Recensione Golf With Your Friends
di: Simone CantiniPalla, mazza e buca (niente allusioni, perversi!), almeno a livello videoludico, esercitano un discreto fascino sul sottoscritto, che non a caso ha in Everybody’s Golf una delle sue serie sportive (se non l’unica) preferite. Facile, quindi, capire che non appena il codice di Golf With Your Friends si è reso disponibile in redazione, mi ci sono gettato sopra come un falco, nella speranza di trovarmi tra le mani un divertente titolo arcade da sfruttare in compagnia. Beh, diciamo che le cose non sono proprio andare come avrei voluto.
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Tutti in campo con mini Lotti!
Con l’arrivo della bella stagione, non è raro che mi lanci in qualche reale percorso di minigolf, un passatempo che ho sempre trovato estremamente rilassante, ma anche imbevuto di quel pizzico di competitività che non guasta mai. Ed è proprio questo lo spirito che anima Golf With Your Friends, che altro non è se non una bizzarra reinterpretazione di questo sport, che come recita il titolo riesce a dare il meglio di sé in compagnia di altri amici, vista la natura da simil party game che possiede. Il nocciolo della questione è sempre il medesimo: non dovremo fare altro che imbucare la nostra pallina nel minor numero di tentativi, il tutto all’interno di percorsi nati dalla fantasia del team, capaci di spaziare da strutture tutto sommato lineari e prevedibili, ad altre completamente fuori di testa. In tal senso aiuta la natura stilistica dei 12 percorsi di gioco, suddivisi ciascuno in 18 buche, ognuno dotato di peculiari caratteristiche, che possono essere i celebri power up di Worms che costellano il tracciato dedicato, a dispettosi fantasmi che infestano il campo spettrale. Insomma, almeno a livello puramente strutturale, andare dal punto A al punto B della buca non sarà certo sempre una passeggiata. Più semplice, invece, il discorso relativo ai controlli di gioco, invero molto intuitivi e schematici: una volta presa la mira con l’analogico desto, non dovremo fare altro che impostare la potenza di colpo con la levetta sinistra, sfruttando un indicatore, quindi premere un pulsante per far partire il tiro. In certi frangenti potremo anche applicare un effetto, oppure far saltare la palla stile platform, ma il nocciolo del gioco rimane questo. A completare il pacchetto, oltre alla modalità classica, troveremo alcune variazioni sul tema, come la possibilità di trasformare le buche in canestri, oppure porte da hockey protette da portieri mobili, ma anche lanciarci in sfide in salsa party game, impreziosite da vari power up. Tutto quanto sarà giocabile tanto in singolo che, ovviamente, in multiplayer (sia locale che online), che come detto poco fa rappresenta il vero ambiente naturale di Golf With Your Friends. Cosa potrebbe, dunque, essere andato storto?
Time is running out
Se avete sbirciato il voto in chiusura di recensione, vi sarete accorti che Golf With Your Friends non è riuscito a convincermi al punto di affibbiargli la sufficienza. I motivi della mia decisione sono molteplici, il primo dei quali è interamente progettuale: le buche sono nella maggior parte dei casi molto complesse, e la scelta di impostare un timer di 15 secondi per la visuale libera, utile a comprendere la conformazione del tracciato, l’ho trovata davvero assurda, dato che si è rivelato un tempo nettamente insufficiente a studiare le varie buche. Il risultato? Che spessissimo mi sono ritrovato ad effettuare colpi alla cieca. Certo, esiste una modalità che esclude questo limite, ma si tratta, per l’appunto, di un qualcosa di opzionale. Scendendo a cascata, poi, troviamo una fisica della pallina non sempre perfetta, a cui si accompagna un comparto tecnico sin troppo spartano: il mondo di gioco è praticamente vuoto e non rappresenta di certo un bel vedere. Qualche problema anche con la gestione della telecamera che, soprattutto in caso di estrema vicinanza con gli ostacoli, rende assai ostico mirare con accuratezza. Dato che il titolo è stato rilasciato dopo essere stato per molto tempo in early access su PC, trovo davvero strano che simili problematiche siano presenti in questa versione finale. Il che è davvero un peccato, dato che la natura arcade e spensierata di Golf With Your Friends avrebbe sicuramente meritato un trattamento migliore, complici anche le varianti alternative alla modalità minigolf classica (quella che incontra l’hockey è davvero divertente). A chiudere il cerchio delle lamentele, non posso che citare l’impossibilità di giocare con più pad in caso di esperienze multigiocatore in locale, che costringe i partecipanti a passarsi di continuo il medesimo controller. E considerando che il numero massimo di player è 12…
No, Golf With Your Friends non è riuscito a convincermi. L’idea alla base ed alcuni elementi ludici sono sicuramente azzeccati, divertenti e riusciti, ma purtroppo sono minati da alcune scelte di design ed incertezze realizzative che non riescono a far raggiungere al titolo la sufficienza. Il che è un peccato, dato anche il potenziale che la produzione ha in fatto di muliplayer. Ad un parco di percorsi e variazioni sul tema sufficientemente corposo, difatti, non si accompagna una cura realizzativa del medesimo livello, situazione che porta Golf With Your Friends ad avvicinarsi alla sufficienza, senza però riuscire a raggiungerla.