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Recensione Fragments of Him

di: Simone Cantini

A volte non ci pensiamo, ma se oggi siamo quello che siamo è anche per merito di tutte quelle persone che magari, anche solo per un breve istante, hanno intrecciato la loro esistenza alla nostra. Una riflessione concettualmente molto semplice, ma dai risvolti davvero profondi, che non mancherà di abbracciarvi se soltanto sceglierete di vivere la breve, ma intensa, storia raccontata in Fragments of Him.

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Schegge di vita

La vita è un concetto quanto mai esile ed effimero, del quale è impossibile prevederne e stabilirne con certezza la durata. Ed è proprio questa sua caducità che dovrebbe portarci a riflettere in merito alla grandezza insita in ogni piccolo gesto che compiamo, anche quelli più meccanici e reiterati che, spesso, tendiamo banalmente a sottovalutare. Ci siamo mai seriamente soffermati a goderci la bellezza di un paesaggio, un raggio di sole che filtra birichino da una finestra, oppure il tenue sentore di un piccolo fiore? Quante volte ci siamo scordati dire ti voglio bene alla persona amata, certi che non avrebbe fatto alcuna differenza, dato che al nostro rientro l’avremmo saldamente ritrovata al proprio posto? Sono questi i pensieri che animano gli ultimi istanti della vita di Will, prima che questa gli venga brutalmente strappata in seguito ad un banale incidente automobilistico. Ed è a questo punto che, simili a schegge di un’esistenza oramai spezzata per sempre, i ricordi che lo legano e lo hanno legato a tre persone a lui care finiscono con l’intrecciarsi, andando a tratteggiare delicatamente una piccola, grande storia fatta di amore, affetto ed amicizia. Perché, inutile girarci attorno, Fragments of Him non è altro che il breve racconto di una giovane vita che, pur limitando al massimo l’interazione ludica, potrebbe essere in grado di regalarvi un’esperienza davvero intensa e toccante, senza mai scadere nel più becero e squallido sentimentalismo strappalacrime.

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Questione di feeling

Chiudere gli occhi dinanzi al proliferare di questo tipo di narrativa interattiva sarebbe sciocco, così come lo sarebbe non inserire tale particolare declinazione del mondo videoludico all’interno dell’enorme calderone di generi che caratterizzano il nostro hobby preferito. Certo, non è una tipologia ludica adatta a tutti, ai puristi dell’azione ad ogni costo, ma non per questo occorre forzatamente ghettizzare simili sforzi produttivi. Si gioca poco in Fragments of Him, dato che il nostro unico compito sarà quello di individuare ed attivare gli oggetti utili all’avanzamento della storia. Fatto ciò non dovremo fare altro che ascoltare, attraverso le voci dei quattro protagonisti, ciò che Sassybot ha scritto solo per noi in questa sorta di pseudo dramma moderatamente interattivo. Tutto qua, niente di più di quanto non faremmo se fossimo di volta in volta chiamati a premere il tasto Play durante la visione di un film. Appare quindi evidente come la bontà di Fragments of Him possa essere difficilmente descritta in maniera univoca, proprio per il suo basare l’intera esperienza sulla bontà e l’emotività della narrativa, che starà alla sensibilità del player di turno apprezzare in pieno o rigettare senza possibilità di appello. Le uniche cose che posso affermare con sicurezza riguardano la delicatezza del modo in cui il dolore e le vite di Will e dei suoi cari sono messe sulla scena. Queste sono presentate con estrema dignità, senza che la recitazione e la scrittura scada nel melodrammatico, grazie anche al sapiente impiego di una colonna sonora minimale ma decisamente adatta a sottolineare, senza essere invadente, gli stati d’animo degli attori virtuali. Se riusciremo a stabilire un legame con le figure che ci compariranno sullo schermo sarà relativamente semplice passare sopra gli evidenti limiti tecnici del gioco, sin troppo scarno per quanto concerne la realizzazione estetica e le performance globali. Ad eccezione per il peculiare effetto di dissolvenza che accompagna il susseguirsi delle varie azioni, capace di rappresentare con efficacia il dipanarsi dei ricordi.

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Consigliare a tutto tondo Fragments of Him è sinceramente improbabile, data la sua peculiare caratura ludica e l’esigua longevità (meno di due ore per giungere all’epilogo). Per questo motivo il prezzo fissato a € 9,99 potrebbe essere un deterrente utile a scoraggiare anche il più morboso dei curiosi. Se preso come esperimento narrativo interattivo, Fragments of Him potrebbe anche funzionare, a patto di riuscire ad entrare in sintonia con le vicende imbastite dai ragazzi di Sassybot. Prendete quindi con le pinze il voto che trovate più in basso, modellato cercando di valutare in maniera quanto più oggettiva possibile il titolo, tenendo presente che, a seconda del vostro stato d’animo, potrebbe risultare decisamente troppo alto così come dannatamente troppo basso.