Recensione F1 2015
A 2015 inoltrato ci si aspetterebbe che le software house siano pronte alla nuova generazione che ormai non è neanche più tanto nuova, quindi il debutto di F1 2015 su Xbox One e Playstation 4, dopo che il precedente F1 2014 era rimasto inspiegabilmente a solo appannaggio di Playstation 3 e Xbox 360, è una mossa scontata e anche abbastanza attesa, soprattutto dai fan del brand in questione, rimasti orfani per un anno.
di: Federico LelliA 2015 inoltrato ci si aspetterebbe che le software house siano pronte alla nuova generazione che ormai non è neanche più tanto nuova, quindi il debutto di F1 2015 su Xbox One e Playstation 4, dopo che il precedente F1 2014 era rimasto inspiegabilmente a solo appannaggio di Playstation 3 e Xbox 360, è una mossa scontata e anche abbastanza attesa, soprattutto dai fan del brand in questione, rimasti orfani per un anno.
Ready to go
All’avvio F1 2015 vi chiederà subito quale stagione giocare tra quella 2014 e quella 2015, l’inclusione delle due stagioni è stata decisa probabilmente per due motivi: compensare l’assenza di un titolo nextgen per lo scorso anno e sopperire alla mancanza della carriera. Non si può dire infatti che ci sia molto da scegliere una volta entrati all’interno del menù di selezione: oltre al multiplayer e alla gara veloce, entrambi da impostare a proprio piacimento, il titolo offre la possibilità di fare un campionato con il proprio pilota preferito tra quelli delle varie scuderie e un campionato pro, che altro non è che un campionato con tutte le impostazioni bloccate al massimo della difficoltà.
Fortunatamente il campionato ci offre una buona possibilità di personalizzazione, iniziando dalla difficoltà che offre 5 preset (che sono comunque modificabili in ogni dettaglio) per accontentare sia i principianti con la scia predefinita e tutti gli aiuti alla macchina, sia quelli con più esperienza alle spalle che possono scegliere cosa attivare. Allo stesso modo possiamo decidere quanto dovrà essere lungo il weekend di gara, con la selezione di una delle tre impostazioni standard: breve, con 15 minuti per le prove, giro secco per la qualifica e GP al 25% della lunghezza reale; normale ,con 30 minuti di prove, un turno breve di qualifica e GP al 50% della lunghezza reale; lungo, con 60 minuti di prove, qualifiche divise in Q1, Q2 e Q3 e la gara completa.
Inutile dire che, pur nella limitata offerta ludica, il meglio di F1 2015 arriva quando siamo all’interno del paddock e vediamo il weekend di gara con gli occhi del nostro pilota: da questo punto di vista Codemasters si è impegnata per non spezzare quasi mai l’illusione facendoci gestire tutte le decisioni e le strategie di gara tramite schermi posizionati ad hoc o tablet che ci vengono porti dal meccanico di turno.
Tutta la presentazione legata alla licenza è molto curata con un occhio di riguardo per vetture e piste, soprattutto le più importanti a livello visivo, come Monaco e Abu Dhabi. La scelta di puntare ai 1080p e ai 60fps (più o meno stabili) sommata alla complessità degli ambienti e al numero di vetture in pista stressa non di poco il nuovo motore di gioco che sicuramente non raggiunge vette inarrivabili a livelli grafici, con evidenti problemi di tearing allo schermo soprattutto sulle curve e collisioni tra i mezzi sicuramente rivedibili. Ottimi rumori e suoni di gioco, con l’aggiunta della telecronaca e della voce dell’ingegnere per i consigli al nostro pilota completamente in italiano.
Le auto rispondono in maniera pronta agli input e l’esperienza di guida è ottimamente bilanciata per ogni livello: se i principianti avranno vita facile con tutti gli aiuti tanto da non doversi preoccupare di nient’altro che dello sterzo e dei pedali i giocatori più esperti troveranno pane per i loro denti nell’impresa di domare il nervosismo dei motori scalpitanti e gli attacchi dei piloti rivali.
Il multiplayer offre come nella modalità singola un diverso numero di opzioni per personalizzare le proprie stanze oltre a dividersi in stanze già preimpostate per i vari livelli di difficoltà. Purtroppo al momento l’esperienza di gioco online è tutt’altro che impeccabile con un netcode che sembra sincronizzare male i tempi dei diversi giocatori rendendo così vana ogni strategia di gara, questo genera anche macchine fantasma e altri problemi assortiti che sicuramente non aiutano l’immersione e il divertimento.
Doppiati al primo giro
Codemasters parte in ritardo e arriva decisamente impreparata alla nuova generazione con F1 2015: il nuovo motore di gioco che si porta dietro ancora qualche incertezza da limare, i contenuti e le modalità di gioco ridotte all’osso senza neanche la possibilità di fare una carriera personalizzata, il multiplayer ancora da ottimizzare. Dall’altro lato però non possiamo scartare completamente il lavoro fatto sul gioco: il modello di guida abbastanza simulativo, ottimamente scalabile e adeguato a tutti i tipi di giocatori; la presentazione complessiva del prodotto e lo sfruttamento della licenza F1, in linea con quello che si aspetterebbe un fan del Circus.
Ci troviamo insomma davanti al tipico prodotto consigliato più ai fan, che possono chiudere un occhio sui difetti e concentrarsi sui punti positivi, rispetto agli utenti più generici, ai quali consigliamo di aspettare magari il prossimo capitolo del brand in questione, che sicuramente riporterà più contenuti sul piatto.