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Recensione Forever Skies

di: Marco Russi

In Forever Skies la Terra non è più il nostro pianeta: è un luogo tossico, decadente, invaso da una nebbia mortale che ha costretto l’umanità a rifugiarsi nello spazio. Nei panni di un ricercatore solitario, torni tra le rovine del mondo per cercare una cura capace di salvare la colonia orbitale da un’epidemia misteriosa.

La trama non si prende troppi rischi narrativi, ma basta per giustificare il senso di isolamento e malinconia che permea ogni esplorazione. L’atmosfera è il vero punto di forza: tra cieli plumbei e strutture fatiscenti, il gioco comunica con successo un senso di solitudine senza risultare opprimente

L’aeronave è il cuore del gioco

Sin dalle prime battute, la tua nave volante diventa il centro nevralgico dell’esperienza. Va riparata, potenziata, alimentata. Ti permette di spostarti, raccogliere risorse, purificare acqua, cucinare, costruire strumenti… in poche parole, è la tua casa mobile.

Questo sistema evita di costringerti a piantare radici in un luogo fisso. Non c’è bisogno di creare avamposti sparsi o difese: la nave ti accompagna ovunque, diventando quasi un’estensione del protagonista. Il tutto è gestito in maniera bilanciata, senza eccessi da “simulatore di costruzione”.

Esplorazione rilassante, ma mai banale

Il ritmo è quello di un survival soft: gestisci fame, sete e materiali, ma senza l’ansia costante di un fallimento imminente. I pericoli ci sono, ma non sono mai schiaccianti. Questo approccio permette di immergersi nel mondo di gioco con calma, pianificando le mosse e godendosi le scoperte.

L’esplorazione segue un loop semplice ma ben calibrato: voli su un’isola sospesa, raccogli ciò che ti serve, torni alla nave, costruisci, potenzi e riparti. È un ciclo che funziona bene e mantiene viva la voglia di proseguire, anche se non mancano alcuni limiti.

Difetti tecnici e varietà limitata

Tecnicamente Forever Skies non è impeccabile. Su console, si notano problemi di ottimizzazione con comandi poco reattivi e cali di frame che disturbano l’esperienza, soprattutto nelle modalità grafiche più spinte.

Altro punto debole è la varietà delle aree esplorabili: molte isole appaiono fin troppo simili, specialmente nelle prime fasi. Questo può rendere l’esperienza un po’ ripetitiva, spezzando l’immersione in un mondo che invece avrebbe tanto potenziale visivo

Forever Skies è un survival che punta tutto su atmosfera e ritmo rilassato.

Non cerca di mettere il giocatore alle corde, ma lo invita a esplorare con metodo e curiosità un mondo decadente e suggestivo.

L’aeronave come base mobile è una trovata vincente, anche se il gioco avrebbe bisogno di una maggiore varietà e una rifinitura tecnica più solida per brillare davvero.