coprire il vuoto narrativo, ma che oltre ad arricchire la nostra conoscenza servono anche ad aumentare le nostre stats, aumentando di volta in volta il nostro livello, quindi assolutamente non tralasciabili.

Ovviamente non sarà possibile guardarli tutte prima di aver raggiunto un certo livello di personaggio, o comunque un progresso nella storia principale, perciò vi saranno alcuni requisiti di sblocco da soddisfare prima di poter conoscere l’intera vicenda, o semplicemente rinfrescare la memoria per chi ha giocato il gioco per browser o ha visto la serie animata. Alcuni episodi, in più, richiederanno di scendere nel campo di battaglia, essendo questi a tutti gli effetti delle missioni secondarie, dove le riconpense per completarle saranno ben più ricche rispetto alle semplici narrazioni, aiutando di gran lunga lo sviluppo dei nostri personaggi.

Quando la tecnica scompare dietro la bellezza – Parte I

Il level design è strutturato in parte a corridoi, per dirlo in maniera colloquiale, ma questi saranno comunque ben disegnati, dando la sensazione di poter scegliere noi stessi la nostra strada, in particolare nelle zone con foreste dove il terreno sarà su più livelli, anche verticale, generando interesse e curiosità nell’esplorarlo, spesso portando il giocatore a scovare sentieri nascosti e premiandolo con collezionabili e ancor meglio tesori, contenenti rupie – la valuta di gioco – e oggetti.

Solo correndo non è possibile cadere fuori dal livello, ma occhio invece ai salti, che mal calcolati vi faranno cadere nell’abisso, essendo la maggior parte delle mappe dei pezzi di terra sospesi tra le nuvole. Proprio per la varietà dei luoghi, nel caso in cui ci sentissimo smarriti sarà possibile utilizzare il Navyrngatore (gioco di parole degno del sottoscritto) dove appunto Vyrn, il nostro drago e amico di sempre, ci mostrerà la direzione verso la quale proseguire.

Sin da subito rimarremo, se non estasiati come il sottoscritto, per lo meno impressi dalla meraviglia dei paesaggi. Cygames aveva già dimostrato le sue capacità stilistiche nel picchiaduro dell’omonima saga, Granblue Fantasy Versus, mischiando uno stile anime ad uno tridimensionale tendente al pittoresco, sfoggiando fondali celesti, con nuvole che sembrano soffici come cotone, natura verde in ogni dove, e uno stile tra il fantastico ed il medievale che sembra a tratti dipinto a mano. Costantemente, durante il gioco, mi son trovato ad esclamare ad alta voce “bellissimooo” o “guardaaa“, risvegliando una gioia che non incontravo  da tempo.

Le modalità grafiche saranno due: la predefinita, Prestazioni, che ci assicurerà 60fps ed azione fluida per tutto il titolo, e Qualità, che sacrificando i frame per secondo accrescerà la resa visiva per chi non volesse perdersi neanche un pixel dello splendido mondo di gioco proposto da Cygames.

Il character design è una gioia per gli occhi, grazie a personaggi tridimensionali che ricreano l’aspetto delle razze presenti nel mondo di Granblue alla perfezione, incontrando altri umani, ma anche Erune, Graph e Harvin. Lo stile delle razze ricorda l’immaginario fantasy giapponese, con differenze in tema di grandezza, altezza, nonché personaggi con corna o orecchie da lupo o coniglio, in maniera molto simile a quanto visto anche in Final Fantasy XIV, per avere una referenza.

Quando la tecnica scompare dietro la bellezza – Parte II

Una particolarità che salta all’occhio è sicuramente la cura sulle luci e sulle ombre, rendendo ogni ambiente dinamico, con ombre soffuse e luci tra gli alberi che cambiano l’aspetto del terreno, muovendosi lentamente, e che si rifletteranno sul nostro personaggio in maniera realistica e ben fatta, donandogli la giusta presenza a seconda del luogo, rendendolo un tutt’uno con il mondo di gioco.

Gli ambienti sono sempre costruiti e pensati nel dettaglio, con un level design articolato e ben strutturato, e in alcuni casi creando una componente platform dovuta ad alcune piattaforme, o navi sulle quali ci troveremo, che cardanno costringendo il giocatore a muoversi in fretta e calcolare bene salti e spostamenti, aggiungendo una varietà di spicco che per il genere RPG non siamo soliti incontrare.

Proprio per la bellezza degli ambienti, è sorprendente che il gioco non abbia integrata una modalità foto, che avrebbe sicuramente fatto felici i fan, e che possiamo solo sperare questa venga aggiunta in un secondo momento.

La UI ha anch’essa un valore artistico degno di nota, nonostante questa sia un po’ troppo grande e presente sullo schermo, per via di vari testi che descrivono l’utilizzo, ma che al contempo svolge più che degnamente il suo lavoro. Forse non sono molto soddisfatto dalla scelta di mettere i dialoghi casuali troppo in basso e troppo piccoli, essendo il doppiaggio inglese e giapponese, e rischiando di perderci interessanti scambi tra personaggi. 

Questo va un po’ in contrasto con le sequenze parlate, dove l’intera sezione bassa dello schermo, e parliamo di pressappoco un quarto di TV, è completamente coperta da uno sfondo adibito a mostrare i soli sottotitoli, togliendo un po’ di spettacolarità alle visuali, e lasciandoci un po’ delusi non avendo infatti una via di mezzo tra entrambe le scelte. Al contrario, la scelta di proporre dei baloon a mo’ di fumetti per i dialoghi degli npc mi è sembrata una scelta perfetta, ben visibile e bella a vedersi.

La navigazione viene gestita da una barra superiore popolata da alcune icone, in stile Skyrim, con un puntatore che indicherà sempre l’obiettivo in corso. Aprendo il menù, i nostri personaggi sfoggeranno uno stile disegnato a matita, mentre i sottomenù come quello degli oggetti o del diario avranno uno stile abbastanza comune, senza strafare.

Anche il comparto audio si nota senza esitazioni, dominando la scena con un audio surround deciso e convincente, ascoltando con chiarezza il vento ed il rumore degli oggetti scalpitare attorno a noi. La colonna sonora ripropone e prende ovviamente spunto dai brani conosciuti del gioco originale per browser, ma propone anche un ammontare di musiche adatte alla situazione, andando dal tenso al rilassante, proponendo ogni tipo di sottofondo a seconda del luogo e del momento.

Sono presenti anche opzioni grafiche che permettono di rimuovere la sfocatura di movimento (il famoso effetto blur) nonché un supporto al daltonismo, come Protanopia e Deuteranopia, che migliorano i colori per chi sentisse il bisogno di maggior chiarezza visiva, premiando sicuramente il team per il suo sforzo sulla accessibilità così da rendere il titolo fruibile per tutti.

Per concludere

Chiudiamo qui questa lunga e dettagliata trafila di informazioni, nella speranza di aver chiarito ogni dubbio o insicurezza sulla bontà del titolo. Granblue Fantasy: Relink è una gioia per i fan degli RPG di azione, ricco in storia, gameplay, e dettagli. È disponibile una demo, per chi volesse provarlo con mano, che permette di giocare l’inizio del secondo capitolo della storia, nonché avventurarsi in battaglie online, così da avere una idea generale del valore del prodotto.

Sappiamo che questo febbraio è senz’altro ricco di validi RPG in uscita, tra cui Persona 3 Reload e l’attesissimo Final Fantasy VII Rebirth, ma possiamo garantirvi che, nonostante questa sia la prima avventura di Gran e compagni, il capolavoro di Cygames non ha nulla da invidiare alle altre sensazionali saghe.

Provare per credere.