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Recensione Factotum 90

di: Luca "RukaManni" Manni

È sufficiente “sfogliare” qualche pagina (nel caso specifico) dello store Xbox per rendersi conto che i puzzle game siano particolarmente apprezzati tra gli sviluppatori indie.
E Factotum 90, realizzato dalla software house TACS Games, non è che uno degli ultimi esponenti di questo genere ad approdare sull’ammiraglia di casa Microsoft alla modica cifra di 5,99 euro.

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Due schermi sono meglio di uno

È doveroso premettere che Factotum 90 non è che una conversione del titolo pubblicato qualche tempo fa su WiiU. Doveroso, perché l’intera esperienza di gioco è stata sviluppata tenendo a mente la particolarità della suddetta console, ossia l’accoppiata “paddone”/TV.
Compito del giocatore, nei panni di un operatore di una nave spaziale in avaria, sarà quello di ripristinare il corretto funzionamento del mezzo di trasporto, incappato in una catena di asteroidi, attraverso l’utilizzo di due Walker, dei robot quadrupedi che svolgono, normalmente, funzioni di carico e manutenzione. Attraverso quest’ultimi sarà possibile attivare meccanismi, disabilitare barriere o riflettere raggi laser in grado di distruggere svariati tipi di ostacoli, tutto per condurre entrambi i robot sani e salvi fino al livello successivo. Sarà possibile, però, controllare un solo Walker per volta mentre l’altro rimarrà immobile, in stand-by, in attesa di un futuro utilizzo. Per consentire al giocatore di tenere sempre sott’occhio entrambi i “quadrupedi” lo schermo di gioco è stato suddiviso in due parti (una per robot) e ulteriormente ridimensionato dalla presenza di una (fastidiosa) cornice che simula una postazione di comando. Il risultato, purtroppo, è che il campo visivo risulta estremamente ridotto e la gestione non proprio precisa delle telecamere non aiuta molto in tal senso influenzando negativamente l’esperienza di gioco.
Il livello di difficoltà di Factotum 90 è davvero ben calibrato e aumenta nettamente nel corso del gioco offrendo un buon grado di sfida agli appassionati del genere. Il numero di livelli presenti si attesta sulla trentina e sono sufficienti 3-4 ore per completare il gioco al 100%.
La mancanza di qualsiasi forma di multiplayer o modalità cooperativa, infatti, limita estremamente la longevità di questo particolare puzzle game azzerando completamente la rigiocabilità se non per raccogliere i pochi oggetti collezionabili presenti.

Un Wall-E senza cingoli

Il comparto grafico di Factotum 90 è estremamente modesto, con modelli poligonali poco definiti e una non trascurabile ripetitività nelle ambientazioni di gioco. Il lato artistico, in buona sostanza, è praticamente inesistente e siamo anni luce lontani da quel capolavoro che porta il nome di Portal e che ha riscritto le regole del genere.

Conclusione

Factotum 90 è un prodotto indubbiamente affetto da svariati problemi, dalla gestione delle telecamere non proprio precisa a un comparto grafico deludente e privo di spunti interessanti.
Nonostante questo, però, il titolo sviluppato da TACS Games è un buon puzzle game, capace di regalare qualche soddisfazione mano a mano che si progredisce nel corso del gioco.
Provare per credere.