Recensione F1 2016
di: Luca SaatiDopo il passo falso dello scorso anno, Codemasters ritorna nel mondo della Formula 1 con un nuovo videogioco su licenza ufficiale. F1 2016 ha il difficile compito di restituire ai fan di questo sport un videogioco all’altezza delle aspettative che, con l’avvento dell’attuale generazione di console, non è ancora riuscito ad arrivare. Missione riuscita? Scopriamolo insieme.
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Spettacolo in Formula 1
F1 2015 era un gioco pieno di difetti riguardanti i contenuti e le modalità, ma dal punto di vista del gameplay sapeva farsi valere. F1 2016 quindi parte proprio da quella base presentando innanzitutto una buona scalabilità che permette a chiunque di apprezzare la qualità del videogioco attivando o disattivando gli aiuti. F1 2016 è un prodotto che coinvolge un’ambia fascia di pubblico, dal giocatore arcade all’amante della simulazione passando per quel tipico utente alla ricerca della classica via di mezzo. Il risultato è ottimo in tutti i casi, F1 2016 è un titolo estremamente godibile con qualche aiuto attivato e molto impegnativo una volta disattivate tutte le agevolazioni. Con volante e pedaliera F1 2016 trasmette, come qualsiasi racing simulativo che si rispetti, sensazioni assolutamente positive, ma i piloti della domenica che preferiscono il pad possono stare tranquilli visto che il controller tradizionale è stato adattato molto bene rendendo la guida molto naturale.
Dove i ragazzi di Codemasters hanno lavorato molto è nel limare alcuni aspetti che lo scorso anno hanno lasciato diverse perplessità come ad esempio l’usura delle gomme. Gli pneumatici adesso si consumano gradualmente giro dopo giro e in base al nostro stile di guida. Una condotta di gara aggressiva con staccate in curva al limite comporta un’usura più veloce degli pneumatici, mentre una guida più “tranquilla” vede le gomme consumarsi più lentamente. Il vostro stile di guida quindi si rivela fondamentale per la scelta della strategia di gara, con una guida più aggressiva conviene fare una sosta in più per non rischiare di perdere troppi secondi sul finale di gara se non addirittura perdere uno pneumatico. Gli sviluppatori hanno poi aggiunto alcune chicche come un nuovo sistema di partenza che ci costringe a tenere premuta la frizione mentre si aumentano i giri del motore e la gestione manuale della velocità in pitlane. Troviamo anche il warmup per riscaldare le gomme prima dell’inizio della gara, e la gradita aggiunta della safety car e della virtual safety car.
Unica nota dolente è rappresentata dall’intelligenza artificiale, o meglio dal livello di difficoltà non tarato come si deve. Il gioco presenta diversi livelli, ma il passaggio da Difficile a Esperto non è ben bilanciato. Per farvi capire meglio, al livello Difficile siamo riusciti con una Renault a vincere diverse gare mentre a Esperto non riuscivamo neanche a lottare contro le monoposto del nostro stesso livello. L’IA invece si comporta bene, aggressiva al punto giusto senza raggiungere livelli di frustrazione troppo elevati. Per carità un incidente in sorpasso può capitare nella realtà così come in un videogioco.
Pilota in erba
Il cuore dell’esperienza di gioco è rappresentato dalla modalità Carriera che ritorna dopo essere sparita nel precedente episodio. Dopo aver creato il proprio pilota bisogna scegliere uno degli undici team che compongono la stagione 2016. I team sono divisi in tre categorie principali, ognuno con i propri obiettivi da centrare. La Ferrari ad esempio richiede dei risultati nell’immediato con la vittoria del campionato in uno o massimo due anni, la Renault invece si accontenta del “piazzamento”. Il paddock rappresenta l’hub di questa modalità, qui possiamo interagire con uno smartphone, la nostra agente, l’ingegnere e soprattutto un laptop in cui poter consultare tutto quello che bisogna sapere sullo sviluppo della propria monoposto e sul weekend di gara. La carriera di F1 2016 riesce nell’impresa di dare un senso all’intero weekend di gara e non solo alle qualifiche e alla gara della domenica. Durante le prove libere infatti possiamo affrontare una serie di sfide che ci permettono di acquisire una serie di punti da spendere nell’upgrade del proprio mezzo. Queste sfide vanno dalla semplice conoscenza della pista, a dei test sull’usura degli pneumatici e così via. Il sistema funziona egregiamente, con F1 2016 infatti non abbiamo mai passato così tanto tempo nelle prove libere di un racing game. Non dimentichiamoci poi degli obiettivi fissati dal team ogni volta come ad esempio il finire una gara davanti al proprio compagno di squadra con tanto di sistema di rivalità con un pilota.
Oltre alla Carriera e alla Carriera Pro (pensata per i giocatori più esperti visto che setta il livello di difficoltà al massimo e senza neanche un aiuto attivato) troviamo poi le classiche modalità di un racing game come la gara veloce o la possibilità di affrontare un campionato nei panni di un pilota già esistente. A chiudere il tutto il multiplayer che permette di gareggiare con altri 21 giocatori.
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L’atmosfera del paddock
Il motore EGO muove anche per quest’anno F1 2016 proponendo un bel risultato. I modelli delle monoposto sono tutti riprodotti con grande fedeltà così come le piste. Di ottimo livello anche l’illuminazione e il meteo dinamico, uno dei fiori all’occhiello di Codemasters. Molto piacevole anche la regia che tra una prova e l’altra ci mostra il paddock inquadrando i piloti e gli ingegneri al lavoro, oppure prima della gara si sofferma sulla linea di partenza. Si respira insomma una grande atmosfera in F1 2016, merito anche di Carlo Vanzini e Luca Filippi al commento. Buona anche la fluidità che va a 60 fotogrammi al secondo sempre stabili fatta eccezione per qualche sporadica situazione. Da rivedere invece gli effetti sonori con i rombi dei motori non sempre convincenti e i danni. Quest’ultimi alternano alti e bassi, ad esempio gli alettoni posteriori sono fin troppi resistenti mentre la parte anteriore si comporta in modo più credibile. Provate a sbattere contro una barriera e assisterete allo pneumatico che rimane ancorato ai cavi mentre la sospensione è saltata in aria.
Commento finale
F1 2016 è quel videogioco che gli amanti della Formula 1 stavano aspettando da diverso tempo sulle console di attuale generazione. La modalità carriera è ben costruita e riesce nell’impresa di dare un senso all’intero weekend di gara e il gameplay riesce a soddisfare i palati di tutti i giocatori. Non siamo ancora davanti al gioco di Formula 1 definitivo, ma sicuramente ci troviamo dinanzi a un acquisto imprescindibile per gli amanti di questo sport e più in generale per gli amanti dei racing game.