
Recensione EXOcars
di: Simone CantiniMa ve la ricordate la serie di Motorstorm, quella figata mostruosa nata ai tempi di PS3 ad opera dei tristemente scomparsi Evolution Studios? Dai, quel trittico (vabbè, c’erano anche gli episodi per le portatili Sony) di racing smaccatamente arcade, in cui velocità e derapate erano la chiave per tagliare per primi il traguardo. Corse folli ed adrenaliniche, in cui le più disparate categorie di veicoli si davano battaglia all’ultimi millesimo di secondo, così da primeggiare su tutti i contendenti. Ecco, se come a me vi mancano questi giochi, purtroppo dovete mettervi l’anima in pace, visto che con la chiusura del team abbiamo definitivamente accantonato la possibilità di un nuovo capitolo. Però, se siete possessori di un visore VR, EXOcars è la cosa che maggiormente vi potrebbe ricordare i racing in questione. Pur con le sue brave differenze.

accettare i cookie con finalità di marketing.
Io sono velocità!
Prima di iniziare l’analisi, è bene chiarire cosa siano le EXOcars del titolo: parliamo di scattanti e leggerissimi veicoli a 4 ruote, dotate di carena tubolare, ruote chiodate ed una innata propensione alle derapate. E al centro della scena, nemmeno a farlo apposta, ci saranno pertanto questi cavalli a motore impazziti, che potremo lanciare in brevi (ma intense) scorribande sui tracciati più disparati. Non ci sono molti fronzoli in EXOcars, dato che l’offerta ludica propone (oltre alla modalità tutorial) la possibilità di giocare in singolo, tanto contro i bot in gare one shot, che in una specie di carriera che ci chiederà di superare una serie di percorsi, cercando di stare entro i tempi imposti dal classico trittico di medaglie metalliche da conquistare.

Per quanto riguarda la versione PSVR2, ovvero quella usata per la recensione e disponibile solo da pochissimi giorni, il comparto multigiocatore verrà implementato entro la fine del mese di marzo, così da equipararsi alle release già disponibili per gli altri headset. In questo caso, tutto ruoterà attorno a gare in stile Mario Kart, con tanto di power up recuperabili, oltre alle classiche sfide su pista in compagnia di altri avversari in carne ed ossa. Non mancheranno anche tornei organizzati direttamente dagli sviluppatori, che oltre a mettere in palio l’onore personale ci permetteranno di mettere le mani su premi in denaro, oltre che su elementi di personalizzazione unici per il nostro automezzo.

Un secondo alla volta
Fino ad allora, nella sua incarnazione single player, il gioco ci metterà contro i ghost di altri piloti reali la cui abilità sarà pari al nostro livello corrente: una volta in pista, troveremo ad attenderci altre tre vetture, le cui prestazioni andranno di volta in volta ad essere pescate tra quelle in linea con il nostro ultimo tempo, così da garantire sempre un motivo per tornare a limare centesimi di secondo su centesimi di secondo. Inutile dire come il tutto andrà poi a popolare le classifiche online, ove ci potremo bullare virtualmente con coloro a cui avremo fatto mangiare la polvere.

Inanellando gare su gare, inoltre, andremo ad aumentare il nostro livello di pilota, oltre ad incamerare denaro in baso a piazzamenti e comportamenti sul tracciato. Questo servirà per accedere ad un basilare sistema di tuning (ma anche di personalizzazione estetica) che, per mezzo di alcune sezioni specifiche, consentirà di incrementare le prestazioni del sistema di frenata, potenza del motore, sospensioni e così via. Va da sé che, a meno di non essere dei draghi del volante, sarà davvero ostico riuscire a primeggiare in ogni gara al primo tentativo, al punto che sarà necessario ritornare sui nostri passi dopo aver pompato a dovere il nostro mezzo.

La potenza è nulla senza controllo
Sul fronte del gameplay, come accennato in apertura, quello che ci aspetta è un racing dalla natura fortemente arcade, con una forte enfasi sulle derapate, vista la peculiare natura delle vetture in gara, davvero difficili da domare a dovere per loro stessa natura. Interessante, in tal senso, è il sistema fisico che ne gestisce il comportamento, capace di restituire sensazioni molto differenti a seconda della superficie su cui ci troveremo a gareggiare: lo sterrato dello stadio avrà un’influenza differente rispetto all’asfalto cittadino, ma anche se confrontato con la sabbia della spiaggia. Sotto questo punto di vista c’è da essere pienamente soddisfatti di quanto realizzato dal team che, pur rifuggendo qualsiasi estremo simulativo, ha confezionato un gameplay credibile e molto divertente.

Interessanti anche i molteplici sistemi di controllo previsti, che oltre al classico input tramite il pad ci permetteranno di sfruttare i giroscopi dei controller VR, che potranno essere utilizzati come uno sterzo virtuale, così da gestire l’auto con il movimento delle braccia. Una azzeccata feature disponibile per PSVR2 è la compatibilità con i volanti, che costituisce un vero plus all’esperienza, sia in fatto di pura immersività che di mera precisione di controllo: la differenza di prestazioni ed accuratezza se si usano tali periferiche è davvero marcata.

Sul fronte tecnico non si registrano particolari scossoni (ah ah!), con la messa in scena che è risultata estremamente pulita, sebbene in presenza di alcuni elementi ambientali non certo all’ultimo grido. Nel complesso, però, tutto risulta visivamente convincente e funzionale, oltre che in grado di restituire un eccellente senso di velocità. Buono il sonoro, con la soundtrack rockeggiante che riesce ad accompagnare evoluzioni e tentativi con efficacia, garantendo il giusto tasso di adrenalina aggiuntiva. Fa piacere, per quanto assai marginale e non certo indispensabile, la localizzazione testuale nella nostra lingua.

No, EXOcars non è certo in grado di prendere il posto di Motorstorm nel mio cuore, però è innegabile come sia riuscito a ritagliarsi il suo bravo posticino. Sebbene non stratosferico in quanto ad offerta ludica (almeno al momento su PSVR2), è innegabile come il gioco rappresenta una buonissima incursione virtuale nel mondo dei racing arcade. Ben confezionato e, soprattutto, divertentissimo da giocare, il titolo sviluppato da XOCUS si lascia apprezzare particolarmente nella sua incarnazione per l’headset Sony, grazie al benvenuto supporto ai volanti. A prescindere da questa feature, se siete in cerca di un titolo di corse immediato e scaccia pensieri, una serie di sgasate in compagnia di EXOcars non può che essere caldamente consigliata.